Tra book crossing esteso da piazza Bonavino anche ad alcune attività commerciali della delegazione, pulizia dei giardini, ripristino delle aiuole e cura delle fioriere, oltre che l’instancabile opera di supporto e a difesa del Ponente e contro le nuove servitù portuali e contro le ipotesi di fabbrica dei cassoni della nuova diga foranea di Genova al sesto modulo del porto di Pra’, non si ferma l’intensa attività del Comitato Pegli Bene Comune sul territorio.
Questa mattina, il gruppo ha speso alcune ore nella pulizia periodica della terrazza del belvedere intitolata a Padre Guglielmo Salvi, in fondo alla passeggiata a mare in direzione Ponente, e sono state ripulite anche le rocce sottostanti. Il Comitato rivolge un appello alle istituzioni, perché è vero che il volontariato può far sempre la sua parte, ma non è mai giusto che si sostituisca a chi deve agire per la cura e per la tutela dei territori, perché ha esattamente questo compito: “Sarebbe bello se il Comune di Genova e il Municipio VII Ponente ci aiutassero a realizzare un progetto di rigenerazione del Belvedere, noto un tempo come ‘Scoglio Vittoria’ dal nome della principessa tedesca che lo usava come location per dipingere i suoi quadri. Noi un progettino ce l’abbiamo già e siamo pronti a presentarlo. Intanto, continuiamo a tenere nel decoro questo spazio che, non ci stancheremo mai di ripeterlo, ha delle potenzialità incredibili”.
Nel frattempo, le fioriere sul lungomare, nella zona di vico Condino, stanno producendo i primi fiori bianchi, viola e rossi: “Abbiamo tolto tutta la spazzatura lasciata nelle fioriere e buttata ai piedi delle stesse, tra cui le immancabili cicche di sigaretta che rappresentano in assoluto il rifiuto più pericoloso e inquinante: buttarle per terra vuol dire farle finire in mare e un solo mozzicone inquina fino a mille litri di acqua. Come Comitato chiediamo più verde urbano: arbusti e alberi producono ossigeno, migliorando la qualità dell'aria che respiriamo e combattendo il grigio di cemento e asfalto”.
Inoltre, sempre al Belvedere, “abbiamo ripulito la targa dagli adesivi a sfondo calcistico che deturpano gli arredi urbani e talvolta vanno addirittura a coprire le luci dei semafori. Una brutta abitudine che ci auguriamo finisca presto, nell’ottica di migliorare non soltanto il decoro urbano ma anche tutelare l’incolumità pubblica”. E intanto nei giorni scorsi è partito il progetto ‘Book(shop) crossing’, ovvero lo scambio di libri allargato ad alcune attività commerciali della zona.
“Il ‘Book(shop) crossing. Negozio che vai, libro che trovi’ - spiegano i volontari del Comitato Pegli Bene Comune - è il nuovo servizio di scambio libero e gratuito di libri che è sbarcato in una decina di attività commerciali del nostro quartiere. Dopo la postazione di book crossing in piazza Bonavino, che continuiamo a gestire in collaborazione con l’associazione culturale Donne Insieme e la Cooperativa Omnibus, il nostro obiettivo come Comitato Pegli Bene Comune è di trasformare Pegli in una biblioteca diffusa grazie al sostegno e al coinvolgimento delle attività commerciali”.
Ogni negozio si è dotato, in autonomia, di una mini-postazione dove i clienti potranno prendere e lasciare liberamente uno o più libri: “Un modo, per le attività commerciali, per fidelizzare i propri clienti e attirarne di nuovi, con benefici in termini economici e di visibilità per i negozi, oltre che di crescita sociale e culturale per tutta Pegli. Siamo curiosi di vedere se questo servizio avrà successo e ringraziamo tutti e nove i negozi che hanno aderito alla nostra iniziativa in attesa di vederne altri”.
I negozi sono: Erbaflor Peruzzo - Flagship Store, lungomare di Pegli 75r; Parrucchiere Le Figarò, lungomare di Pegli 207r; Cartoleria Mai Dire Scuola, via Opisso 46; VIN Love CAFè, via Opisso 40; Dal Ranocchio, via Martiri della Libertà 45r; Verde e a Capo, via Sabotino 6r; Biancheria Maria, lungomare di Pegli 271; Relax & Co, piazza Lido di Pegli 2; La Fenice Associazione Culturale, piazza Giacomo della Chiesa 1. “Le prime biblio-postazioni sono già pronte per prendere e lasciare gratuitamente libri, nell’ottica di far viaggiare la cultura e condividere con gli altri il piacere della lettura”: è la biblioteca diffusa che tanto mancava a Pegli, delegazione dove le aule studio attrezzate servirebbero come il pane. Ma questo è un discorso irrisolto ormai da decenni.
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