Da una parte i divieti di usare determinati prodotti fitosanitari in alcuni periodi dell’anno, dall’altra la possibilità di adoperarli con responsabilità in momenti decisivi per la produzione del basilico e dei fiori, stante chiare condizioni di emergenza.
L’Assessorato all’Agricoltura della Regione Liguria è stato quello che ha sollevato per primo, da novembre 2022, la questione sui tavoli nazionali e alza la posta a favore di produzioni chiave per la Liguria.
"I produttori di basilico hanno già saltato delle semine e i floricoltori sono in grave difficoltà – dice il vice presidente con delega all’Agricoltura Alessandro Piana - in un momento in cui lo stesso Servizio Fitosanitario Nazionale ha sancito lo stato di emergenza per numerosi patogeni. A contrastarli per ora non ci sono alternative rispetto all’1,3-dicloropropene e alla cloropicrina. I divieti UE possono essere contenuti dalle autorizzazioni in deroga degli Stati, che possono rilasciarle per i 120 giorni indispensabili per le eccellenze della nostra agricoltura, senza rischi per la salute e l’ecosistema".
"Ecco perché abbiamo chiesto, fin dalle prime avvisaglie di difficoltà dei nostri produttori, l’intervento dei Ministeri interessati con un approfondito dossier tecnico. Non ci siamo arresi dopo il primo diniego, dimostrando la non pericolosità dei trattamenti e l’impellente necessità delle nostre aziende, motivo per cui il procedimento è ripreso. Il decreto è in fase di predisposizione da parte del Ministero della Sanità. Dovrebbe mancare l’ultimo parere del Ministero dell’Ambiente, ma siamo fiduciosi. Tanto più che i nostri Uffici sono in costante contatto col Ministero dell’Agricoltura per fornire tutto il supporto e le integrazioni dovute per cui questa istanza vada a buon fine", conclude.