Tutto è pronto per ila nuova edizione del Paganini Genova Festival. Nove giorni di musica che prenderanno il via dal 27 maggio, data in cui si ricorda la scomparsa del musicista più famoso della nostra città, per proseguire fino al 4 giugno per un totale di venti appuntamenti a ingresso gratuito, fatta eccezione per il concerto inaugurale, il cui ricavato verrà destinato ad Airc. L’idea degli organizzatori, come spiegato durante la conferenza stampa di presentazione della manifestazione, è quella di dar vita a un vero e proprio “sistema Paganini”, per approfondire aspetti della vita del musicista e legarlo strettamente alla sua città natale, nella visione di far diventare Genova la capitale mondiale del violino.
“I concerti sono il core business della manifestazione, ma ci sono eventi a 360 gradi che riflettono i tanti volti di questo personaggio straordinario che non si finisce mai di scoprire. - Spiega Michele Trenti, direttore artistico del Paganini Genova Festival e presidente Amici di Paganini - Conferenze, convegni, presentazioni, cene a tema, visite guidate nei luoghi legati alla vita di Paganini, iniziative per bambini e tanto altro.
Fra gli appuntamenti imperdibili ricordo sicuramente l’inaugurazione, il 27 maggio nel Salone di Palazzo Ducale con il vincitore del Premio Paganini del 2015 In Mo Yang, uno dei migliori violinisti al mondo, accompagnato da un pianista francese, un duo straordinario.
Abbiamo deciso di rappresentare tutti gli strumenti suonati da Paganini: oltre al violino, anche la chitarra e il mandolino. Il 28 maggio ci sarà un concerto per mandolino, e con la chitarra ci saranno diversi concerti. Quello clou è quello del 30 maggio con uno dei più grandi chitarristi del mondo. Il 3 giugno, inoltre, faremo sentire il suono di due chitarre appartenute a Giuseppe Mazzini e a Niccolò Paganini, e io suonerò proprio quest’ultima”.
“Un Festival rinnovato, che è stato spostato nel mese di maggio anziché ad ottobre, per riempire con la musica di Paganini, con la sua persona e il suo mondo, tutto l’anno temporale - aggiunge la consigliera delegata del Comune di Genova Barbara Grosso -. È un lavoro che viene fatto in squadra, sia con gli Amici di Paganini sia con il Premio, con una visione che porta a valorizzare quella che la grande figura del Maestro.
Il primo concerto sarà fatto per beneficenza, e non è un caso: ricordo che Paganini era un ambasciatore di Genova nel mondo, perché girava tutta Europa per raccontare la nostra città con la sua musica nelle più grandi capitali europee, ed era anche un grande benefattore. Fu il precursore dei concerti per beneficienza e quest’anno abbiamo voluto iniziare proprio in questo modo. Gli eventi sono pensati per raccontare, anche al più pubblico più giovane, chi era Paganini e per raccontare il suo genio”.
IL PROGRAMMA
La musica: Paganini violinista, chitarrista, mandolinista
Il carattere unico di Paganini è alla base del suo successo internazionale. Decisamente meno nota è la poliedricità del suo talento, al quale il Paganini Genova Festival 2023 darà ampio risalto. Il genio genovese, infatti, non era soltanto un virtuoso del violino, ma anche di altri due strumenti a corde: il mandolino e la chitarra.
L’aspetto violinistico del genio genovese sarà esaltato dal concerto inaugurale del 27 maggio, a Palazzo Ducale alle 21, a scopo benefico, in collaborazione con Airc (ingresso 20 euro): In Mo Yang, vincitore del Premio Paganini 2015, accompagnato dal pianista Yannick Rafalimanana, proporrà un programma originale, che spazia dal primo barocco di Nicola Mateis al tardo romanticismo di Caesar Franck, passando naturalmente per Paganini. Il 31 maggio alle 21, invece, a Palazzo della Meridiana, toccherà ad Ava Bahari: la giovane violinista svedese, terza classificata nell’edizione 2021 del Premio Paganini di Genova, accompagnata dall’Orchestra Paganini diretta da Vittorio Marchese, unirà in un unico nodo le note del virtuoso genovese, legandole a quelle di Joseph Haydn e di Béla Bartók. Tutto da scoprire è “A tu per tu con Paganini”, concerto itinerante e interattivo per bambini e adulti, in programma il 28 maggio dalle 16 a Palazzo Ducale: Filippo Taccogna e Filippo Bogdanovic, solisti dell’Orchestra Paganini, condurranno il pubblico per le segrete del palazzo del Doge, dove il genio del violino fu incarcerato. Il pubblico verrà suddiviso in quattro gruppi e, partendo dal teatrino ricavato nella parte alta del Palazzo, verrà guidato da Elisa Moretto per le anguste celle, accompagnato da ascolti violinistici scelti dai partecipanti e dai racconti dei luoghi visitati. Ancora, il 1° giugno alle 21 sarà Ruslan Talas, vincitore del primo World Vision Contest di Vienna nel 2022, accompagnato da Clarissa Carafa, a far risuonare l’oratorio rococò di San Filippo, nel cuore della città antica, con le note di Johannes Brahms, Sergei Prokofiev, Jean Sibelius e Maurice Ravel.
Il Paganini chitarrista troverà un adeguato omaggio nelle esecuzioni di Rovshan Mamedkuliev: nato in Azerbaijan e cresciuto in Russia, considerato tra i migliori chitarristi del mondo, sarà protagonista il 30 maggio alle 21 a Palazzo Tursi di un recital che verrà affiancate alle note di Paganini quelle di Dionisio Aguado, Augustin Barrios, Stepan Rak. Allo stesso modo, Davide Prina, vincitore del Paganini Guitar Festival International Competition di Parma, terrà il concerto del 2 giugno alle 21 nell’antica e affascinante chiesa di San Donato, in pieno centro storico, che ancora conserva l’atto di nascita di Paganini. Per lui un programma interamente novecentesco: da Ohana a Turina, da Ginastera a Castelnuovo Tedesco.
Ai tre strumenti insieme – violino, chitarra e mandolino – è dedicato, invece, il concerto della sera del 28 maggio, in programma a Palazzo Tursi alle 21: il violinista Giulio Plotino, il chitarrista Giampaolo Bandini e il mandolinista Carlo Aonzo eseguiranno, fra gli altri brani, anche le composizioni del virtuoso genovese e gli arrangiamenti degli autori a lui più vicini. L’evento del 3 giugno, alle 18 a Palazzo Tursi, vedrà invece protagonisti due strumenti storici: i maestri José Scanu e Michele Trenti – quest’ultimo presidente dell’Associazione Amici di Paganini e direttore artistico del Festival – suoneranno le chitarre Fabricatore appartenute a Giuseppe Mazzini e a Niccolò Paganini. I due strumenti, costruiti dal medesimo liutaio, Gennaro Fabricatore, hanno suoni molto diversi che il pubblico avrà modo di apprezzare, in un programma che spazia dalle note di Matteo Carcassi a quelle di Bellini e Beethoven.
L’evento conclusivo funge da ponte con il futuro: è, infatti, pensato per i più piccoli “La musica vicina a Paganini”, in programma il 4 giugno alle 16 al Museo Diocesano, il concerto dell’orchestra Trillargento, diretta dal maestro Matteo Guerrieri. Si tratta di un viaggio musicale alla scoperta di Paganini e di alcuni dei più importanti musicisti a lui contemporanei.
Le conferenze: parole e immagini
Il Paganini Genova Festival si arricchisce, come da tradizione, di un fitto calendario di conferenze.
Domenica 28 maggio a Palazzo Tursi alle 17 si potranno ascoltare, dalla viva voce di Niccolò Paganini jr., storie e aneddoti dell’illustre famiglia, mentre, lo stesso giorno, sempre a Palazzo Tursi alle 18, Davide Rebuffa ci accompagnerà in un mondo di “liutai e virtuosi”. Le “fotografie mai scattate” del musicista saranno, il 29 maggio, al centro dell’incontro che si terrà alle 17 alla Biblioteca Berio, a cura di Daniele Caviglia, Paolo Gastaldo e Rodolfo Zunino, in collaborazione con Università di Genova e Diten, durante il quale verranno svelate le istantanee del volto del Nostro, realizzate con l’intelligenza artificiale. Il 30 maggio, invece, a Palazzo Tursi alle 17, ci sarà spazio per un essenziale approfondimento, dedicato alle “Potenzialità turistiche del brand Paganini”: Sara Ferro, recentemente laureatasi presso l’Università Iulm con una tesi sullo stesso argomento, illustra, in tandem con Margherita Bozzano, sua relatrice e già assessora al Turismo della Regione Liguria, le enormi potenzialità legate alla valorizzazione di Paganini, inteso come brand. A seguire, alle 18 circa, si terrà anche il conferimento del titolo di membro onorario dell’Associazione Amici di Paganini al maestro ucraino Oleksandr Pushkarenko. Il 31 maggio alle 17 al Circolo Artistico Tunnel Roberto Iovino e Nicole Olivieri (con Roberto Grisley, Mariateresa Dellaborra e Danilo Prefumo, curatori del secondo volume dell’Epistolario Paganini, in corso di stampa per conto dell’Accademia di Santa Cecilia) parleranno di Paganini attraverso le sue lettere.
Ancora, giovedì 1° giugno, alla Prefettura di Genova, doppio appuntamento culturale: alle 17 con Nazzareno Carusi, presidente del Premio Paganini, in dialogo con Michele Trenti, in una conferenza dal titolo “Il Premio Paganini, storia di un’eccellenza”; alle 18.30, invece, si creerà un ponte ideale fra le città di Genova e Livorno, nel nome di Paganini, attraverso la conferenza di Massimo Signorini.
Nel nome della solidarietà
La solidarietà gioca un ruolo importante nel Paganini Genova Festival. Non solo, come detto, l’evento inaugurale del 27 maggio, ovvero il concerto di In Mo Yan, è organizzato in collaborazione con Airc, l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro, ma c’è un’altra importante opportunità. La Cena al buio, in programma il 29 maggio, alle 20 alla Trattoria Baciccia in via del Colle, proprio dove sorgeva la casa natale di Paganini, è invece organizzata in collaborazione con l’Associazione genitori ragazzi non vedenti, cui andranno anche i proventi raccolti. L’iniziativa intende far comprendere, nei gesti più comuni della vita quotidiana, la difficoltà di una persona che non abbia la facoltà di vedere.
A tavola e…a spasso per la città
Oltre ad essere un eccellente musicista, Paganini era anche un raffinato gourmand, nonché amante di ogni tipo di piacere. A questo aspetto meno noto della sua personalità sono dedicate le iniziative di Genova Gourmet della Camera di Commercio di Genova. I locali aderenti all’iniziativa presenteranno, durante le giornate del Festival, un menu ispirato ai brani musicali del genio ligure: così, Capricci e Ghiribizzi si trasformeranno in altrettante specialità tutte da gustare, magari durante una passeggiata nel centro storico, ispirata proprio ai luoghi paganiniani.
Grazie alla collaborazione con il Comune di Genova, si potrà infatti partecipare gratuitamente alle visite guidate “La Genova di Paganini”. La città, cui Paganini era molto legato, tanto da lasciarle in eredità il prezioso violino, è tuttora ricca di segni, monumenti, edifici e luoghi legati alla sua vita. Il Paganini Genova Festival offre l’opportunità di conoscerli, o riscoprirli, sotto la guida di esperti. Contrassegnato da piccole targhe o “pietre d’incontro”, il percorso “La Genova di Paganini”, nato nel 2014, comprende dodici tappe: da Palazzo Reale, dove Paganini si esibì davanti al re Carlo Felice, fino al quartiere in cui nacque, la famosa Coellia. La variante “pratica”, da percorrere unicamente a piedi, conduce attraverso otto tappe, illustrate sia sotto l’aspetto urbanistico, storico e architettonico che sotto quello “paganiniano”.
Le visite sono offerte dal Comune di Genova a gruppi di venti persone per volta, ed è necessaria la prenotazione esclusivamente dal sito https://www.visitgenoa.it/visita-la-genova-di-paganini
GLI SPAZI
Gli spazi in cui verranno svolti gli eventi non sono casuali: Genova e il suo centro storico raccontano momenti importanti per la vita e la carriera di Nicolò Paganini: a palazzo Tursi, nella Sala Paganiniana, si conserva il suo “Cannone”, il violino costruito da Giuseppe Guarneri del Gesù nel 1743, ribattezzato così proprio dal Maestro per omaggiare la sua potenza sonora; nell’Oratorio di San Filippo Neri si svolse il suo primo concerto; nella chiesa di San Donato viene conservato l’atto di battesimo del musicista.
Nel dettaglio:
Palazzo Ducale
È il punto di riferimento della vita culturale cittadina, forte di un’antica storia, che affonda le sue radici all’indomani della vittoria su Pisa nella battaglia navale della Meloria del 1284. L’ampio Salone del Maggior Consiglio ospiterà, il 27 maggio, il concerto inaugurale del violinista In Mo Yang, a favore di Airc, Associazione Italiana Ricerca sul Cancro, e il concerto itinerante “A tu per tu con Paganini” del 28 maggio.
Palazzo Tursi e Circolo artistico Tunnel in via Garibaldi
Nella Sala Paganiniana di Palazzo Tursi, in via Garibaldi, è esposto il famoso violino realizzato da Guarneri del Gesù nel 1743, che Niccolò Paganini predilesse fra tutti gli strumenti che possedeva, chiamandolo affettuosamente «il mio cannone violino» per la pienezza del suono. Oggi è possibile ammirare il «Cannone» con un'immagine il più possibile fedele alle condizioni in cui venne consegnato alla città di Genova nel 1851, secondo una precisa disposizione testamentaria dello stesso Paganini. Il salone di rappresentanza di Palazzo Tursi ospiterà alcune conferenze e tre importanti concerti: quelli di Plotino-Bandini-Aonzo, il 28 maggio, di Rovshan Mamedkuliev, il 30 maggio, e quello di José Scanu e Michele Trenti, il 3 giugno. A Tursi anche, sempre il 30 maggio, il conferimento al violinista Oleksander Pushkarenko del titolo di membro onorario di Amici di Paganini.
Poco distante, in via Garibaldi 6, si trova il Circolo artistico Tunnel che ospiterà la presentazione del secondo volume dell’Epistolario di Niccolò Paganini, in collaborazione con l’Accademia di Santa Cecilia.
Biblioteca Berio, Sala Chierici
La biblioteca più importante di Genova si trova nella sede restaurata dell’antico Seminario dei Chierici, al centro della città. Sarà proprio la sala dei Chierici a ospitare uno degli approfondimenti del Paganini Genova Festival: quello del 29 maggio dedicato alle “Fotografie mai scattate” di Niccolò Paganini, in collaborazione con la facoltà di Ingegneria dell’Università di Genova.
Via del Colle (Trattoria Baciccia)
Proprio dove si trova oggi la Trattoria Baciccia, in via del Colle, sorgeva la casa natale di Niccolò Paganini. Il locale ospita la “Cena al buio” del 29 maggio, a beneficio dell’Associazione genitori e ragazzi non vedenti.
Palazzo della Meridiana
Palazzo della Meridiana, più propriamente detto “Palazzo Grimaldi della Meridiana”, fu costruito dal banchiere genovese Gerolamo Grimaldi Oliva dal 1541 al 1545. Le sue lussuose sale, che presentano interventi dei grandi architetti del Novecento, come Coppedè e Mackenzie, ospitano mostre ed eventi in tutto l’arco dell’anno. Ospita il concerto di Ava Bahari, il 31 maggio.
Prefettura di Genova
Palazzo Doria Spinola, sede della Prefettura di Genova, figura nel sistema dei Rolli e fu costruito nella prima metà del XVI secolo. È sede delle due conferenze del 1° giugno: “Il Premio Paganini, storia di un’eccellenza” e “Paganini a Livorno”.
L’Oratorio di San Filippo
Fu nell’Oratorio di San Filippo Neri, in via Lomellini, che Paganini diede il suo primo concerto, all’età di 11 anni, il 26 maggio 1794. Assieme all’adiacente chiesa di San Filippo Neri, è uno scrigno del barocco genovese e contiene, fra decorazioni marmoree e stucchi, una statua dell’Immacolata, opera dello scultore francese Pierre Puget. L’Oratorio ospita il concerto del 1° giugno, con Ruslan Talas e Clarissa Carafa.
Chiesa di San Donato
L’atto che certifica l’avvenuto sacramento è conservato nella chiesa di San Donato, nel cuore del centro storico genovese. Nato il 27 ottobre 1782 in Via delle Fosse del Colle n.1359 (poi Passo di Gattamora 58) da Antonio e Teresa Bocciardo, il piccolo Niccolò era stato battezzato il giorno successivo nella Chiesa di San Salvatore in Piazza Sarzano, oggi Aula Magna della Facoltà di Architettura. La chiesa di San Donato ospita il concerto del 2 giugno con il chitarrista Davide Prina.
Museo Diocesano di Genova
Incastonato tra Palazzo Ducale e la Cattedrale di San Lorenzo, il Museo Diocesano ospita il concerto conclusivo di domenica 4 giugno, pensato per i più piccoli, con l’Orchestra Trillargento diretta dal maestro Matteo Guerrieri.
Il Paganini Genova Festival è organizzato dall’Associazione Amici di Paganini, con il sostegno di Regione Liguria, Comune di Genova e Camera di Commercio di Genova. Da quest’anno il Paganini Genova Festival fa parte della European Paganini Route, di cui è presidente Nicola Costa, una rete di istituzioni il cui obiettivo è rendere sempre più europeo il nome del genio genovese: un ulteriore motivo di orgoglio, per una rassegna già conosciuta in tutto il mondo.