Tappa sull’Isola Gallinara, ad Albenga, questa settimana per la rubrica #ILBELLOCISALVERÀ. Lei, che ci guarda da poco meno di 2 chilometri di distanza dalla costa, noi che la ammiriamo da sempre affascinati, la fotografiamo, e sogniamo di andarci, di scoprire i suoi segreti. Perché ne ha tanti. E tanti ne conosce Daniele Basso, il guardiano dell’Isola da 18 anni, che ho conosciuto durante la vista sulla Gallinara in occasione del sopralluogo del Presidente Toti con il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis e la delegazione di rappresentanti istituzionali e tecnici per il progetto presentato da Regione Liguria e approvato dalla Direzione generale Reform della Commissione Europea per la valorizzazione in chiave turistica dell’isola e delle zone costiere dell’area del ponente savonese.
Stupenda, affascinante, poetica, selvaggia: desideravo da sempre poterci andare e finalmente ho potuto visitarla. Io, che l’ho sempre ammirata da lontano o immaginata attraverso i meravigliosi dipinti di Binny Dobelli o ancora tra le parole scritte da Gina Lagorio per la prefazione del libro “La Gallinara – storia, leggenda, poesia”: “Forse l’isola ha chiuso, come una conchiglia la perla, una qualche esaltazione amorosa: di due amanti o di un solitario, devoto, che so, alla musica, o alla poesia, o al fascino di un’idea. Quel che è certo, la presenza di chi qui è vissuto è amabile, e fa più umane le sorprese degli scorci marini o del folto dei pinastri e degli ulivi o l’esplosione delle agavi.”
L’instancabile guardiano Daniele, 61 anni, la ama profondamente l’Isola e la conosce come le sue tasche. Ora vive lì 5 mesi all’anno, da solo. Anzi no: non è mai solo, ma con la sua fedele amica a quattro zampe, Frida, straordinario cane felice, vivace, affabile e affettuoso. Abita in uno degli appartamenti situati nei pressi del porticciolo della Gallinara. L’unica struttura vivibile attualmente.
"Qui sto benissimo, non andrei mai via – spiega Daniele, mentre Frida va su e giù nel sentiero - Ho il cane a farmi compagnia e lui forse ama l'isola anche più di me. Dovreste vederlo quando torniamo ad Alassio: si fionda subito sulla barca e mi guarda quasi per mettermi fretta per tornare”.
Daniele, che in banchina, nel porto di Alassio, gestisce l’Ittiturismo con la figlia, sull’isola si occupa della manutenzione dei sentieri, accoglie i proprietari e svolge il servizio navetta per loro. In estate, invece, svolge il ruolo puro di guardianaggio. L’Isola, anche se affascinante, mi metterebbe un po’ paura se mi ci trovassi da sola di notte. Forse la vegetazione fitta, forse che dal mare può arrivare qualcuno. Ed è proprio così: "Sì, ogni tanto non nego che, soprattutto di notte, un po' di preoccupazione sopraggiunga. Tutto è buio, non c'è nessuno, ma capitano anche visite a sorpresa. Una volta ho sentito un rumore, sono uscito e ho trovato un ragazzo nel cuore della notte seduto sul mio terrazzo di casa. Alla domanda: ma cosa ci fai qui? La risposta é stata: un giro turistico. Roba da pazzi”. Arrivano in barca? “No no, partono dalla costa e vengono a nuoto”, spiega Daniele. E racconta un episodio, che assicura non essere unico, avvenuto qualche tempo fa. “Di nuovo nel cuore della notte ho sentito schiamazzi nel porticciolo e, quando sono arrivato, ho trovato 3 ragazzi completamente ubriachi, di cui uno che stava male e gli altri che ridevano. Erano arrivati da Alassio, dopo una serata in discoteca, ed erano in condizioni pessime, ma sono riusciti ad arrivare a nuoto. Una cosa incredibile. Al mattino li ho riaccompagnati a terra con la barca, non mi sono sentito di lasciarli tornare a nuoto".
Bella la Gallinara, con la sua Villa Diana, che vedrà una riqualificazione grazie a un progetto finanziato con 3 milioni di euro dal Ministero della Cultura, diventando museo accessibile a tutti. Fu la famiglia Roseo, che acquistò l’isola negli anni ’30, ad ampliare la villa e a realizzare una serie di opere di abbellimento tali da dare un senso di compiutezza a quanto fatto precedentemente, grazie anche allo spiccato gusto estetico della moglie Adelina, la quale curava tutto nei minimi dettagli, incluse le numerose migliorie alla vegetazione. Una struttura stupenda che custodisce ancora pezzi unici, come alcune anfore provenienti dal relitto della nave romana che giace proprio in quel fondale.
Nel giro di un paio di anni l’Isola Gallinara entrerà a far parte del patrimonio naturale fruibile sul territorio, grazie anche al progetto di Regione Liguria, con un ulteriore investimento di 500mila euro, che prevede anche la realizzazione di una “piscina natatoria temporanea” progettata valorizzando la conformazione naturale dell’isola, in connessione con le attività costiere legate allo sport e all’outdoor marini (per esempio vela, kayak, windsurf e kitesurf, snorkeling, diving, water trekking).
Così, dopo anni di lavoro da parte delle Amministrazioni comunali di Albenga, c’è un cambiamento epocale per la bella Gallinara. E tutti, con estrema attenzione e cura, potremo godere della bellezza della meravigliosa Riserva Naturale Regionale che rappresenta. E Daniele e Frida saranno lì, ad attenderci.
#ILBELLOCISALVERÀ