Attualità - 21 giugno 2023, 15:03

Genova, una tecnologia per fornire i dati sui passeggeri della metro, il progetto presentato a De Ferrari

Nel corso dei 19 mesi di sperimentazione, More Than This si è focalizzato sulle tematiche del cosiddetto “congestion monitoring”

Genova, una tecnologia per fornire i dati sui passeggeri della metro, il progetto presentato a De Ferrari

AMT si conferma sempre di più laboratorio di sperimentazione di tecnologie innovative per il Tpl. La stazione metropolitana di De Ferrari è stata al centro della presentazione dei risultati di due progetti finanziati nell’ambito del bando POR FESR 2014-2020 - Asse 1 - Azione 1.2.4 - Poli di Ricerca e Innovazione da parte della Regione Liguria: More Than This e SmartStop, a cui l’azienda ha preso parte, rispettivamente, come stakeholder e come coordinatore.

More Than This, acronimo di “a new MObility REgulation THinking ANd THoroughly Innovative inSpired”, avviato a settembre 2021 e concluso a marzo 2023, ha avuto come capofila Hitachi Rail, a coordinamento di un’associazione temporanea di scopo costituita dalle aziende liguri Aitek, Knowhedge, Smart Track, STAM e T&G, affiancata dagli organismi di ricerca Università di Genova e CNR.

Stakeholder di riferimento è stata proprio AMT, che ha messo a disposizione la propria metropolitana (stazione De Ferrari-Hitachi e due treni di terza generazione) per la realizzazione del progetto. 

Nel corso dei 19 mesi di sperimentazione, More Than This si è dunque focalizzato sulle tematiche del cosiddetto “congestion monitoring”, un sistema all'avanguardia che, attraverso un'applicazione in cloud accessibile da un portale web, può fornire indicazioni sui flussi di passeggeri della rete metropolitana e l'occupazione di ciascun treno in tempo reale. Come si è potuto apprendere dalle demo illustrate questa mattina nel corso dell’evento dimostrativo, le informazioni raccolte non solo consentono all’operatore di monitorare la situazione in tempo reale, ma vengono anche rese disponibili ai passeggeri (per esempio con segnalazioni in caso di sovraffollamento o limitazione del servizio), in modo che possano decidere di modificare eventualmente le loro modalità di spostamento. Il tutto in un’ottica di miglioramento dell’esperienza di viaggio e di maggior sicurezza per gli utenti e gli operatori AMT.

Obiettivi condivisi anche dal progetto SmartStop, avviato a settembre 2021 da una associazione temporanea di scopo, coordinata da AMT, di cui hanno fatto parte Aitek, BF Partners, Circle Garage, MAPS e Rulex. Fondamentale è stata anche la collaborazione dell’Università degli Studi di Genova, di Netalia e di Leonardo.

La piattaforma per il monitoraggio SMART delle fermate della rete di mobilità pubblica “attraverSo Tecniche di videO analytics Per il tramite di intelligenza artificiale” (appunto, SmartStop), ha innovato il concetto di fermata bus, trasformandola da semplice punto di riferimento e di accesso per i mezzi di trasporto pubblico a un luogo in grado di raccogliere informazioni utili per migliorare la gestione operativa del servizio. 

La sperimentazione, che si è conclusa a marzo 2023 e ha beneficiato del cofinanziamento del POR Fesr Liguria 2014-2020, ha interessato le fermate AMT di piazza De Ferrari (direzione ponente) e via Gramsci (Metro Darsena – direzione levante), dove sono state installate due telecamere per testare e implementare tecniche di video analisi e intelligenza artificiale. L’obiettivo finale, come illustrato oggi, è quello di ricavare una serie di dati per valutare possibili miglioramenti del servizio, da diversi punti di vista. In particolare, la rilevazione consente di monitorare il numero di persone in attesa presso le fermate e gli interscambi, con l’obiettivo di rendere più efficiente la gestione operativa sia in tempo reale, sia a livello di programmazione. Ma anche di incrementare la sicurezza degli utenti, consentendo di verificare eventuali situazioni di pericolo, allarmi o malori e rendere più dettagliata l’informazione alla clientela.

La raccolta dati avviene nel pieno rispetto della normativa sulla privacy in quanto dal flusso video delle telecamere presenti alla fermata vengono tracciate le sagome delle persone, non i volti né altri elementi che potrebbero portare all’identificazione delle persone.

Redazione

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