Recentemente è stato realizzato dall’Istituto Superiore di Sanità il primo studio sui ragazzi adolescenti, da cui è emerso un grave problema di dipendenza per quanto riguarda i social media, i videogiochi e il cibo. Secondo i risultati dello studio sono moltissimi i ragazzi che, ad oggi, soffrono almeno di una di queste tre dipendenze.
Per quanto riguarda i social media, sappiamo tutti molto bene che ormai la tecnologia ha accompagnato la nostra generazione dall’infanzia fino alla fase adolescenziale. Non è quindi poi così sorprendente che ad oggi la conseguenza sia proprio lo sviluppo di una dipendenza da social media quali Instagram, Tiktok, Facebook.
La maggior parte del tempo libero ormai non viene più sfruttato per fare una passeggiata all’aria aperta o per leggere un libro, ma si ha la tendenza a riempire i “momenti morti” con l’utilizzo di internet e dei social. Ormai le nostre vite ruotano intorno alle storie su Instagram e ai video su TikTok, su cui passiamo intere giornate.
Molto spesso mi capita di parlare dell’argomento con i miei coetanei, e mi sento di affermare che otto ragazzi su dieci non sarebbero disposti a restare senza telefono nemmeno mezza giornata.
La parte della popolazione coinvolta nella dipendenza da videogiochi è sicuramente ridotta rispetto a quella che riguarda l’uso dei social, ma i dati sono comunque preoccupanti. I ragazzi sono capaci di passare intere giornate a giocare al loro videogioco preferito, dimenticandosi completamente del mondo esterno alla loro cameretta. Il rischio in questo caso è quello di sviluppare dei gravi problemi nelle attività di gruppo e difficoltà per quanto riguarda la socializzazione, andare a lavoro o andare a scuola.
Nonostante tutto, la dipendenza che affligge la maggior parte degli adolescenti protagonisti dello studio risulta essere quella dal cibo. Questa dipendenza viene categorizzata come un vero e proprio disturbo alimentare, e riguarda in particolare il fatto di non sapersi controllare e non avere un’adeguata cultura sul cibo. Molto spesso i giovani tendono a preferire pasti molto calorici e poco sani come pizza, panini, dolci ecc... sono rari i casi in cui i ragazzi giovani preferiscono un bel piatto di verdure ad un panino già pronto.
Le conseguenze della dipendenza da cibo gravano in modo particolare sulla salute, portando a conseguenze quali obesità, problemi motori, diabete e molti altri.
Molto probabilmente le dipendenze che sono state elencate sono conseguenze strettamente legate alla pandemia.
La maggior parte della popolazione, e in modo particolare i ragazzi, per far trascorrere più velocemente il tempo durante il lockdown passava innumerevoli ore a chattare e a giocare online con i propri amici, in modo da sentirsi più vicini anche se in realtà eravamo tutti lontani.
Anche il cibo è stato un elemento che ha fatto da protagonista durante il periodo della quarantena: le persone avevano molto più tempo per cucinare e spesso si aveva la tendenza a mangiare anche quando non se ne sentiva il bisogno, principalmente per noia. Perciò, la routine di un adolescente medio nel periodo di quarantena era composta effettivamente dal cibo, dai social e dai videogiochi.
La soluzione migliore che si possa adottare in questi casi è quella di ridurre il più possibile l’uso spropositato dei videogiochi e dei social, ponendosi dei limiti e cercando di seguire un’alimentazione sana il più possibile. In queste piccole accortezze i genitori sono un elemento fondamentale soprattutto per i ragazzi più giovani, poiché hanno le facoltà per poterli indirizzare verso uno stile di vita migliore.