Attualità - 29 maggio 2023, 16:52

Festival della Parola, al dibattito a tema LGBTQIA+ anche Pillon. LiguriaPride: “Senza associazioni non è un confronto, cancellare l’incontro”

Dopo l’annuncio della presenza dell’ex senatore della Lega, il LiguriaPride interviene chiedendo la cancellazione dell’incontro: “Non sono state invitate le associazioni LGBTQIA+ sul territorio. Se ci sarà contestazione cosa farete?”

Festival della Parola, al dibattito a tema LGBTQIA+ anche Pillon. LiguriaPride: “Senza associazioni non è un confronto, cancellare l’incontro”

Cancellare l’incontro con Simone Pillon previsto per domenica 4 giugno al Festival della Parola di Chiavari.

E’ quanto chiede LiguriaPride dopo l’annuncio dell’evento dal titolo “Un confronto sul tema LGBTQIA+”, inserito all’interno del palinsesto del festival nato nel 2014.

Tra i tanti ospiti illustri che animeranno gli incontri nel corso della quattro giorni che quest’anno ha come parola chiave ¿Ri(e)voluzione?, è spuntato il nome dell’ex senatore della Lega, noto per le sue posizioni omofobe e ultraconservatrici portate in Senato.

Una presenza che ha fatto storcere il naso a molti e che ha scatenato la reazione di LiguriaPride.

Dopo Eugenia Roccella al Salone del Libro di Torino - fa sapere via social il coordinamento - assistiamo con sconcerto a un altro esponente delle posizioni omofobe del governo inviato a un festival culturale: Simone Pillon, alfiere dell’odio e della propaganda omolesbobitransfobica (già condannato a risarcire 30 000 euro ad associazioni attiviste per avere chiamato Omphalos ‘adescatori di minorenni’) è stato invitato domenica 4 giugno al Festival della Parola di Chiavari, con il patrocinio di Comune e Regione”.

Poi il punto della questione per un incontro che si propone di essere un confronto ma che, di fatto, confronto non è. Ancora, il Coordinamento aggiunge: “‘Un confronto sul tema LGBTQIA+’, così il titolo dell’evento: ma di che confronto si tratta se al tavolo con Simone Pillon non sono state invitate le associazioni LGBTQIA+ sul territorio a fare da contraddittorio ma bensì Ivan Cattaneo, autore di dichiarazioni choc come ‘Rifiutare una donna è peggio che violentarla. Se la violenti almeno lei si sente oggetto di desiderio’[frasi dichiarate dal cantante durante l’edizione 2018 del Grande Fratello Vip n.d.r.]. Di certo Simone Pillon non sarà al Festival di Chiavari per diffondere cultura, ma anzi per veicolare le solite fake news sull’ ‘ideologia gender’, quando l’unica ideologia di cui si parla qui è quella anti-LGBTQIA+, misogina e razzista che il governo porta avanti con sempre meno freni e inibizioni, minacciando e ostacolando diritti e libertà”.

In questo momento politico inquietante dai risvolti sempre più autoritari - continuano da LiguriaPride - invitiamo il Festival della Parola a cancellare un evento che lede i diritti nostri e di tutte le persone discriminate. Se poi ci sarà contestazione cosa farete? Le vittime del fascismo degli antifascisti? Questa è la malafede di chi gode di privilegio e potere. Se volete un vero confronto, invitate noi associazioni LGBTQIA+ a parlare della nostra vita e delle nostre battaglie, invece di un uomo che la parola, la nostra, vuole cancellarla.

In attesa di una risposta chiara da parte vostra, invitiamo chiunque voglia avere un vero confronto a partecipare al nostro Village, organizzato e partecipato da chi li vive in prima persona. Schieriamoci contro la deriva autoritaria del governo e combattiamo la paura insieme, in difesa dei nostri diritti”.

Isabella Rizzitano

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