Attualità - 07 maggio 2023, 07:20

Meraviglie e leggende di Genova - La “Fortezza” di Sampierdarena

La villa che oggi ha l’appellativo di “fortezza” venne fatta costruire a metà del ‘500 su un’antica creuza da Giovanni Battista Grimaldi, considerato uno degli uomini più ricci di Genova

Meraviglie e leggende di Genova - La “Fortezza” di Sampierdarena

Forse, a chiedere indicazioni per Villa Grimaldi, qualcuno potrebbe non sapere cosa rispondere.

Risposta certa, invece, ci sarebbe chiedendo come si arriva alla “Fortezza”, ma si tratta dello stesso luogo.

Villa Grimaldi, costruita tra il 1551 e il 1565 per volontà di Giovanni Battista, banchiere considerato tra gli uomini più ricchi della città, nel corso del tempo è stata soprannominata proprio “fortezza” per via del suo aspetto severo e massiccio.

Posta proprio accanto a quella che era la strada principale di Sampierdarena, oggi via Nicolò Daste, la villa che dal XVIesimo secolo è testimone delle vicende di Sampierdarena, affacciava nel prospetto principale sull'antica Crosa Larga, oggi via Palazzo della Fortezza, una strada che scendeva diretta verso la spiaggia, circondata dai campi coltivati sempre di proprietà dei Grimaldi.

Il progetto venne affidato al ticinese Bernardo Spazio, stretto collaboratore di Galeazzo Alessi. Dall’impostazione alessiana prende la forma cubica dell’edificio, portato a termine da Giovanni Battista Castello, noto come il Bergamasco, alla morte di Spazio.

Due logge, una al piano terreno nella facciata principale e una al piano nobile orientata a nord, interrompono i possenti muri, originariamente decorati a fresco da Battista Perolli e di cui, oggi, non resta traccia.

All’interno, tra le meraviglie che qui si conservavano si poteva trovare un bagno ottagonale posto proprio sotto lo scalone che conduce al piano nobile; oggi quel bagno, tanto ammirato dal Vasari e realizzato dall’Alessi per palazzo Grimaldi in Bisagno, non esiste più.

Ma la Fortezza è stata anche dimora di illustri personaggi che sono passati da Genova.

Nel 1607, la famiglia Grimaldi qui ospita il Duca di Mantova Vincenzo Gonzaga, accompagnato da Pieter Paul Rubens che, durante il soggiorno, disegna i palazzo e le chiese genovesi, tra cui la stessa villa, per inserirli nella pubblicazione del 1622.

Ma qui passa anche Giacomo Casanova ospite, nel 1764, di Gian Giacomo Grimaldi che, quasi sessantenne, tenta di convincerlo a lasciare Rosalie, la sua amante perché potesse sposare un suo conoscente.

Nel XIX secolo la villa viene acquistata da Agostino Scassi che la trasforma in una fabbrica di conserve. Porta avanti la sua funzione fino al 1923, anno in cui la Soprintendenza alle Belle Arti la pone sotto tutela. L’anno successivo viene acquistata dal Comune di Sampierdarena prima di entrare, nel 1926, nel patrimonio genovese con l’istituzione della Grande Genova.

Restaurata nel dopoguerra, Villa Grimaldi è stata sede di diversi istituti scolastici fino al 2006.

All’inizio dello scorso anno è stato effettuato un sopralluogo per ipotizzare destinazioni d’uso dell’edificio ma, a oggi, la villa, restaurata, rimane inutilizzata.

Isabella Rizzitano

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