E’ entrata in vigore oggi, mercoledì 1 marzo, la nuova ordinanza anti smog del Comune di Genova, un provvedimento che mira a ridurre l’inquinamento atmosferico secondo la normativa vigente e che avrà benefici a cascata sulla tutela della salute pubblica.
L’ordinanza, nel corso delle ultime settimane, è stata al centro di un acceso dibattito che ha generato diverse modifiche alla prima stesura e che ha, inevitabilmente, avuto ripercussioni sul mercato delle auto, in particolar modo sull’usato.
“Come vendita - racconta Saverio Dicarlo di Piave Motori - tendenzialmente tutto è rimasto abbastanza standard. Abbiamo avuto qualche cliente, anche un po’ più in là con l’età, che si è avvicinato preoccupato dal blocco ma da qui a dire che ci sono state molte più vendite, no”.
L’ordinanza comunale sta dando un’accelerata dal punto di vista dell’acquisto di auto elettriche, complice anche la presenza di un ecoincentivo statale. Proprio Dicarlo prosegue: “Chi acquista auto elettriche ha incentivi sia a livello comunale. Grazie anche a questa ordinanza, sia a livello statale dove è ancora possibile accedere al bonus rottamazione per auto ibride ed elettriche. C’è un forte cambiamento nel mercato e si vede uno spiraglio di luce rispetto allo scorso anno”.
Chi sceglie di acquistare un’auto nuova deve però fare i conti con i tempi di attesa che si aggirano tra i sei e i dieci mesi.
La scelta tra il motore endotermico, il classico, e il motore ibrido o elettrico però è delicata. “Il consiglio - conclude Dicarlo - va in base alle esigenze del cliente e all’utilizzo che fa della vettura. Questo è fondamentale; ogni cliente ha una sua esigenza l’auto, elettrica o endotermica, deve essere calzata al cliente stesso. Un cliente che fa poca strada, abitualmente magari un percorso anche autostradale ma di 30-40 km al giorno potrebbe andare su una vettura elettrica senza problemi, carica a casa o sul posto di lavoro e ha sempre l’auto disponibile.
A un agente di commercio che fa circa 30mila-40mila chilometri all’anno consiglierei ancora un diesel”.
Un cambiamento più sostanziale invece è quello avvertito da Matteo Vinelli, di Spazio Genova: “C’è una maggior consapevolezza sul fatto di avere la necessità di possedere un veicolo che garantisca una mobilità sicura e soprattutto meno inquinante. Questo ha fatto si che ci sia stato un innalzamento della richiesta da parte dei genovesi, sia per l’ordinanza che per l’ecobonus statale che sono andati di pari passo.
Con l’inizio del 2023 abbiamo notato una forte richiesta di veicoli ibridi, mid hybrid ed elettrici. Scegliere una nuova motorizzazione non è facile, cerchiamo di fare diverse domande al cliente per capire quale utilizzo fa dell’auto e quindi che esigenze ha per il nuovo veicolo. Cerchiamo di orientarlo su quello che potrebbe soddisfare al meglio le sue necessità.
Se un cliente mi dice ‘faccio tutti i giorni avanti e indietro tra Torino e Milano’ magari non consiglierei un veicolo full electric perché troppo vincolante a livello di autonomia. Sono poi dell’idea che i cambi vadano fatti in maniera graduale. Se arriva un cliente che ha un’auto diesel di 15 anni, farlo passare sul full electric sarebbe un bel salto, meglio una via di mezzo. Riassumendo, si parte sempre dall’esigenza del cliente per aiutarlo nella scelta già corretta”.
I tempi di attesa sembrano però spaventare i clienti tanto che sono diverse le opzioni proposte dai concessionari, come spiega ancora Vinelli: “Per quanto riguarda il nuovo, ovvero scelgo l’auto come voglio a livello di colore, allestimento e motorizzazione, abbiamo tempi di attesa che vanno dai 5 agli 8 mesi in base al modello che si sceglie. Ci sono però le vetture in pronta consegna che sono auto già realizzate e che si valutano nel momento in cui il cliente è deciso a procedere all’acquisto. In quel caso l’auto arriva in 20 giorni, un mese al massimo”.
Il mercato dell’usato, invece, ha subito una notevole spinta: “La mancanza del nuovo ha determinato un innalzamento del listino prezzi dell’usato che in questo momento è abbastanza caro per via della disponibilità immediata. Si può tranquillamente valutare e spesso ci sono veicoli usati molto allettanti dal punto di vista delle condizioni e dal punto di vita del costo, però spesso c’è poca differenza tra un’auto in pronta consegna nuova e un’auto usata perché appunto si paga il fatto di averla subito”.
“Sicuramente qualche cliente è entrato a chiedere informazioni per sostituire la vettura. - commenta Roberto De Martino, titolare del concessionario multimarche De Martino di piazza Brignole – Buona parte dei clienti cercano un'auto utile per bypassare l'emergenza, non tutti hanno la possibilità di acquistare un'auto nuova”.
Il ricorso all'usato non significa per forza risparmiare. I lunghi tempi di attesa per la consegna di auto nuove ha fatto alzare i prezzi di quelle di seconda mano. A questo va aggiunto che gli incentivi regionali e delle case automobilistiche riguardano l'acquisto di auto nuove. Gli incentivi regionali coprono infatti il 40 per cento della spesa per un massimo di 6mila euro, iva e accessori esclusi. Non sono invece stati rinnovati gli incentivi statali, esauriti nei primi mesi del 2023.
“Oggi – conclude De Martino – l'usato può convenire se si ha bisogno di un'auto in tempi brevi, altrimenti, se si possono attendere quattro, cinque mesi, con gli attuali incentivi conviene un nuovo. Tuttavia ci sono clienti che devono sostituire auto di oltre vent'anni che cercano qualcosa di molto più economico”.
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