Lo avevano promesso nei giorni successivi al suo ricovero al ‘Gaslini’ e oggi l’incontro è avvenuto. La società Inter è sempre stata vicina a Ryan, il piccolo di Ventimiglia che dal 19 dicembre scorso sta lottando a causa delle gravi ferite riportate e per le quali al momento non si conoscono le cause.
Le note vicende hanno riempito le pagine dei giornali e le trasmissioni televisive ma, con alcuni striscioni allo stadio e con le dichiarazioni del difensore nerazzurro Acerbi, più volte la società ha fatto sentire la sua vicinanza a Ryan, tifosissimo interista. E, questa mattina, si è coronato il suo sogno, ovvero di incontrare un esponente della società. Ed è stato praticamente il vertice della stessa, se si esclude il presidente Zhang. In ospedale, infatti, è andato il Direttore Generale, Beppe Marotta, in città per la partita di questa sera al ‘Ferraris’ contro la sua ex Sampdoria.
Marotta ha confermato il piacere della sua visita: “Lo dico a nome di tutto il calcio e non solo dell’Inter. Ho trovato un bimbo con tanta vitalità e ci auguriamo che torni ad essere felice. Ho parlato con i medici e penso che si trovi nella struttura adeguata per lui”.
Marotta ha portato alcuni doni a Ryan: “Il kit dell’Inter e dell’abbigliamento che sono il simbolo del calcio. Un aspetto ludico che ai bambini piace molto, ma è un solo un piccolo gesto. La cosa più bella è che i medici ci hanno confermato che è in fase di miglioramento e, quindi, lo aspettiamo a San Siro”.
La soddisfazione dell’avvocato Maria Gioffrè, legale di Simone Costanza: “Siamo grati all’Inter come club, ma soprattutto al Direttore Marotta e all’ufficio stampa”. Ryan come sta? “Sta meglio e continua a fare dei miglioramenti. Se tutto andrà bene verso il 20 marzo potrà essere dimesso”. La solidarietà è arrivata anche dal Festival di Sanremo, in particolare da Mr. Rain: “Siamo grati a lui e anche all’Inter per il fatto che ha già confermato che Ryan potrà anche entrare negli spogliatoi quando potrà”. Sul piano giudiziario? “Dobbiamo attendere l’incidente probatorio perché, fino a quando il bimbo è a Genova non faremo istanza. Le indagini proseguono e, su quanto fa la Procura non posso commentare ma siamo fiduciosi”.