Ha attraccato questa mattina davanti al Galata Museo del Mare la Goletta Oloferne, giunta a Genova con una rappresentanza di studenti liguri che hanno preso parte al progetto “Storie Sconfinate”.
Una cerimonia a cui hanno preso parte gli studenti di alcune scuole coinvolte nel palinsesto di seminari, laboratori e giochi di ruolo tutti incentrati sul tema della migrazione.
In questo percorso, promosso dal Liceo Liceti, i giovani coinvolti sono partiti da La Spezia lunedì e, nel corso della manifestazione che si concluderà il prossimo 21 aprile, toccheranno Rapallo, Santa Margherita e Genova.
Centro dell’evento è stata la consegna del Passaporto dell’Umanità, quello che si potrebbe definire documento finale che gli studenti hanno elaborato al termine delle attività proposte dai docenti.
Il passaporto è stato simbolicamente affidato al direttore del Mu.Ma, Pierangelo Campodonico che, assieme all’assessore Alessandra Bianchi e alla presidente Nicoletta Viziano, lo ha sistemato in una teca al termine della sezione dell’esposizione dedicata proprio alla migrazione.
A proposito, Viziano ha voluto sottolineare l’importanza della relazione tra museo e scuole: “Credo sia fondamentale che un museo si apra e accolga soprattutto le scuole, mi piace ricordare un dato: da inizio anno oltre 21mila studenti sono venuti a visitare il Galata e il Mei. E’ proprio il segno che il tema delle migrazioni, che è molto sensibile alle scuole, trova una risposta concreta nell’andare a visitare e a sentire le storie di chi ha fatto il viaggio. Oggi accogliamo il Passaporto dell’Umanità, credo che sia un segno fondamentale proprio di integrazione e accoglienza, e la scuola sicuramente è un percorso che permette di integrare, ma anche le visite al museo. Scuole e musei possono fare veramente una società civile migliore per il futuro”.
Non è mancata poi una riflessione su cosa significhi per un museo come il Mu.Ma, avere uno spazio dedicato alle migrazioni attuali.
“E’ un museo in continua evoluzione - prosegue Viziano - c’è la storia delle migrazioni dei nostri nonni, ma anche quella attuale, di oggi, di chi parte oggi dal proprio paese e che molte volte non ce la fa.
L’isola di Lampedusa ha voluto donare al museo questo gozzo con cui sono arrivati alcuni migranti è un modo per sentire veramente le loro storie, mi piace ricordare che ci sono delle bottiglie dove all’interno si sente proprio l’audio di chi è riuscito a salvarsi e racconta la propria storia. E’ importante conoscere quello che è successo, per migliorare ed evitare che in futuro si ripetano tragedie come quella del 3 ottobre 2013”.
L’Assessore Alessandra Bianchi ha poi aggiunto: “L’elemento fondamentale del mare, che è identitario per la nostra città e per la nostra regione, permette ancora una volta di veicolare un messaggio importante cioè quello legato all’integrazione e alle migrazioni. L’arrivo poi al Mu.Ma è un collegamento anche con la componente culturale del museo e questo è davvero importante. Tutti i visitatori del Galata vedranno Passaporto per l’Umanità che oggi è stato simbolicamente donato al museo con i ragazzi e le scuole è davvero importante e conferma il ruolo delle scuole nell’importanza della formazione dei giovani su tematiche importanti”.