Continua a far discutere la decisione del neo sindaco di Camogli, Giovanni Anelli, che ha voluto rimuovere dalla facciata del Municipio lo striscione “Verità per Giulio Regeni”.
La scelta di esporre lo striscione giallo era stata presa dalla precedente amministrazione e, all’indomani della sua rimozione, ha scatenato numerose polemiche.
Tra tutti, dura era stata la reazione di Anpi: “‘La verità la cercheremo con i fatti e non con gli striscioni'. Questa frase del neosindaco di Camogli Giovanni Anelli, eletto alla testa di una lista che si definisce 'civica', ma che sottolinea come lo striscione giallo 'Verità per Giulio Regeni', rimosso dalla facciata del Comune, fosse stato appeso per decisione della precedente giunta di centrosinistra, ci dimostra ben altro che enunciazioni generiche. Cioè che verità e giustizia, per la nuova destra – dichiarata o tale nei comportamenti e nei fatti – sarebbero un 'vezzo' dello schieramento progressista. E quindi ogni gesto solidale che abbia un’eco di altre amministrazioni, di altri modi di intendere il mondo, deve andare rimosso. Ci dispiace per i cittadini di Camogli, città di storia e tradizione antifascista, dispiace per la famiglia Regeni, a cui esprimiamo come Anpi provinciale di Genova la nostra vicinanza e sostegno, come sempre. E ci preoccupa che non si facciano passi avanti concreti , al di là delle dichiarazioni di maniera, nella ricerca delle responsabilità per la brutale uccisione di Giulio.
L’Anpi provinciale e le sezioni territoriali vigileranno perché i valori costituzionali, anche nella libertà di espressione, vengano sempre tutelati, denunciandone ogni violazione”.
Da qualche giorno, però, alle finestre e ai balconi di diversi appartamenti del borgo, sono comparsi gli striscioni gialli su cui campeggia la scritta nera che chiede venga fatta chiarezza sulle circostanze della morte del ricercatore scomparso il 25 gennaio 2016 dal Cairo e ritrovato senza vita il 3 febbraio.
Un segnale chiaro che sottolinea ancora una volta come in tema di diritti la visione dovrebbe essere ampia e comune a tutti gli schieramenti politici e che arriva direttamente dai cittadini.
Il comitato cittadino contro la rimozione dello striscione sulla facciata del Municipio, ha organizzato una manifestazione per sabato prossimo, 24 giugno.
“Il nuovo sindaco di Camogli Giovanni Anelli, appena insediato - fa sapere il comitato - ha deciso di rimuovere lo striscione ‘Verità per Giulio Regeni' affisso dal 2016 sulla facciata del Comune.
Lo striscione, proprio di fronte alla stazione ferroviaria, ricordava a tutti, cittadini, cittadine e turisti, che un giovane ricercatore italiano è stato torturato e ucciso al Cairo.
A 7 anni di distanza la famiglia ancora attende giustizia e lo Stato egiziano si fa beffa dell'Italia e della verità.
Contro la rimozione dello striscione si è costituito un comitato di cittadine/i per manifestare solidarietà verso la famiglia Regeni e ribadire che la difesa dei diritti umani non può e non deve essere di una parte politica perché è alla base della nostra comunità e della convivenza democratica stessa. Non per nulla moltissimi associazioni, movimenti e partiti stanno aderendo all'organizzazione della manifestazione di sabato 24 giugno, mentre Camogli si è riempita di striscioni gialli per Giulio affissi a balconi e finestre.
Il Comitato cittadino chiede che torni sulla facciata del Municipio lo striscione che la nuova amministrazione ha definito divisivo in quanto eredità di una giunta di altro colore politico.
Camogli, cittadina di naviganti e pescatori, è sempre stata in prima linea nella difesa dei diritti ovunque venissero violati.
Non vogliamo che sia dunque ricordata per avere rimosso una richiesta di giustizia e verità.
Ci vediamo a Camogli il 24 Giugno (ore 10.30), in Piazza Schiaffino per poi proseguire in Via XX Settembre. Di fronte al Comune sarà letto un messaggio dell'avvocata Ballerini e della famiglia Regeni, con un intervento conclusivo di Andrea Lavarello dell'Associazione Verità e Giustizia : Il Tigullio dei Diritti .
Invitiamo i partecipanti a indossare qualcosa di giallo. Non ci saranno bandiere di associazioni e partiti ma solo striscioni con la scritta “Verità per Giulio Regeni”.
Alla manifestazione aderiranno Anpi, Arci Genova , Cgil, Uil , Cisl , Verita' e Giustizia : il Tigullio dei Diritti , Emergency, Senza Paura , Cisda, Comitato di Solidarierà Time for Peace, Memorie e Progetti, Pd, Sinistra Italiana ( SI) , Libera Genova , Immagina Recco, Camogli Futura , Linea Condivisa , Associazione per un Archivio dei movimenti di Genova , Centro per non subire Violenza ( da Udi) Aps, Rete Donne per la Politica Odv Genova , Collettivo Parte da noi Levante Ligure , Udi Chiavari.
Lo striscione era stato diffuso in Italia grazie alla campagna di Amnesty International che, da subito, si è schierata perché si chiarisse la vicenda dell’assassinio di Regeni.