La Giunta Gandolfo ha approvato il progetto esecutivo per la riqualificazione della parte centrale del Lungomare di Recco, sul disegno dell'architetto Jacopo Pellegrini. L'importo dei lavori a base d'asta, per trasformare l'area compresa tra il torrente Recco, via Assereto, via San Francesco e la spiaggia, per un totale di mq 10.824, è di 2.742.000 euro .
"Il cantiere dovrebbe partire subito dopo l'estate - dichiarano il sindaco Carlo Gandolfo e l'assessore ai lavori pubblici Caterina Peragallo - abbiamo dato il via libera al testo e agli elaborati per trasformare questa parte di città in un'area pedonale, protetta dal traffico veicolare. Questo progetto rafforza i valori di affaccio sul mare, aumenta il verde, trasforma il lungomare in boulevard, sviluppando l'identità turistica".
L’area libera dal traffico è reinterpretata e divisa in quattro aree con vocazioni e spazio differenti: la piazza della città, il giardino pubblico con le attrezzature dei giochi, una nuova piazza della spiaggia e la passeggiata. Gli interventi prevedono inoltre la completa eliminazione delle barriere architettoniche, permettendo l’utilizzo degli spazi da parte di tutti. Tanta attenzione viene rivolta al verde. Sotto le chiome degli alberi, sparse su tutta l'area, tranne la piazza, si potrà passeggiare, mentre le aiuole, sempreverdi dai colori e profumi intensi, saranno piantumate con essenze tipiche della macchia mediterranea presenti sul monte di Portofino. Nel complesso si passerà dalle 74 piante esistenti a 552 del progetto. La piazza potrà essere usata per manifestazioni cittadine ma anche di rilievo nazionale poiché lo spazio, ampio e affacciato sul mare, sarà unico nella riviera di levante.
Infine, rispetto al progetto definitivo, l'esecutivo prevede diverse finiture della pavimentazione "in lastre di beola grigia che sottolinea il boschetto di pini e crea una soglia lungo tutto il fronte urbano, in modo da rafforzare l’importanza di questo nuovo spazio per la città, che sarà riferimento anche per una realtà territoriale più ampia" come si legge nella relazione generale dell'architetto Pellegrini.