Già domani in Consiglio Regionale il Partito Democratico proverà a portare in aula una proposta di legge contro le discriminazioni.
“Il tema del contrasto alla discriminazione rimane sempre un argomento cruciale, tutti i giorni continuiamo ad assistere ad atteggiamenti discriminatori nei molteplici ambiti della vita di tutti i giorni, sul lavoro, nel mondo dell'istruzione, della sanità, nel turismo, nel trasporto pubblico, basati sulle condizioni soggettive della persona, lo stato socio economico, la nazionalità, la disabilità, l'appartenenza ad una minoranza, l'orientamento sessuale e l'identità di genere, la lingua conosciuta”, dice il consigliere regionale del Partito Democratico Pippo Rossetti e primo firmatario della proposta di legge.
Tra i punti fissati dalla proposta di legge si prevede la rimessa in organico del Centro regionale territoriale di prevenzione e contrasto delle discriminazioni nato nel 2009 dopo la stipula di un Protocollo d’intesa tra Dipartimento per le Pari opportunità – Presidenza del Consiglio dei ministri – Unar (ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali) e la Regione Liguria e abbandonato al proprio destino negli ultimi anni.
“Sostengo e ritengo auspicabile l’approvazione del progetto contenuto in questa proposta di legge – aggiunge Chiara Volpato, presidente Acli Liguria - perché le discriminazioni rimangono un vulnus della nostra società, a partire dai diritti delle donne e dei migranti, spesso calpestati, come conferma la cronaca ogni giorno”.
Luca Garibaldi e Pippo Rosseti, insieme a tutti gli altri colleghi consiglieri del Pd, puntano a sensibilizzare maggiormente la Regione su questo tema per mettere a sistema e dare forza agli enti di monitoraggio e di controllo e verifica delle effettive o possibili discriminazioni.
“Garantire a tutti i propri diritti non toglie niente a nessuno, anzi include più persone nella società. Garantire l’assenza di discriminazioni è un obiettivo importante per far sì che i diritti siano realmente fruibili da tutte e tutti”, prosegue Stefano Kovac presidente Arci Liguria e Genova.
Una bozza simile alla proposta di legge è già stata presentata nel 2019 senza però ottenere l’appoggio della maggioranza di centrodestra.
“Il fenomeno della crescente immigrazione e la persistente emarginazione sociale a cui assistiamo, evidenza la necessità dell’impegno a contrastare i fenomeni discriminatori anche attraverso strumenti legislativi che garantiscano alle persone la possibilità di essere tutelati, come prevede questa proposta di legge”, conclude Liliana Marinos vice presidente Anolf Liguria e Genova.