“L’affidamento in Liguria dell’elisoccorso ai privati continua a gridare vendetta. Al netto dello scempio di aver sottratto al corpo competente, formato e specializzato dei VVF un servizio per il quale lo stesso era ed è equipaggiato, non si capisce con quale criterio concorrenziale la Giunta della passata legislatura abbia optato per il privato (Airgreen), che alla conta finale è risultato molto più costoso del pubblico: 3,5 milioni di euro l’anno (e solo per il Ponente ligure con base ad Albenga) contro i 2 milioni dei VVF. Altri fondi pubblici saranno poi presto destinati all’annunciato terzo polo, quello di Sarzana, che Regione intende affidare ancora una volta al privato, lo stesso che opera da Albenga. A non tornare, poi, è anche la disparità di trattamento: mentre al privato è stato garantito un appalto della durata di 7 anni più 2 di rinnovo, con il Corpo nazionale dei VVF è stato siglato un accordo di rinnovo per soli 18 mesi. Interrogato, l’assessore competente ha ripercorso l’iter seguito nella passata legislatura senza però spiegare la ratio alla base di un esborso maggiore”. Così, il consigliere regionale del M5S Paolo Ugolini a margine dell’interrogazione sull’elisoccorso discussa oggi in Aula.
Sulla questione interviene anche il portavoce municipale Stefano Giordano, che commenta: “L'elisoccorso pubblico è un baluardo a livello nazionale, in una sinergia che nasce in tempi lontani. È accettabile che lo si costringa nelle maglie del profitto e della quantità dei voli? No. Quando la politica fa scelte importanti come quella dell’affidamento dell’elisoccorso, vitale per salvare vite in condizioni a volte anche estreme, dovrebbe ragionare sia secondo competenza e professionalità (e il nucleo elicotteristi dei VVF, unico a livello europeo, non è certo seconda ad Airgreen), che convenienza (confrontando le cifre, il pubblico costa quasi la metà del privato). L’amministrazione Toti, tuttavia, ha sempre lavorato nel solco della privatizzazione della sanità e questi sono i risultati. Siamo sicuri che il sacrificio del servizio pubblico sia un bene? No, anzi crediamo che porterà a ulteriori costi esorbitanti”.
I portavoce infine criticano la scelta di attivare un terzo polo a Sarzana, ritenendola “una scelta puramente politica, che non risponde ad alcuna strategia territoriale e dunque è inutile e anti-strategica". Ricordiamo infatti che a soli 5 minuti di volo da Sarzana c’è l’aeroporto di Massa-Cinquale, dove esiste già l’elisoccorso (anche questo privato e denominato “Pegaso”): vero che è in Toscana, ma può comunque intervenire in Liguria come è già successo in passato ogni qualvolta è stato necessario dal punto di vista delle tempistiche. Se proprio vogliamo ragionare di un terzo polo, meglio sarebbe metterlo sul levante genovese, magari a Sestri Levante”.