Municipio Ponente - 09 giugno 2023, 16:33

‘Scrittori in erba’: i racconti della scuola elementare di Villa Banfi a Pegli diventano un libro

Otto testi e ventuno illustrazioni, nel progetto che ha accompagnato tutto l’anno scolastico della II A. “Ogni settimana abbiamo letto un libro, poi abbiamo scritto le nostre storie”

‘Scrittori in erba’: i racconti della scuola elementare di Villa Banfi a Pegli diventano un libro

Ci sono un musicista e una mongolfiera, un mago con una matita magica, una fotografa di nome Marianna. E, ancora, ci sono un orso canterino, una ragazza di nome Carolina che ama giocare a palla, un matrimonio sulla Luna. Ci sono una serie di otto stupende storie fantastiche, una più bella ed emozionante dell’altra, e ventuno illustrazioni, nel libro ‘Scrittori in erba’, che è il culmine del progetto condotto per tutto l’anno scolastico dalla classe II A della scuola elementare Villa Banfi, che fa parte dell’Istituto Comprensivo Pegli.

La domanda è: possono delle bambine e dei bambini di seconda elementare scrivere e illustrare racconti in una maniera così vispa, attenta, precisa, emozionale e allegra? E la risposta è: sì, lo possono ampiamente fare, quando vengono stimolate e stimolati da insegnanti capaci, competenti e con un altrettanto grande amore per la lettura. Loro sono Barbara, Raffaella, Stefania, Valentina, Ilaria e Franca e a raccontare questa fantastica esperienza durata l’intero anno scolastico sono direttamente gli alunni della II A, che mercoledì mattina hanno ricevuto la più inaspettata delle sorprese: “Noi sapevamo che i nostri racconti e i nostri disegni, che avevamo fatto su carta, sarebbero stati riportati sul computer dalle maestre, ma non sapevamo che tutto questo sarebbe diventato un libro vero e proprio, un libro da portare a casa a mamma e papà e ai nostri nonni”.

Un sogno che si è potuto realizzare perché dietro al progetto, oltre alle insegnanti capaci di cui sopra, ci sono due editori altrettanto capaci: Sara Rattaro (che è nota soprattutto come scrittrice, sia per adulti che per ragazzi, ma che nell’ambiente librario si occupa anche di editing e di direzione di collana, oltre a essere una docente universitaria di Scienze della Comunicazione) e Mauro Morellini, fondatore della casa editrice Morellini che ha sede a Milano e un respiro nazionale, grazie alla narrativa e alle collane dedicate ai viaggi.

È così che gli alunni della II A hanno ricevuto un premio sicuramente meritato: perché, lavorando in gruppi, hanno ideato storie con un bel costrutto, hanno affiancato disegni allegri e divertenti, hanno soddisfatto una lettura che “è per tutti i gusti”, come raccontano loro stessi.

“Le maestre hanno dedicato alla scrittura un giorno alla settimana: abbiamo imparato cos’è un protagonista, cos’è un antagonista, come si fanno le ambientazioni. Abbiamo imparato leggendo tantissimo: ogni settimana ci siamo recati alla ‘libroteca’ di Sant’Antonio, nei locali della parrocchia sotto di noi, abbiamo scelto un libro, lo abbiamo letto insieme e lo abbiamo commentato”.

Si è anche imparato come si compila una scheda del libro: “Perché le maestre ci tengono molto a questo lavoro. Si indicano autore, titolo dell’opera e casa editrice, numero delle pagine, genere letterario. Poi si descrive la trama e poi si aggiunge un breve commento, e se il libro è piaciuto o meno”. Se dovessero compilare la scheda del libro di ‘Scrittori in erba’, bambine e bambini della II A inviterebbero alla lettura così: “Ogni storia parla di un argomento diverso, quindi qualcosa che possa piacere prima o poi lo si trova. Ma, nel dubbio, leggetele sempre tutte!”.

È bello che la scuola elementare abbia percorso questa strada dedicata alla scrittura, svelandola come un lavoro artigianale, è bello che sia passato il messaggio sull’importanza di leggere anche al di fuori del materiale scolastico: “Infatti faremo delle letture pure in estate, come nostri compiti, e speriamo di ripetere questo progetto. I nostri genitori quando hanno visto il libro sono stati orgogliosi di noi”.

Una copia di ‘Scrittori in erba’ è stata donata anche alla ‘libroteca’ di Sant’Antonio, grazie alla quale tutto è cominciato. “Lì rimarrà per sempre il nostro ricordo”, perché la parola scritta è esattamente questo: lasciare il segno, un segno non momentaneo, bensì un segno perenne. ‘Scrittori in erba’ rimane dentro la scuola, ma rimane anche fuori: come dimostrazione di una scuola che sa sempre tracciare la giusta direzione, una scuola dove si lavora prima con il cuore, la scuola bella, utile e di qualità di cui si vorrebbe parlare e scrivere sempre. Scrivere, per l’appunto: scrivere di questo tipo di scuola, per chiederle di non cambiare mai. 

Alberto Bruzzone

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