“Il Parco di Portofino per la Giunta Toti si ferma a tre Comuni: Portofino, Camogli e Santa Margherita, esclusi i comuni di Zoagli, Rapallo, Coreglia e anche l’area di Chiavari che ne avrebbe voluto fare parte. La proposta della Regione è la prima ipotesi di 'Parco sovranista', in cui ci possono stare solo quelli che ci sono già, e che arretra rispetto alle prospettive e alle potenzialità del territorio”, dichiara il capogruppo del Partito Democratico Luca Garibaldi dopo la risposta in aula alla sua interrogazione.
“La Giunta - osserva Garibaldi - non ha risposto alla richiesta di molti Comuni, dimostrando che il tanto sbandierato ascolto dei territori vale solo quando non si stravolgono i piani. Diversamente, non ha importanza”.
"Una scelta fra l’altro che è già stata comunicata al Ministero, ma che non è mai stata condivisa con i territori e con gli 11 Comuni che fanno parte del Comitato Provvisorio del Parco Nazionale. Alla fine ci ritroviamo di fronte a una proposta penalizzante per il territorio e fatta di nascosto”, conclude il capogruppo PD.
A Garibaldi replica il vicepresidente della Regione Alessandro Piana.
“Il Parco di Portofino sta diventando una questione di bandiera. Inammissibile per la tutela di un’area di protetta che salvaguardi le esigenze del territorio, attualmente declassata a continuo 'risiko' tra partiti. In risposta al consigliere Garibaldi in Consiglio regionale evidenziamo che l’interlocuzione con il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica non si è mai interrotta per definire la perimetrazione definitiva del Parco Nazionale, utile anche al superamento dei contenziosi. Tutte le azioni hanno seguito la massima trasparenza, per cui stupiscono alcune labirintiche affermazioni. Per raggiungere l’intesa ai fini della perimetrazione definitiva del Parco la proposta aggiornata è stata trasmessa dalla Regione al ministro e al sottosegretario il 17 maggio ed evidenzia una configurazione adeguata ai fini gestionali, di tutela e di controllo. Non risulta che sia prevista un’estensione minima per l’istituzione dei parchi nazionali, è invece prioritario evitare di diluire le risorse pubbliche su superfici che comprendano aree fortemente urbanizzate, così come segnalatoci dai soggetti coinvolti”.