“Qui una volta ci arrivava il mare”.
Chissà quante volte lo hanno detto, mezzo secolo fa e oltre, gli anziani abitanti della zona tra piazza Sarzano e il Molo guardando la nuova strada che correva parallela alle mura cinquecentesche.
Un tempo, infatti, le onde del mare si infrangevano sugli scogli a cui si poggiavano le antiche mura della Marina.
Questa cinta muraria risale alla metà del XVIesimo secolo quando si decise di fortificare anche il tratto che andava dalla marina di Sarzano fino alla Porta del Molo, oggi chiamata erroneamente Porta Siberia, che in quegli anni si stava costruendo.
L’impegno economico coinvolse tutta la città, compreso il clero: sappiamo infatti che in una lettera del 18 settembre 1553 la Repubblica chiese a papa Giulio III che anche i preti pagassero la tassa per i finanziamenti della costruzione delle mura a Mare, la cui costruzione era iniziata nel 1536.
Il tratto di mura della Marina si andò quindi a unire alle mura delle Grazie che scendevano verso il Mandraccio per congiungersi alle oggi perdute mura della Malapaga.
Questo particolare “waterfront” rimase quasi invariato fino alla seconda metà dell’Ottocento: passeggiando per la strada si potevano ammirare, tra gli altri, gli arconi (oggi in parte interrati e corrispondenti all’ex Rodizio Brasileiro, e a una carrozzeria), lo scoglio Campana, da cui i ragazzini erano soliti tuffarsi e dove si dice siano approdati i genovesi prima di risalire la collina di Castello.
Ma la necessità di espandere il porto e la città stessa portò l’amministrazione dell’epoca a scegliere il riempimento a mare.
Così, nel 1865 iniziarono i lavori per la costruzione di quella che diventerà la Circonvallazione a mare: la marina di Sarzano venne coperta, così come lo scoglio Campana e sulla grande piazza si andarono costruendo diversi edifici tra cui la caserma dei Vigili del Fuoco, distrutta poi nel 1992 con un’esplosione controllata.
Nacque la passeggiata, che affiancava il tratto delle mura e collegava la zona della Marina con la Foce, una spettacolare terrazza vista mare in cui gli alberi ne scandivano la lunghezza. E qui passavano i tram che collegavano i capi della città, in quegli anni in fortissima espansione.
Sulla traccia della circonvallazione, di corso Saffi e della sua prosecuzione in direzione del ponente cittadino sorse anche la Sopraelevata. La controversa costruzione venne iniziata nel 1961, ma della sua storia ne parleremo più avanti.
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