È scontro sul futuro dei voltini di via Buranello a Sampierdarena, i cui lavori finanziari con fondi del Pnrr per 3,6 milioni di euro, dovrebbero terminare entro dicembre 2025. Una prima fase progettuale è stata presentata questa mattina dall'assessore al commercio Paola Bordilli durante una commissione dedicata al restyling della via, ma le parole dell'assessore in assenza di un progetto definitivo non hanno convinto l'opposizione che ha attaccato duramente Bordilli per le mancate risposte sul numero dei voltini oggetto della riqualificazione e sulla tipologia di attività che vi apriranno.
Andando con ordine, l'assessore, supportata dalla responsabile del procedimento Emanuela Torti e dai tecnici di Rfi ha parlato del futuro della zona che vedrà nascere una serie di attività commerciali, ma anche spazi per mostre e installazioni di opere tra i voltini e le nicchie presenti lungo la via. Il progetto prevede, tra le novità, l'eliminazione delle postazioni Amiu nel lato mare di via Buranello sostituite da parcheggi e dagli ecopunti accessibili con la tessera, analoghi a quelli già in uso in centro storico. Tra le possibili novità un punto di stoccaggio e ricarica per le bici elettriche all'altezza delle nicchie in piazza Barabino e via Vittorio Veneto e il posizionamento di alcuni totem con infopoint sul quartiere.
Il numero di attività che apriranno, come ha spiegato Bordilli saranno minimo 22 massimo 26. “Lo scopo è quello di portare vitalità che il commercio inevitabilmente crea sul territorio. Ci sono verifiche in corso sugli ultimi voltini. - ha chiarito l'assessore – Per quanto riguarda i voltini più vicini al Centro Civico Buranello la nostra idea è che possano essere destinate alle attività socioculturali. Nella parte legata a piazza Vittorio Veneto abbiamo pensato di lavorare per un inserimento di funzioni commerciali, artigianali e di servizio. La nostra volontà è quella di garantire l'insediamento di realtà imprenditoriali”.
I voltini si trovano sotto la ferrovia, per questo Rfi ha chiarito che sarà necessario poter accedere per le verifiche annuali e sessennali. “Sono due i requisiti principali richiesti – ha spiegato Bordilli – su cui abbiamo lavorato per soluzioni fattibili e condivisibili: il requisito legato alla visitabilità, perché Ferrovie deve poter effettuare le verifiche; l'altro requisito è quello legato all'acustica perché si tratta di voltini dove sopra passa il treno. Su questo dobbiamo ragionare in maniera puntuale”. Un altro punto da chiarire è legato alla parte fognaria. Ovviamente nei voltini in cui non sarà possibile portare il collegamento con la rete non potranno insediarsi attività legate alle somministrazioni di cibo e bevande.
Un esempio di come verrà il progetto una volta portato a termine è sotto gli occhi di tutti e si chiama Centro Civico Buranello, riqualificato circa vent'anni fa che comprende una biblioteca, una palestra, un auditorium e spazi dedicati a eventi. Gli spazi limitrofi saranno restaurati e messi a disposizione del Centro Civico.
Le critiche, dicevamo, sono però arrivate per la mancanza di certezze su quali saranno le attività presenti. Su questo tema l'assessore è stata sollecitata dalla minoranza, in particolare dalla consigliera del Partito Democratico Monica Russo. “Questo lo chiamate progetto di rigenerazione? È offensivo essere venuti qui e non aver visto neanche un rendering”, ha attaccato la consigliera.
La maggioranza compatta ha difeso il lavoro dell'assessorato. “Non comprendo le critiche, qui siamo di fronte a una svolta epocale per via Buranello”, ha commentato il consigliere di Forza Italia Paolo Aimè.
Soddisfatto Rodolfo Bracco, presidente del Civ di Sampierdarena. “Il primo progetto non prendeva in considerazione l'utilizzo dei voltini per il commercio, poi siamo riusciti a dare l'input affinché il progetto cambiasse direzione. - ha commentato – Ora è previsto maggiore volume a favore del commercio, delle attività artigianali e delle associazioni del territorio. Il commercio porta reddito ed è un presidio. Siamo soddisfatti anche perché i negozi che già occupavano i voltini potranno usufruire di un rinnovo del contratto”.
Anche il presidente del Municipio Michele Colnaghi ha confermato di aver chiesto che la precedenza venisse data alle attività commerciali. “Credo che il il progetto debba essere mirato a portare attività sane, non come successo in passato”, ha commentato. Da più parti è arrivata la richiesta di evitare aperture di attività considerate non legate alla realtà e al tessuto sociale. “Abbiamo bisogno di altri kebabbari o banchi di frutta e verdura?”, ha chiesto un consigliere municipale. Tra le richieste anche la possibilità di dedicare parte degli spazi alle attività legate all'artigianato e alle arti, e che, sullo stile del bonus Carruggi in centro storico, venga valutata la possibilità di affittare i voltini a un prezzo calmierato.