Continua a suscitare polemiche il transito delle linee collinari di Pegli, nella fattispecie il 189 e il 190, sulla cosiddetta Piana Pallavicini, con tutti i problemi di sicurezza che ne conseguono perché si passa in strade strette come via Beato Martino o in strade senza marciapiedi come via Diciotto Fanciulli e via della Maona.
Come si è arrivati a questa situazione? I pegliesi lo sanno bene: una volta 189 e 190 passavano per via Martiri della Libertà e, scendendo da via De Nicolay, arrivavano in piazza Ponchielli al capolinea (cioè la piazza della stazione ferroviaria). Poi, la necessità di intervenire strutturalmente sui sovrappassi di via Martiri della Libertà e di via De Nicolay ha costretto Amt a variare i percorsi.
Adesso, nonostante entrambi i ponti siano stati ristrutturati, i percorsi restano lungo la Piana Pallavicini. A chiedersi più volte il perché, e a chiederlo alla Civica Amministrazione, è il capogruppo di Vince Genova in Consiglio Comunale, Paolo Gozzi, che anche oggi pomeriggio ha presentato sul tema un’interrogazione a risposta immediata, alla quale ha replicato l’assessore comunale alle Manutenzioni, Mauro Avvenente (pure lui pegliese).
Il nodo sono le prove di carico. Allo stato attuale il ponte di via De Nicolay, pur ristrutturato, non può supportare oltre le dieci tonnellate e i mezzi pubblici superano questo peso. Servono ulteriori verifiche per dare il via libera, “ma sono passati sei mesi dall’ultima mia richiesta e non se n’è saputo più nulla”, precisa Gozzi. “Chiedo quindi un aggiornamento circa l’esito di tali verifiche e sulle conseguenti decisioni circa il ripristino dell’originario tragitto dei mezzi Amt nel centro di Pegli”.
Avvenente ha confermato: “È vero che il tema del ponte di via De Nicolay è sentito da diversi mesi, perché questo ponte ha una portata ridotta e gli autobus non ci passano più. Rete Ferroviaria Italiana ha già eseguito alcuni interventi, ma non hanno risolto il problema del carico, perché è emerso che per la natura del ponte una normale prova di carico non può fornire elementi utili per incrementare la sua portata. È in calcestruzzo e l’impalcatura è di tipo rigido, quindi non si possono fare le prove di carico cosiddette ‘normali’. Per questo motivo si è optato per uno studio più specifico e gli uffici con i tecnici daranno avvio a una prima ispezione tra agosto e settembre e poi ci saranno successive prove da effettuare sul ponte. I tecnici dicono che queste indagini dovrebbero essere sufficienti per riportare i bus 189 e 190 sul ponte, nel loro tragitto originale”.
Resta quindi da attendere il tempo tecnico delle verifiche, mentre l’altra bella notizia riguarda il parco mezzi: ormai la linea 189 è quasi pienamente elettrica, quella del 190 lo diventerà nel giro dei prossimi mesi e anche questo sarà un beneficio per la delegazione.
Sul ritorno delle linee collinari in via De Nicolay (anche se qualche commerciante di via Sabotino non è così contento se si ripristineranno gli antichi tragitti) c’è stata nei mesi scorsi anche una raccolta di firme, pure questa poi consegnata a Tursi da Paolo Gozzi: oltre trecento sottoscrizioni e una lettera di accompagnamento per l’assessore comunale alla Mobilità, Matteo Campora, dove si chiedeva “di ripristinare al più presto l’originario percorso, anche alla luce degli onerosi lavori che hanno interessato il ponte di via De Nicolay, evitando così il transito dei mezzi pesanti nelle via Beato Martino, via Diciotto Fanciulli, via della Maona e via Opisso: strade completamente prive di marciapiede in rilevanti tratti, con curve strette e passaggi critici che mettono quotidianamente a rischio l’incolumità dei pedoni. Si segnala altresì il grave disagio per inquinamento acustico e ambientale in considerazione del transito limitrofo ai caseggiati direttamente prospicenti: la linea 189 in particolare passa molte volte al giorno e i mezzi utilizzati sono pesanti, altamente rumorosi e con evidenti emissioni inquinanti”. La soluzione potrebbe essere finalmente vicina.