Sul tema dei centri estivi per i bambini, le bambine e le famiglie genovesi, si esprime la consigliera comunale del Partito Democratico Cristina Lodi.
"Non è il primo anno, ormai sono sei anni, partendo dalla giunta precedente, che si arriva a maggio senza sapere nulla di chiaro e certo sui centri estivi per le bambine e i bambini - afferma la consigliera Lodi – Essi non rappresentano un servizio aggiuntivo, ma un servizio pubblico primario, quello che deve essere considerato un livello essenziale di assistenza, in quanto permette ai genitori di conciliare l’accudimento delle figlie e dei figlie con i ritmi lavorativi, perché non tutti possono permettersi ferie per più di due mesi. Non sapere a maggio come saranno organizzati i centri estivi e soprattutto non avere chiaro come verrà sostenuta e finanziata la rete ACT che mette insieme tutte le realtà che da anni offrono questo servizio, rende incerto non solo il lavoro dei professionisti ma anche la possibilità dei genitori di usufruire di un servizio.
Quando ci si organizza bene, a metà maggio dovrebbero già arrivare le iscrizioni e dovrebbero esserci risorse destinate. Ricordiamo che negli ultimi anni il Comune è stato avvantaggiato dal fatto che, come tutti i Comuni italiani, ha ricevuto fondi governativi dedicati per l’emergenza Covid, perché i centri estivi necessitavano di più personale e maggiori misure di sicurezza. Il tema è che fondi straordinari non possono essere alla base di una stabilizzazione di un servizio così importante, ma già a settembre deve esistere una programmazione estiva prevedendo anche eventuali risorse integrative a bilancio preventivo, oltre che a quelle nazionali già conosciute.
Siamo alle solite: nessuna chiarezza e nessuna certezza. Ieri ho presentato un art. 55 che diventerà un’interpellanza per il prossimo Consiglio, a seguito della decisione della Conferenza Capi Gruppo, ritenendo che il tema dei centri estivi, così come quello delle scuole, sia una tematica importante per la città. Ho chiesto anche una commissione consiliare urgente con la collega Rita Bruzzone e mi batterò perché venga presto convocata ma soprattutto affinché il Comune garantisca i centri estivi in base alle necessità delle famiglie stanziando anche risorse proprie oltre a quelle della legge 285/97 nazionale, perché una volta che i servizi si avviano bisogna far di tutto non solo per mantenerli, ma per implementarli".