Lunedì 3 luglio, a Genova, è entrata in vigore una nuova ordinanza anti-alcol che sta suscitando perplessità tra i cittadini genovesi, in particolare tra i giovani della Generazione Z.
La disposizione vieta la vendita d'asporto di alcol dalle 21 alle 6, mentre il consumo all'aperto è vietato dalle 16 alle 8, a meno che non si tratti di un dehor autorizzato. In questa prima settimana, non sono mancate le lamentele, incluse quelle della Generazione Z.
L'alcol è infatti un elemento inevitabilmente presente nei momenti di svago della nostra generazione, soprattutto durante i weekend, ed è uno degli aspetti fondamentale su cui si basa la movida notturna. Non è raro che i giovani trascorrano il sabato sera in compagnia degli amici e di qualche drink, che sia in un locale genovese, in una discoteca o in luoghi di ritrovo all'aperto.
Sentiamo quindi cosa ne pensano i giovani di questa nuova ordinanza.
"I miei amici ed io amiamo trascorrere le nostre serate d'estate a Vernazzola con una pizza, un po' di musica e qualche birra. Preferiamo divertirci così anziché chiuderci nei locali del centro storico, sempre molto affollati. Da ora in poi non ci sarà più permesso berci una birra rilassandoci di fronte al mare senza essere considerati dei fuorilegge. Assurdo, no?".
"Personalmente, trascorro la maggior parte dei weekend nei vicoli di Genova, il cuore della movida genovese, con i miei amici. È vero, i locali sono sempre pieni, ma c'è chi preferisce bere qualcosa con gli amici camminando e chiacchierando per le strade del centro storico, senza essere costretto a consumare seduto a un tavolo. A causa di questi divieti, la famosa movida dei vicoli genovesi potrebbe risentirne molto".
"Con questa nuova ordinanza rischiamo di perdere anche i turisti. La scorsa estate, alcuni amici spagnoli sono venuti a trovarmi e ho avuto l'opportunità di far vivere loro un po' della nostra quotidianità e delle nostre abitudini. Alla fine del loro soggiorno, mi hanno detto che ciò che hanno apprezzato di più è stato poter trascorrere le serate seduti sugli scogli di Boccadasse al tramonto, mangiando focaccia e bevendo qualcosa in compagnia".
"Non sono affatto d'accordo con la nuova ordinanza del sindaco Bucci. Se l'obiettivo è ridurre il consumo di alcol e gli inconvenienti nelle ore notturne, questa non è la soluzione giusta. Inoltre, a risentirne sono solo i cittadini genovesi, che saranno costretti a spendere molti soldi per consumare un drink nei locali, visto che rimangono gli unici autorizzati a vendere alcol la sera."
“Le feste estive in spiaggia sono molto rinomate nella nostra città. Tutti gli anni vengono organizzate diverse serate all’insegna di musica, alcol e divertimento nelle località genovesi più note, come ad esempio Quinto, Sturla e Nervi. L’affluenza è sempre molta, anche la mia compagnia partecipa spesso a queste feste. Sono delle ottime alternative alla movida nei locali, insostenibile con le temperature che si raggiungono nei mesi estivi a Genova”.
Come abbiamo potuto dedurre dalle testimonianze, la nuova ordinanza emanata dal Comune di Genova ha creato un malcontento generale tra i più giovani.
Questo non significa che i giovani considerino l’alcol come un elemento fondamentale per potersi divertire in compagnia: il divieto infatti non riguarda l'abuso di alcol ma il consumo anche solo di una birra all'ora dell'aperitivo. Per i ragazzi della Generazione Z, inoltre, è percepita come una limitazione alla propria libertà, non potendo più decidere come trascorrere le proprie serate estive.