Sarà il suggestivo contesto di piazza Sant’Anna ad accogliere il primo festival “Musica a Sant’Anna”, una tre giorni che unirà musica e cultura alla scoperta di uno dei luoghi più evocativi di Genova.
L’idea del festival, proposto da Genova Sinfonietta e dai frati del Convento e Antica Farmacia di Sant’Anna, nasce l’estate scorsa, proprio dopo un primo concerto dell’associazione culturale.
Da lì la proposta di creare un appuntamento estivo, come racconta frate Ezio Battaglia, dei frati Carmelitani Scalzi di Genova: “Lo scorso anno c’è stata la prima serata musicale di Genova Sinfonietta. E’ stato molto bello e abbiamo deciso di riproporre qualcosa di un po’ più strutturato. Come farmacia Sant’Anna, la nostra storia, lo diciamo sempre quando vengono le persone, è una storia di accoglienza, di ascolto e di medicina che riguarda mente, anima e corpo. Tutti lo dicono oggi, ma Fra Martino di Sant’Antonio nel 1652 in un manoscritto scrive che accoglieva le persone con un sorriso e le ascoltava. Questo discorso nasce tanti secoli fa, prima ancora che se ne parlasse qua”.
Frate Ezio continua: “Ecco, la musica fa parte di un qualcosa che fa bene all’anima, allo spirito e quindi fa bene alla nostra salute. Abbiamo pensato, ovviamente con Genova Sinfonietta e con altre realtà, di organizzare questo evento proprio come un evento culturale di bellezza in un contesto molto particolare”.
“Questa è la più antica bottega storica di Genova - racconta ancora - il convento di sant’Anna è stato fondato nel 1584 e, pur essendo a Castelletto, sembra di essere molto più fuori rispetto al reale, quindi un luogo che evoca antichi echi. Secondo noi era il luogo ideale per fare questo”.
Tre serate che partiranno con una visita guidata alla chiesa e alla farmacia dalle 16.30, proseguiranno con la guida all’ascolto in cui saranno proprio i musicisti a offrire una chiave di ascolto al pubblico e che culmineranno con il concerto, alle 19.00.
“Nel primo appuntamento - spiega frate Ezio - ci sarà una viola da gamba con una voce, in armonia, creando un’atmosfera partendo da un’idea di Italo Calvino.
Nella seconda giornata, venerdì, ci sarà un coro, i ‘Sibi Consoni’. Il tema sarà I(n)spirazione. Sono tanti anni che il coro lavora: cantano assieme e si trovano bene quindi hanno trovato un’unione e una sinergia di voci che può fare la differenza. Sarà molto bello ascoltare queste voci”.
A chiudere il festival, sabato, sarà proprio Genova Sinfonietta che proporrà composizioni suonate dal quartetto d’archi.
Gli appuntamenti sono gratuiti ma è necessario prenotarsi per via dei posti limitati.
E’ possibile prenotarsi tramite mail a info@erboristeriadeifrati.it e al sito erboristeriadeifrati.it oppure telefonando allo 0102513285.
IL PROGRAMMA
Le tre serate di Musica a Sant’Anna inaugureranno giovedì 15 giugno con l’omaggio al centenario di Italo Calvino, “Le città invisibili, esplorazioni per voce recitante e viola da gamba”. Giulio Tanasini dà vita a una performance "minimalista" che guidi il pubblico, tra recitazione e musica, in un viaggio metafisico attraverso alcune delle più immaginifiche città descritte da Calvino. Dagli elementi letterari a quelli musicali, e viceversa, in un dialogo che trascende il tempo tra il genio dello scrittore e quello di alcuni dei più importanti autori barocchi.
Venerdì 16 giugno sarà protagonista il coro Sibi Consoni diretto da Roberta Paraninfo per “I(n)spirazione. Il respiro dello Spirito nel canto corale”. Sibi Consoni è un’espressione latina che significa “consonanti fra loro” e descrive un’armonia musicale tra i componenti della formazione e l’affiatamento umano creatosi tra i cantori. Il percorso dei Sibi Consoni è caratterizzato da una grande varietà ed eterogeneità con cui la giovane formazione sta acquisendo esperienza ed elasticità nel corso degli anni.
Il concerto di chiusura di Musica a Sant’Anna 2023 di sabato 17 giugno vedrà protagonista il Quartetto d’archi di Genova Sinfonietta (Francesco Bagnasco, violino; Carola Romano, violino; Filippo Laneri, viola; Martina Romano, violoncello) con “Alla nuda luce”. Ispirato a un verso della poetessa Chandra Livia Candiani, il concerto indaga “la nuda luce”, ciò che la musica offre alle persone che la ricercano, siano essi esecutori o pubblico: un’ideale, un guizzo, una sensazione, un pensiero nuovo che conduca un passo più vicini ad un’evoluzione o una rinascita, sempre possibili.
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