Scatta il ricorso al Tar contro la maxi antenna da venticinque metri al promontorio di Sampierdarena. Lo hanno reso noto gli abitanti della zona che questo pomeriggio si sono radunati al Cap di via Albertazzi per un incontro informativo a cui hanno partecipato una cinquantina dei cittadini che hanno annunciato battaglia, prima con una petizione arrivata a 1200 firme raccolte per chiedere lo stop all'autorizzazione.
“Improvvisamente nel giro di due giorni ci siamo trovati la stazione radio base che ha deturpato il promontorio, - ha spiegato l'attivista Roberta Rebora a La Voce di Genova - è visibile da tutte le parti, è veramente impattante. Il progetto presentato e approvato dal comune con il parere favorevole della Soprintendenza è difforme dalla realizzazione finale dell'opera. Riteniamo che non debbano esserci le condizioni per portare avanti il progetto”.
Roberta Rebora
Nei giorni scorsi in consiglio comunale, l'assessore all'urbanistica Mario Mascia, rispondendo a un articolo 54 della consigliera del Partito Democratico Monica Russo ha spiegato di aver avviato la procedura di annullamento in autotutela dell'autorizzazione.
“Siamo molto contenti di aver appreso che il Comune di Genova ha avviato un provvedimento di annullamento in autotutela, - commenta Rebora - ascoltando il parere dei cittadini e la pressione del Municipio. È stato davvero un esempio di politica attiva di coinvolgimento del territorio, ma riteniamo di utilizzare tutti gli strumenti legali che abbiamo a disposizione tra cui il ricorso al Tar, pertanto abbiamo dato mandato a uno studio legale di presentarlo per dare un segnale forte che la cittadinanza c'è, vigila, agisce e reagisce soprattutto quando si trova di fronte a risultati che sono davanti agli occhi di tutti”.
Tra i presenti all'incontro Filippo Cartosio, rappresentante di Italia Nostra, il presidente del Municipio Centro Ovest Michele Colnaghi, il capogruppo in Regione di Linea Condivisa Gianni Pastorino, il consigliere municipale Mariano Passeri e l'ex consigliere municipale Fabrizio Maranini. Nei giorni scorsi il consiglio municipale ha approvato all'unanimità un documento che chiede l'annullamento del progetto.
Il Municipio, come aveva svelato Mascia in consiglio comunale, era stato informato nel 2021 dell'installazione. “Siamo stati disattenti, non ho vergogna di dirlo. - ha detto Colnaghi ai presenti - Quando nel 2021 è arrivata la richiesta non è arrivata sulla mia scrivania, non abbiamo avuto modo di approfondirla. In questi giorni si sta riscrivendo il patto di intesa sulle antenne, analizzando le differenze tra il vecchio e il nuovo. Leggendo il patto ho notato che doveva essere prevista una riunione annuale, ma non siamo mai stati convocati a tale riunione, anche di questo chiederemo conto a chi avrebbe dovuto convocarle”.
"Nessuno come i cittadini ha la forza per opporsi a un progetto, non voglio prendere meriti che la nostra associazione non ha. Se tutto andrà come deve l'antenna sarà smantellata, ma da qualche parte dovrà essere fatta. Confido che con il protocollo di intesa venga individuato il sito adeguato", ha commentato Cartosio, rappresentante di Italia Nostra, tra gli organizzatori dell'incontro.