"Ci prepariamo a celebrare il 25 aprile, la data in cui l’Italia ha riacquistato la sua libertà nel 1945. Dunque celebriamo la Festa della Libertà. Lo sarà davvero quando ci libereremo anche delle ipocrisie che circondano da sempre questo giorno". Così il presidente della Regione, Giovanni Toti.
"La prima: durante la guerra ci furono vittime da entrambe le parti. Pietà per tutti, ma gratitudine e onore a coloro che combatterono dalla parte della democrazia e dei diritti. Grazie a loro oggi siamo cittadini e non sudditi - sottolinea Toti -
La seconda ipocrisia: questa non è la festa di una parte, ma la festa di tutti coloro che credono nella libertà. È il giorno in cui si celebra il sacrificio non di chi combatteva per le proprie idee, ma per fare in modo che anche le idee diverse dalle sue potessero essere espresse liberamente".
"Quando tutto questo diventerà patrimonio comune di memoria e di futuro - ha concluso il presidente della Regione - allora la nostra Repubblica avrà fatto un altro passo avanti. Viva il 25 aprile".