Sanità - 15 marzo 2023, 18:27

Disturbi dell'alimentazione, in Liguria 1500 pazienti presi in carico in un anno

Il presidente della Regione Giovanni Toti e l'assessore alla Sanità Angelo Gratarola: "Si può guarire con percorsi assistenziali integrati. Colpiti soprattutto gli adolescenti, anche maschi"

Disturbi dell'alimentazione, in Liguria 1500 pazienti presi in carico in un anno

Sono circa 1.500 in Liguria i pazienti presi in carico nel 2022 dai servizi sanitari e sociosanitari degli Enti del servizio sanitario regionale per disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA), che possono colpire tutte le fasce d'età ma si manifestano per la gran parte dei casi nell’adolescenza. L'età di esordio si è abbassata e il disturbo è maggiormente diffuso nella popolazione femminile; rispetto a una decina di anni fa, anche la popolazione maschile ne è sempre più interessata. Gli ultimi dati disponibili ci dicono che, tra i 12 e i 17 anni, negli esordi, un caso su dieci riguarda un maschio. 
I dati sono resi noti in occasione della Giornata del Fiocchetto Lilla, per la lotta e la prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare e della nutrizione.
Quella dei disturbi alimentari è una patologia che non viene più sottovalutata dal sistema e questo è un primo importante risultato per affrontare un tema con elevati contorni sociali e psicologici – spiega il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti - Parlare di questa malattia, in una giornata così sentita e partecipata, è il primo modo per affrontarla. Sappiamo tutti che in questo campo la sanità sta scontando i problemi legati alla pandemia che ha impedito agli ospedali e ai presidi socio sanitari del territorio di lavorare come avrebbero voluto e potuto, insieme ad errori di programmazione che ci trasciniamo dal passato. Oggi vogliamo andare di fretta per recuperare il tempo che il Covid ci ha sottratto per l’individuazione delle professionalità che servono al sistema ma anche per trovare i percorsi più adatti di presa in carico dei soggetti più fragili fino ad arrivare alla soluzione del problema”.
Pochi mesi fa abbiamo approvato in Giunta la proposta di Piano biennale presentata da Alisa e vagliata dal ministero della Salute - commenta Angelo Gratarola, assessore alla Sanità di Regione Liguria - il cui obiettivo generale è la definizione di un percorso regionale uniforme di presa in carico delle persone con disturbi dell’alimentazione e nutrizione per garantire la continuità delle cure nelle diverse fasi del percorso assistenziale. I bisogni del paziente con disturbi della nutrizione e dell’alimentazione sono complessi e richiedono risposte nell’ambito di un sistema coordinato e fortemente individualizzato di cura, a elevata flessibilità e integrazione tra i diversi servizi e professionisti coinvolti. Certamente con la pandemia il fenomeno si è accentuato e colpisce oggi sia maschi sia femmine, in particolare nella fase delicata dell’adolescenza. Desidero esprimere la mia vicinanza a tutti coloro che soffrono di questo disturbo e alle loro famiglie, ricordando, ancora una volta, che dai disturbi alimentari si può guarire”.
Nel 2022 Alisa ha istituito un Tavolo regionale di consultazione permanente in materia di disturbi dell’alimentazione e della nutrizione che ha come obiettivo generale la promozione di sinergie tra i servizi sociosanitari, sanitari e socioassistenziali che prendono in carico le persone con disturbi della nutrizione e dell’alimentazione - sottolinea Viviana Mauro, direttore Struttura Complessa di Cure primarie Alisa - favorendo altresì una sempre migliore comunicazione tra tutti gli attori coinvolti, garantendo il monitoraggio del Piano biennale regionale”.
La persona che soffre di un disturbo alimentare difficilmente, per prima, fa emergere il proprio bisogno – sottolinea Pier Fabrizio Cerro, Responsabile del Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare e Adolescenza Asl2 e responsabile scientifico del Piano regionale – La maggior parte delle volte, infatti, se ne accorgono i genitori o, ancora più facilmente, i compagni di classe, gli amici o gli insegnanti. Per prima cosa bisogna conoscere il disturbo accorgersi di quello che sta accadendo. Per questo, attraverso il Progetto regionale biennale di contrasto ai disturbi dell'alimentazione, abbiamo previsto delle attività formative che prenderanno il via il prossimo 24 marzo e che coinvolgeranno sia gli addetti ai lavori sia gli operatori coinvolti a vario titolo del mondo scolastico, associativo e dello sport. L’obiettivo è quello di allargare la rete il più possibile, in modo che tutti possano essere ‘sentinelle’ e cogliere i primi sintomi della presenza del disturbo, sapendo a chi rivolgersi. È importante che un amico, un insegnante o un allenatore sappia che può avere il supporto di un esperto. Ogni persona necessita di un approccio diverso e individualizzato ma è importante che una persona vicina a chi soffre di disturbi alimentari abbia una rete a cui si può rivolgere per avere tutte le informazioni necessarie”. 
Presso il nostro centro – spiega Barbara Masini, responsabile della SSD Centro Disturbi Alimentari Asl3 - ci occupiamo di prevenzione, diagnosi e cura di anoressia nervosa, bulimia nervosa e alimentazione incontrollata per pazienti che abbiano compiuto il quattordicesimo anno di età. La nostra équipe multidisciplinare fornisce una diagnosi accurata e una presa in carico con psicoterapie individuali e di gruppo, controlli medici, visite nutrizionali ed educazione alimentare con l'ausilio, dove necessario, della terapia dei pasti assistiti. Nel 2022 – aggiunge Masini - abbiamo avuto 340 prime visite di cui 306 femmine e 34 maschi; sono state svolte 2.832 visite psicologiche, 1.008 visite internistiche, 431 visite nutrizionali e 3.211 visite di educazione alimentare con 934 pasti assistiti somministrati”. 

INIZIATIVE

Nell’ambito delle attività di sostegno alla genitorialità promosse da Orientamenti, il 28 marzo alle ore 18 si svolgerà il webinar rivolto a genitori e educatori dal titolo “La serenità non ha peso – come i genitori possono prevenire i disturbi alimentari, intercettarne i possibili segnali e intervenire in caso di necessità”. 
Il webinar sarà erogato dalla specialista Barbara Masini, Direttore S.S.D. Centro Disturbi Alimentari Asl3. 
Per informazioni:  www.orientamenti.regione.liguria.it

Si tratta di un evento su un tema importante, organizzato in collaborazione con Asl 3 – sottolinea l’assessore regionale alla Formazione Marco Scajolaricordando che Orientamenti è un supporto concreto alle famiglie, che trasferisce strumenti utili per individuare e gestire i momenti difficili che possono attraversare figli. I disturbi del comportamento alimentare rappresentano un problema diffuso tra gli adolescenti, sia femmine sia maschi, che ha avuto un incremento esponenziale dopo il lockdown. Riconoscere i segnali e gestire tempestivamente il problema è fondamentale, anche grazie a questo webinar continua la nostra azione formativa ed informativa su temi chiave per la crescita dei ragazzi”.

È prevista una diretta sulla pagina Facebook di Regione Liguria con lo specialista, un momento di confronto sul tema dei disturbi alimentari con la possibilità di fare domande sugli argomenti di interesse:
Lunedì 20 marzo alle ore 12: interverrà Pier Fabrizio Cerro, Direttore Centro regionale per i disturbi del comportamento alimentare e adolescenza di Pietra ligure (Sv), con la partecipazione di due pazienti, un ragazzo e una ragazza che racconteranno la loro esperienza.

Redazione

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