Sport - 14 marzo 2023, 11:43

777 Partners infila la sesta perla alla sua collana: l'Hertha Berlino entra nella famiglia "americana"

Rilevata la maggioranza delle quote del club tra i più antichi del calcio tedesco per un investimento da circa 100 milioni

Josh Wander, ceo di 777 Partners (al centro) insieme al presidente del club Kay Bernstein (a sinistra) e all'amministratore delegato Thomas E. Herrich (a destra) - foto herthabsc.com

Josh Wander, ceo di 777 Partners (al centro) insieme al presidente del club Kay Bernstein (a sinistra) e all'amministratore delegato Thomas E. Herrich (a destra) - foto herthabsc.com

Si espande sempre più la galassia calcistica marchiata 777 Partners. Dopo mesi di un corteggiamento fatto dal classico e necessario studio delle condizione del club, l'Hertha Berlino è ufficialmente una società del gruppo che, oltre al Genoa, comprende i francesi della Red Star, i brasiliani del Vasco da Gama, i belga dello Standard Liegi e gli australiani del Melbourne Victory.

La holding con sede a Miami, che possiede anche una piccola quota degli spagnoli del Sevilla, ha ufficialmente rilevato il 64,7% delle quote societarie del club nato nel 1892 e tra i fondatori della Deutscher Fussball Bund (la federazione calcistica tedesca), per un investimento complessivo che dovrebbe aggirarsi intorno ai 100 milioni di euro, ora al vaglio della stessa federazione che ne deve verificare il rispetto della regola del "50+1" che permette ai tifosi membri di un club di poterne detenere la maggioranza evitando che la società possa essere interamente acquistata da investitori esterni.

"Abbiamo potuto vedere di persona quanto l'Hertha significhi per le persone e quanta passione investano nel club - ha spiegato durante la conferenza stampa di presentazione dell'accordo il ceo di 777 Josh Wander, volato a Berlino dopo aver assistito domenica alla vittoria del Genoa sulla Ternana al Ferraris - Rispettiamo questo e vogliamo fare la nostra parte per assicurare al club di esprimersi al massimo delle sue potenzialità, sia dentro che fuori dal campo".

"Vogliamo ora ristrutturarci, tornare alle basi e lasciare alle spalle la megalomania degli anni recenti", ha aggiunto il presidente della "Vecchia Signora" del calcio tedesco, Kay Bernstein, dando seguito a un concetto sempre sottolineato da 777: quello della sostenibilità. L'obiettivo fissato dallo stesso Wander è infatti quello di "finanziare strutture a lungo termine e sostenibili", senza una vera e propria gerarchia all'interno della rete: "Vogliamo preservare l'indipendenza del club e la sua lunga storia, la sua eredità e la passione dei tifosi sono importanti. Siamo qui per aiutare tutti i club in modi diversi per renderli più di successo, ci sono molte possibili sinergie tra i club in cui abbiamo investito. Se siamo in grado di fornire competenze in determinate aree, siamo in grado di dare a ciascun club nuove possibilità, sia finanziarie che sostanziali".

Intanto il primario obbiettivo dei nuovi azionisti di maggioranza del club sarà, come fu peraltro al loro sbarco sotto la Lanterna, quello di contribuire a evitare la retrocessione, seppur con un mercato già chiuso. Lo storico club di Charlottenburg, i cui tifosi vantano un'amicizia con quelli della ormai nuova "consorella" genovese dimostrata anche da uno striscione esposto anni fa nella curva dell'Olympiastadion con lo slogan "Preziosi vattene", si trova infatti a una distanza molto ridotta dal terzultimo posto che significa, in Bundesliga, play out con la terza della Zweite Bundesliga per occupare un posto nel massimo campionato l'anno successivo.

Mattia Pastorino


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