Politica - 14 febbraio 2023, 16:45

Parco Portofino, scontro in Regione sulla sospensione delle aree contigue

Piana: “Sospensione necessaria”, Garibaldi: “La peste suina non può essere la motivazione”

Parco Portofino, scontro in Regione sulla sospensione delle aree contigue

Oggi in consiglio regionale si è tornati a discutere sul Parco di Portofino e la decisione della Giunta Toti di sospendere le aree contigue per permettere gli abbattimenti di cinghiali anche in questa area.

Secondo il vicepresidente con delega ai Parchi Alessandro Piana si tratta di una misura necessaria per contrastare la diffusione delle peste suina africana.

“La sospensione dell’efficacia della classificazione di area contigua del Parco di Portofino con deliberazione della Giunta Regionale n.1348/2022 risponde all’esigenza prioritaria di ottemperare agli obiettivi di riduzione della popolazione di cinghiali fissati dal Piano nazionale di sorveglianza per la peste suina africana (PSA) e dal PRIU (Piano regionale di interventi urgenti per la gestione, il controllo e l’eradicazione della peste suina africana nei suini da allevamento e nella specie cinghiale). Non si può con una mano lamentarsi della presenza di ungulati e con l’altra non consentire il prelievo venatorio del cinghiale dove è richiesto. E non si tratta di un regalo ai cacciatori. 

Questo areale, sito nella zona soggetta a restrizioni I (Area di sorveglianza), è caratterizzato da una rilevante concentrazione di cinghiali che si spingono sino alle limitrofe aree urbane, tanto da ricevere richieste quotidiane, da Sindaci, Cittadini, Forze di Polizia e Associazioni di categoria, di interventi di controllo a tutela della pubblica incolumità e delle attività agrosilvopastorali - prosegue Piana - Nelle aree contigue ai Parchi, ricordo che l’attività venatoria è consentita in tutte le forme e su qualunque specie cacciabile, ai soli cacciatori residenti nei Comuni in cui il territorio è interessato (Camogli, Portofino, e Santa Margherita Ligure). 

Una limitazione che renderebbe irrisorio il prelievo per il progressivo calo del numero di cacciatori e per le braccate e girate ridotte all’interno dell’area contigua oltre alle complicazioni della PSA. Le locali squadre, ormai composte in buona parte da cacciatori non residenti nei Comuni del Parco e delle aree contigue, si vedevano costrette ad operare solo in territori esterni alle aree contigue senza garantire appieno la continuità e la massima efficacia degli interventi. In più, questo areale non rappresenta un particolare pregio faunistico e non riveste un significativo interesse venatorio (non vi è presenza di lepre, nessuna unità di gestione per la caccia di selezione del capriolo o del daino, non vi vengono fatte immissioni di fauna stanziale come starne, fagiani o pernici rosse). 

Dobbiamo tenere alta la guardia - conclude Piana - siamo nella fase del depopolamento, proseguono gli incessanti incontri con tutti i soggetti coinvolti, così come continuano e si rafforzano le istanze mirate a Roma per avere risorse e mezzi che ci permettano di eradicare la peste suina africana e le relative criticità sanitarie che si riflettono inevitabilmente sull’attività venatoria. Nei prossimi giorni mi recherò personalmente dal Ministro Lollobrigida. Il monitoraggio dei risultati delle attività che stiamo portando avanti consentirà di valutarne l’efficacia e conseguentemente predisporre eventuali correttivi dando piena disponibilità ad un tavolo di confronto”. 

Critico sulla decisione il Partito Democratico che reputa ingiustificata la decisione di sospendere le aree contigue. 

“La scelta della giunta regionale di cancellare le aree contigue del Parco di Portofino come strada per risolvere l’emergenza della Peste suina non è una soluzione. Se così fosse la Giunta smentirebbe se stessa e il lavoro che ha fatto in passato per l’eradicazione dei cinghiali, ammettendone l’inefficacia.  

Un piano che invece viene presentato come attuale e funzionale. Per cui è ancora più incomprensibile la scelta di cancellare le aree contigue a causa della presenza dei cinghiali. Mi sembra invece più un’occasione per dare un segnale politico contro i parchi, che la reale ricerca di una soluzione. Il territorio ha bisogno di altro”, così il capogruppo del Partito Democratico Articolo Uno Luca Garibaldi dopo la risposta in aula alla sua interrogazione sull’abolizione delle aree contigue del Parco regionale di Portofino.

Redazione


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