Politica - 12 luglio 2023, 08:00

Multe ai fruttivendoli che espongono merce fuori dai negozi, scattano i controlli: “E' vietato dalla legge”

L'assessore al commercio Bordilli lo annuncia in consiglio comunale rispondendo all'interpellanza di Valter Pilloni (Vince Genova), "Il regolamento c'è e faremo i controlli"

Multe ai fruttivendoli che espongono merce fuori dai negozi, scattano i controlli: “E' vietato dalla legge”

Guerra ai fruttivendoli che espongono la merce al di fuori dal perimetro della propria attività commerciale. A dichiararla è il consigliere comunale di Vince Genova Valter Pilloni che ieri pomeriggio in consiglio comunale ha presentato un'interpellanza all'assessore al commercio Paola Bordilli per chiedere se il Comune intenda muoversi per fare rispettare una legge che risale addirittura al 1962. Si tratta infatti della legge 283 che vieta l'esposizione al fine della vendita di merce deperibile al di fuori dai negozi. Un divieto che non riguarda solo i fruttivendoli, ma tutti i commercianti che espongono merce deperibile, come per esempio le pescherie.

Pilloni osserva nell'interpellanza che “nelle nostre vie e nelle nostre piazze, vi è un continuo proliferare di piccoli negozi di frutta e verdura che per quanto di modesta metratura si espandono poi all’esterno occupando di fatto con la loro ingombrante mercanzia gli spazi prospicienti il negozio stesso riducendo la lecita fruibilità ai passanti che si trovano inevitabilmente ostacolati nel loro incedere da decine di cassette di frutta e ortaggi vari”.

“La legge – spiega Pilloni a La Voce di Genova – non prevede che bisogna fare particolari analisi per verificare la contaminazione, ma basta che i vigili urbani constatino che la merce si trovi effettivamente al di fuori dal negozio. In passato un fruttivendolo si era appellato contro questa norma, perdendo però il ricorso in Cassazione”.

“Inoltre – osserva Pilloni – se si concede ai fruttivendoli di esporre la merce si crea un discrimine nei confronti degli altri commercianti che non possono farlo, gli unici autorizzati dalla legge sono gli ambulanti proprietari di carretti, ma solo durante sagre o fiere”.

Il consigliere in aula ha chiesto alla giunta di “avviare una campagna di contenimento sistematico del fenomeno al fine di scoraggiare il proseguimento e lo sviluppo di questa consuetudine in quanto in conflitto con la legge dello Stato, potenzialmente dannosa per la salute del consumatore e lesiva del decoro urbano”. “Voglio che mi venga detto che si agirà, non mi accontenterò di una risposta generica, qui si tratta della salute delle persone”, aveva dichiarato prima della discussione a La Voce di Genova Pilloni, noto per essere un imprenditore 'green' e divulgatore ambientale.

L'assessore Paola Bordilli ha risposto precisando che esiste una delibera che risale al 2010 che riguarda l'esposizione delle derrate alimentari. “La delibera fa riferimento ai regolamenti comunitari che hanno integrato le normative nazionali”. L'assessore ha quindi raccolto la richiesta di Pilloni a fare rispettare la legge. “Lo invito a fare segnalazioni puntuali a me e al collega Sergio Gambino (assessore alla polizia locale, ndr) con cui faremo un focus specifico sul tema. Sottolineo che il regolamento c'è e faremo i controlli per verificare che sia rispettato, ci sono realtà che possono non avere chiare le regole, ma bisogna al contempo ricordare che il 'besagnino' rappresenta un valore positivo per le nostre strade e le nostre vie”.

Francesco Li Noce


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