Missione compiuta. A Wenkuni c’è acqua corrente, laddove prima non c’era. C’è un’acqua fresca, limpida e soprattutto copiosa, in grado di soddisfare tutte le necessità del villaggio. Wenkuni è una comunità che si trova nell’Africa Occidentale, precisamente nello stato del Burkina Faso.
Qui, negli anni passati, si è avvertita la necessità di costruire un pozzo e il progetto è stato reso possibile anche grazie alle generose donazioni che sono arrivate dalla popolazione di Pegli. Ad aiutare Wenkuni a trovare l’acqua, finanziando l’operazione di ricerca della falda, di scavo e di successiva costruzione dell’impianto è stata la parrocchia dei Santi Martino e Benedetto, in virtù dell’amicizia che lega il parroco don Fabrizio Liborio e don David Koudougou, la guida spirituale del villaggio africano.
Durante le feste natalizie, nella parrocchia pegliese - anche grazie ai vari gruppi, dagli scout all’Acr, passando per le catechiste, i giovani e gli adulti - sono stati raccolti quasi ottomila euro, che sono stati prontamente mandati in Africa. I primi due tentativi di ricerca della falda sono andati a vuoto, come ha riferito don David. Poi, grazie alle preghiere e al subentro di un’altra ditta, l’acqua è stata trovata, a cinquanta metri di profondità e con una portata di sette metri cubi, sufficiente a soddisfare tutto il bisogno di Wenkuni.
È stata collocata la pompa ed è stata realizzata una struttura in muratura a protezione del pozzo, il tutto con enorme gioia da parte della popolazione locale, che adesso potrà attingere la preziosa acqua e portarla nelle proprie case. Sul pozzo, a memoria di questo bellissimo ponte tra mondo di qua e mondo di là, ma anche dell’amicizia che, partendo da don Fabrizio e don David, è diventata l’amicizia tra due comunità, quella pegliese e quella di Wenkuni, sarà posta una targa, con il nome della parrocchia dei Santi Martino e Benedetto.
Lo scorso novembre, nel video in cui descriveva la situazione del villaggio e del paese in generale, don David raccontava che “in Burkina Faso, paese stretto tra il Mali, il Niger, la Costa d’Avorio, il Ghana, il Togo e il Benin, l’approvvigionamento dell’acqua è uno dei problemi principali, oltre alla ormai perenne instabilità politica e al fatto che quasi tutto il territorio sia sotto il rischio del terrorismo”. Un quadro difficilissimo, insomma, per chi è costretto a rimanere, spesso in villaggi dove l’acqua corrente non esiste e dove c’è la necessità di costruire pozzi per poter consentire alle persone di bere, di lavarsi, di cucinare.
‘Un pozzo per Wenkuni’ è un progetto che si è posto l’obiettivo di realizzare un pozzo d’acqua per un villaggio della parrocchia di Tenkodogo, nell’omonima diocesi, “perché sono tanti a trovarsi nel bisogno. Il pozzo d’acqua disseterà circa settecento o più persone”. La realizzazione del pozzo ha previsto la costruzione di una sovrastruttura di manutenzione con un canale di evacuazione dell’acqua, dove possono abbeverarsi gli animali. Si potrà anche sviluppare un progetto di giardinaggio intorno al pozzo. La generosità dei pegliesi, ancora una volta, è un fatto concreto: chiara e limpida, come l’acqua che finalmente sgorga a Wenkuni.