Sbarca anche in Comune la mozione del Partito Democratico sull'applicazione della legge 194 sull'interruzione di gravidanza. Dopo le polemiche in consiglio regionale, dove il centrodestra per una mozione analoga si era spaccato per via dei consiglieri di Fratelli d'Italia che si erano astenuti, la maggioranza sarà chiamata a una prova di forza anche a palazzo Tursi, dove il sindaco Marco Bucci amministra con i voti di Lega, Forza Italia, Lista Toti e Fdi.
La mozione era stata presentata dal Pd lo scorso 24 ottobre, ma solo nei giorni scorsi è stata calendarizzata e sarà presentata durante il prossimo consiglio comunale.
Il documento impegna sindaco e giunta “A sensibilizzare Regione Liguria sulla costante verifica della piena attuazione della Legge n. 194/78, in particolare rispetto alla presenza in tutti gli ospedali e nei centri accreditati di un numero sufficiente i medici non obiettori, anche vagliando la possibilità di emettere bandi per l’assunzione nelle medesime strutture di una quota minima di medici e personale sanitario non obiettori, come già accade nella Regione Lazio; a sollecitare gli enti preposti a inserire nell’ambito della Case di Comunità che presto sorgeranno sul nostro territorio anche ambulatori e personale medico-sanitario che possano contribuire alla garanzia della piena attuazione della Legge n. 194/78”.
LA SITUAZIONE IN LIGURIA:
Per quanto riguarda il ricorso all’aborto farmacologico la Liguria ha una delle percentuali più alte rispetto al resto d’Italia: 54,8% nel 2020.
In tutto il territorio regionale sono 64 i ginecologi non obiettori su un totale di 133.
Nello specifico sull’area dell’Asl 3 genovese nel 2020 sono oltre 1300 le IVG (interruzione volontaria di gravidanza) effettuate di cui 500 farmacologiche.
L’utilizzo della pillola dunque tende a salire se si considera che lo scorso anno solo al Villa Scassi, punto di riferimento per le IVG a Genova e in Liguria, sono state effettuate 580 IVG farmacologiche. L’ospedale di Sampierdarena ha il numero più elevato di IVG effettuate in tutta la Liguria, ci sono poi il San Martino e l’Evangelico di Castelletto. Il Gaslini e il Galliera invece non praticano aborti.