È arrivata oggi la sentenza Corte costituzionale sulle modifiche alla legge regionale sulle disposizioni di adeguamento di alcune aree all’interno della nostra regione.
Nei mesi scorsi associazioni ambientaliste avevano attaccato Regione Liguria in relazione soprattutto all'articolo 18 sul riordino delle aree protette. Il riordino aveva previsto l'ingresso dei comuni di Urbe nel Parco del Beigua, di Molini di Triora nel Parco delle Alpi Liguri, di Montoggio nel Parco dell'Antola, ma anche riduzioni di superfici tutelate negli altri comuni, compreso il Parco dell'Aveto. Regione Liguria è accusata di aver ridotto le superfici sottraendole alla tutela naturalistica e paesaggistica in assenza di copianificazione col Ministero della Cultura.
Oggi la sentenza legittima dunque le disposizioni di Regione Liguria. Soddisfatto il vicepresidente di Regione Liguria con delega ai Parchi Alessandro Piana:
“Una sentenza importante, quella della Corte Costituzionale, pubblicata oggi sulla Gazzetta Ufficiale in merito alla lunga querelle sui Parchi e sulla tutela paesaggistica, nata dal ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri del settembre 2022. Il giudizio di legittimità costituzionale fa luce sul corretto operato della Regione Liguria, che non si è sostituita alla potestà statale, ma ha esercitato il suo dovere di esplicare la competenza regionale di determinazione delle aree da qualificare e tutelare.
La Corte Costituzionale ha infatti dichiarato non fondata l’impugnazione della nuova perimetrazione dei Parchi naturali regionali delle Alpi Liguri, dell’Antola, dell’Aveto e del Beigua, con esclusione di alcune aree protette. Non c’è conflitto nella pianificazione paesaggistica e non si è determinata una riduzione della tutela paesaggistica. Anzi, l’obiettivo della modifica dei confini dei Parchi è quello di renderli maggiormente rispondenti alle istanze delle comunità locali e meglio finalizzati sulle attività di educazione, di ricerca e di fruizione”.
“Con la sentenza n. 115 di oggi, la Corte Costituzionale ha respinto il ricorso proposto il 19 settembre 2022 dal precedente Governo avverso la normativa con la quale Regione Liguria, sentiti gli Enti locali interessati, ha disposto la nuova perimetrazione dei confini dei Parchi regionali delle Alpi Liguri, dell’Antola, dell’Aveto e del Beigua. Si tratta di una sentenza storica che stabilisce la piena legittimità della norma e la correttezza dell’operato di Regione Liguria. In particolare, la Corte Costituzionale ha affermato che la classificazione e l’istituzione dei Parchi e delle Riserve naturali di interesse regionale è un’attività che la legge n. 394/1991 ‘affida nello specifico e in via esclusiva alle Regioni’, respingendo le pretese del Governo secondo cui gli uffici del Ministero della Cultura (fino all’anno scorso retto dal ministro del Pd Dario Franceschini) avrebbero dovuto partecipare al procedimento di riperimetrazione dei Parchi. Inoltre, i giudici della Consulta hanno ricordato che l’obiettivo della modifica ai confini dei Parchi, operata nel caso di specie da Regione Liguria, è quello di rendere la perimetrazione maggiormente rispondente alle istanze delle comunità locali e di fare in modo che tali confini siano meglio definiti sul territorio, ricalcandone elementi certi, quali ad esempio sentieri e mulattiere, al fine di rendere più agevole la gestione da parte dei singoli Enti Parco. Una perimetrazione maggiormente rispondente alle istanze delle comunità locali può essere meglio finalizzata alla promozione di attività di educazione, formazione e ricerca scientifica, anche interdisciplinare, nonché di attività ricreative e di fruizione compatibili. Infine, con la presente modifica dei perimetri dei Parchi regionali si è inteso definire meglio quel sistema omogeneo individuato dagli assetti naturali dei luoghi, dai valori paesaggistici ed artistici e dalle tradizioni culturali delle popolazioni locali. La riperimetrazione regionale dei Parchi in questione, ritenuta legittima dalla Corte Costituzionale, rimane pertanto quella introdotta con legge regionale 15 luglio 2022 n. 7”.
Lo ha dichiarato il consigliere regionale della Lega e presidente della III commissione Attività produttive e Cultura Alessio Piana.