I genitori si mobilitano a Begato raccogliendo ben 485 firme per chiedere di non chiudere una sezione del nido di infanzia Centofiori e una sezione della scuola dell'infanzia Primavera. Le chiusure, com'è noto sono previste a partire dall'avvio del prossimo anno scolastico per consentire all'amministrazione di realizzare i previsti lavori di ammodernamento previsti dal Pnrr.
La questione è stata seguita dalla consigliera del Partito Democratico Cristina Lodi, dal consigliere municipale della Valpolcevera Mirko Carissimo e dal comitato 'Liberi Cittadini di Certosa'.
“Il nostro quartiere – si legge in una lettera aperta dei genitori indirizzata al sindaco Marco Bucci e all'assessora alle scuole Marta Brusoni - ha tante bambine e bambini e non può perdere sezioni. Per il PNRR ci saranno i lavori ma noi abbiamo necessità che le sezioni rimangano tali con le conseguenti capienze e con gli insegnanti a quest'anno per investire sul futuro delle nostre famiglie che voglio rimanere ad abitare in questa zona della Val Polcevera. Vi chiediamo di ascoltarci e siamo disponibili a incontrarci con voi entro fine giugno, tempo in cui crediamo ci sia la possibilità di ridiscutere la scelta, per spiegarvi ancora meglio le nostre difficoltà ma anche le nostre speranze”.
Il caso delle sezioni chiuse per i lavori del Pnrr non riguarda solamente Begato, ma diverse scuole cittadine. L'amministrazione comunale, nel corso di una recente commissione ha difeso i lavori previsti, “che andranno a risolvere un problema cronico, che riguarda tutta Italia da anni”, aveva spiegato il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Pietro Piciocchi.
“Se non adeguiamo le scuole non avremo possibilità di ottenere altri finanziamenti, abbiamo il dovere di pensare al futuro”, aveva aggiunto l'assessora Marta Brusoni.
Genitori e insegnanti lamentano però i disagi alle famiglie dei 380 bambini costretti da settembre a 'emigrare' in altri plessi per la durata dei lavori stimati in due anni.