Attualità - 28 giugno 2023, 07:28

La notte tra il 28 e il 29 giugno e la tradizione della Barca di San Pietro

Un albume d’uovo in una caraffa d’acqua per capire come sarà il tempo e se il destino ci riserva buone o brutte sorprese

La notte tra il 28 e il 29 giugno e la tradizione della Barca di San Pietro

Tra leggenda e realtà. La notte tra mercoledì 28 e giovedì 29 giugno c’è un’antica usanza legata alla festa dei Santi Pietro e Paolo che si festeggiano proprio il 29 giugno.

Si tratta della Barca di San Pietro, una tradizione rurale che consiste nel mettere in una caraffa d’acqua l’albume di un uovo (e solo quello). Caraffa e chiaro d’uovo dovranno essere posizionati tutta la notte in giardino, su un balcone, davanti al davanzale di una finestra o comunque all’aperto.

Al mattino, se tutto è andato come deve, dalla chiara troveremo dei filamenti che si dipartono in verticale e che danno l’effetto delle vele. Questa incredibile magia è dovuta all’attrazione della Luna e della rugiada notturna.

Per il folklore popolare, invece, ciò sarebbe opera diretta dello spirito di San Pietro che, soffiando nella caraffa, avrebbe fatto assumere all’albume la forma simile all’imbarcazione con la quale l’apostolo, prima di diventare santo, usava per pescare.

A seconda che le vele della barca siano più o meno dispiegate si può capire se sarà un anno di buon raccolto e/o se il destino ci riserva buone o brutte sorprese.

Altre correnti interpretative narrano che se il veliero mostra vele aperte si avrà una stagione meteorologica propizia con tanto sole, al contrario una stagione pessima con tante piogge. E non dimenticate il vecchio detto: «Se piove a San Pietro, piove per un anno intero».

Silvia Gullino

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