Come da tradizione con l’avvicinarsi dell’estate il Leûdo “Nuovo Aiuto di Dio” di Sestri Levante deve ritornare in mare.
Si tratta di un’imbarcazione storica, ormai unica nel Tigullio e, forse, in tutto il Mediterraneo. Fino alla prima metà del ‘900 i leûdi, presenti soprattutto a Sestri Levante ma anche a Lavagna e Camogli, venivano utilizzati per scambi commerciali (soprattutto con Isola d’Elba) e per il trasporto di sabbia dalle riviere verso Genova.
“Cerchiamo di mantenere alte le tradizioni di Sestri Levante, della marineria e della navigazione a vela latina”, ci spiega Giorgio Fondi, presidente dell’associazione Amici del Leûdo che da anni lavora per il mantenimento della tradizione del leûdo, in particolare del “Nuovo Aiuto di Dio”.
“Questa è un’imbarcazione varata nel 1925. È stato l’ultimo leûdo storico a essere costruito in sostituzione del precedente è andato perso sulle secche di Vada, stranamente in un giorno di bonaccia con un timoniere che si era ubriacato - ci racconta Gianrenzo Traversaro, animatore (così si definisce) e fondatore dell’associazione - Ha portato vino dall’Isola d’Elba fino agli anni ’50.
Da lì in poi purtroppo tutti i leûdi sono rimasti disoccupati perché è cambiato tutto il sistema economico e sociale: i contadini che abitavano nelle zone più disagiate dove il leûdo andava a prendere il vino hanno abbandonato le terre, sono arrivati i traghetti, le autostrade e quindi è diventato più comodo il trasporto su gomma.
I leûdi che coprivano tutta la spiaggia di Sestri negli anni precedenti, in mancanza di manutenzione, sono scomparsi. Oggi è rimasto solo il “Nuovo aiuto di Dio” che, cessata l’attività di trasporto, è stato acquistato da un privato. Successivamente il nuovo proprietario ha pensato bene di dargli una funzione museale costituendo l’associazione che ha come obiettivo quello di tenere in vita le tradizioni marinare”.
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