“Cerchiamo di vedere il lato positivo: realizzeremo lavori che andranno a risolvere un problema cronico, che riguarda tutta Italia da anni”. Così il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Pietro Piciocchi è intervenuto questa mattina nel corso della commissione consiliare sul futuro prossimo di asili nido e scuole dell'infanzia interessati dai lavori di ristrutturazione finanziati con 23 milioni di euro del Pnrr che provocheranno inevitabilmente disagi alle famiglie dei 380 bambini costretti da settembre a 'emigrare' in altri plessi per la durata dei lavori stimati in due anni.
Il tema è caldo, alla commissione hanno preso parte diversi rappresentanti dei sindacati, delle scuole interessate dai trasferimenti, Alessandro Clavarino, dirigente dell'ufficio scolastico regionale, Marco Macrì, in rappresentanza delle famiglie con bambini disabili e per il coordinamento dei genitori Gianluigi Bertoni.
“Non c'è un disimpegno verso le famiglie – premette Piciocchi – anzi il contrario. Il contesto è fondamentale, è una situazione di emergenza, il comune ha proposto le candidature per ottenere i finanziamenti a fine 2021 e ha avuto cognizione dei fondi a inizio del 2023, c'è voluto quasi un anno per evadere le candidature dei comuni, molti comuni si sono ritirati perché hanno ritenuto di non poterli gestire”.
L'assessore ha poi elencato quelle che ha definito le linee fondamentali. “Cerchiamo di limitare il più possibile il disagio, quindi collocarli il più possibile vicino alla sede di esodo, la maggiore distanza sarà di 1,4 chilometri. Si cercherà di salvaguardare l'unità della classe, sia per quanto riguarda i bambini che per i docenti. Per il numero complessivo di posti messi a disposizione dal nostro servizio cercheremo, alla luce della consistenza della domanda di dimensionare l'offerta, ricorrendo a ulteriori sedi, individuando ulteriori immobili. Questo lavoro è in progress, avremo bisogno di circa un mese. L'obiettivo è salvaguardare i posti di lavoro, non ci sarà nessun esubero, anzi potrebbe esserci necessità di un ulteriore impegno, e assecondare possibilmente tutte le domande di iscrizione, ma sulla fascia 3-6 anni, rispetto alla capacità parliamo di gestire il 5-6% di persone che non hanno una risposta, inviterei quindi a non drammatizzare la situazione che ha indubbiamente delle complessità”.
“L'obiettivo – ha concluso Piciocchi – non sarà solo quello di realizzare lavori non dilazionabili, ma anche ampliare e potenziare la nostra offerta formativa, infatti realizzeremo nuovi asili nido e nuove scuole dell'infanzia, per esempio al Matitone e a Villa Gruber”.
“Se non adeguiamo le scuole non avremo possibilità di ottenere altri finanziamenti, abbiamo il dovere di pensare al futuro”, ha dichiarato l'assessora alle scuole Marta Brusoni che ha annunciato un incontro previsto per questo pomeriggio con le famiglie.
Il dirigente delle politiche scolastiche Giacomo Tinella ha elencato le scuole interessate dai trasferimenti e quelle che verranno utilizzate in sostituzione:
Scuola infanzia Quartiere Camoscio (Viale Centurione Bracelli 61) sedi alternative: scuola infanzia Montale (via Fea 83) e scuola infanzia Aurora (via Romagnoli 20); Nido Rondine (Piazza Solari 3) sede alternativa: scuola infanzia San Fruttuoso (piazza Manzoni 2); Scuola infanzia Arcobaleno (via Fratelli Coronata 11) sede alternativa: Nido Girotondo (via Fratelli Coronata 9) Nido Centofiori (Via Linneo 79) sede alternativa: Istituto Dorotee (via Pisoni 45); Scuola infanzia Primavera (Piazza Vittime di Bologna 10) sede alternativa: Istituto Dorotee (via Negrotto Cambiaso 4); Nido Castello Raggio (Via Gattorno 6) sede alternativa: Don Bosco (via Coronata 50); Scuola infanzia Guido Rossa (Via Gattorno 6) sede alternativa: Villa Bickley (via Cervetto 35); Nido Fata Morgana (Via Medaglie d'oro di lunga navigazione 2) sedi alternative: Nido Filastrocca (via Scribanti 4), scuola infanzia Albaro (via Montezovetto 7 A); Scuola infanzia Foce (Piazza Palermo 13) sedi alternative: scuola infanzia Albaro (via Montezovetto 7 A), scuola infanzia Tollot orientale (via Ricci 4), scuola infanzia Boccadasse (via Liri 9), scuola infanzia San Pietro (via Battisti 6); Nido Villa Stalder (via Priaruggia 50) sede alternativa: Nido Erbavoglio (largo Francesco Cattanei 3); Scuola infanzia Villa Stalder (via Priaruggia 50) sede alternativa: scuola infanzia Tina Quaglia (via Vecchi 3).
La consigliera comunale del Partito Democratico Cristina Lodi ha posto l'accento sulle capienze, che mancano nella lista elencata da Tinella e pubblicata sul sito del Comune. “Le capienze sono un problema, non garantiscono i posti disponibili già prima dei lavori”, ha commentato Lodi a La Voce di Genova.
Gianluigi Bertoni, rappresentante del coordinamento dei genitori ha accusato l'amministrazione di non aver gestito la situazione. “Avete pensato di vedere quanti bambini si sarebbero iscritti, vedendo poi come comporre le classi, ma non si ragiona così, nessuno dei genitori si oppone agli interventi, il fine è nobile, ma si potevano trovare soluzioni migliori”. La commissione è stata aggiornata oralmente al prossimo 3 maggio, ma è stata bocciata la richiesta del capogruppo della lista Rossoverde Filippo Bruzzone, di votare il rinvio a quella data.