121 negozi, un supermercato e 19 bar e ristoranti. Il progetto del 'Waterfront Mall', il maxi centro commerciale che sorgerà nell'ex palazzetto dello Sport al costruendo Waterfront di levante prende forma.
Come ha anticipato questa mattina Genova24, la descrizione di quello che sarà si trova sul sito di Nhood, la società di consulenza immobiliare con sede in corso Buenos Aires a Milano. Il Waterfront Mall viene descritto come “un progetto di rigenerazione urbana di ampio respiro, che restituirà alla città un’area in disuso, riconnettendola al tessuto cittadino del centro di Genova. L’intervento comprende lo sviluppo di nuovo retail, residenziale, uffici, hotel e student housing e si basa su un progetto a basso impatto ambientale donato alla città dall’architetto Renzo Piano".
“Le caratteristiche uniche del progetto – si legge nella descrizione - ne fanno un importante polo di attrazione, in un contesto poco competitivo che vede una densità commerciale di Genova inferiore rispetto alla media nazionale (124 vs 283 mq per 1.000 abitanti).
IL PROGETTO COMMERCIALE
“Waterfront Mall proporrà un’offerta trasversale con brand nazionali e internazionali. Il mare, nella sua accezione più ampia, e le tipicità del territorio saranno altrettanti focus per abbigliamento, accessori e gastronomia d’eccellenza. Waterfront Mall diventerà un destination point multi target: per i cittadini di Genova, per i turisti italiani e stranieri e per i frequentatori della marina adiacente. Sarà il fulcro di un’area in continuità con l’high street genovese, di cui costituirà il nuovo polo commerciale”.
Venendo ai numeri, l'area di intervento sarà di 50 mila metri quadri. Come detto, i negozi all'interno saranno 121, 19 i bar e ristoranti, un supermercato e un parcheggio coperto. Insomma un centro commerciale in piena regola, come temevano alcuni commercianti della zona che l'hanno già ribattezzato una nuova Fiumara.
Per domani il Partito Democratico ha organizzato una conferenza stampa durante la quale il capogruppo a Tursi Simone D'Angelo spiegherà i contenuti dell'interrogazione urgente che ha depositato con la quale chiede chiarimenti alla giunta sull'esistenza di studi che giustifichino quella che il Pd definisce “una scelta scellerata”.