Tra un inaspettato Moravia e argomenti di attualità come l’intelligenza artificiale e il ruolo dell’attesa, si è conclusa la prima prova per i circa 6mila studenti genovesi che hanno iniziato oggi gli esami di maturità.
E proprio davanti alle scuole superiori di Genova i maturandi si sono ritrovati al termine della prova per scambiarsi le opinioni sui temi appena consegnati.
Bilanci, nel complesso positivi come raccontano tre studentesse davanti all’istituto Vittorio Emanuele di largo Zecca: “Ci aspettavamo tutt’altro rispetto alle tracce che sono arrivate, viste anche le ricorrenze. Avremmo scommesso su Pirandello e Svevo. Nessuno si aspettava Quasimodo. Pensavamo anche a tematiche di attualità come la violenza, i femminicidi, l’immigrazione, che invece non sono state toccate da queste tracce”.
Ancora, una studentessa aggiunge: “Ho deciso di affrontare il tema su Oriana Fallaci e ho potuto riallacciarmi alla guerra in Ucraina. Ho preferito lavorare su un tema di attualità, mi considero una persona che si informa molto e cerco sempre di trovare notizie, sapevo che avrei potuto dire qualcosa”.
In generale, sembra esserci una cauta soddisfazione: “Sembrava molto più pesante, invece abbiamo trovato un ambiente sereno, perfetto per sostenere l’esame. Siamo state molto fortunate perché abbiamo una commissione molto brava e umana e non è facile trovarla”.
“Mi aspettavo di peggio - sorride un altro maturando - le tracce nel complesso erano abbastanza fattibili. Ho scelto la traccia sul tempo, l’ho trovata molto attuale ma anche radicata nel passato: non è solo negli ultimi anni che si cerca di risparmiare tempo”.
Tra i temi proposti non ha avuto molto successo la lettera aperta all’ex ministro dell’Istruzione Bianchi ma una candidata ha deciso di andare in controtendenza: “Mi sono sentita ispirata e ho deciso di scegliere questo tema. Ho argomentato perché sono contraria alle dichiarazioni dell’ex ministro dell’Istruzione ma prima ho fatto un’introduzione su che cos’è la maturità e su come le istituzioni scolastiche ci abbiano preparato”.
E fuori dalle scuole si incontra anche qualche mamma, come Daniela Gatti, che, in qualche modo, si è preparata alla maturità una seconda volta: “Ho cercato di sostenere mia figlia il più possibile. Ho provato a ricordarmi quando c’ero io, senza agitarla e incoraggiandola nei momenti di crisi, che comunque ci sono stati. E’ la prima prova importante della loro vita. E’ stato difficile ma piacevole”.
E sulla formula dell’esame, aggiunge: “Ci sono tre tipi di indirizzi che sono licei, con metodi di studio diverso, i tecnici e il professionale. Non ci si può aspettare si tratti lo stesso argomento nello stesso modo. Ci vorrebbero tracce differenti per i vari tipi di indirizzo perché comunque la preparazione non potrà mai essere la stessa, ci si aspetta che il giudizio finale venga dato in base a quello che è il loro bagaglio”.
Ora spazio alla seconda prova che vedrà gli studenti impegnati già domani secondo le varie materie di indirizzo prima del colloquio.