Genova fa rete per promuovere, fare conoscere e sostenere l’istituto dell’Affido familiare. Oggi a Palazzo Tursi l’assessore alle Politiche sociali Lorenza Rosso ha sottoscritto il protocollo d’intesa tra il Comune di Genova, la Rete delle associazioni di affido familiare (Coordinamento Affidamento.net, Alpim, Auser, Batya, Comunità Papa Giovanni XXIII, Famiglie per l’accoglienza, Gefyra Il Ponte dei Bambini) e Asl 3 genovese per la promozione, la sensibilizzazione e il sostegno dell’affido familiare. Presenti alla sottoscrizione, il direttore sociosanitario di Asl 3 genovese Lorenzo Sampietro e il Garante per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza Francesco Mazza Galanti.
«A Genova – spiega l’assessore Rosso - i bambini in affido familiare sono oltre 200, ma vogliamo promuovere questo istituto importantissimo per lo sviluppo sano e la crescita serena dei bambini, le cui famiglie si trovano in un temporaneo momento di difficoltà. Abbiamo fatto un lungo lavoro con la rete delle associazioni, Asl 3 e in particolare il Centro Affido familiare, con il Tribunale dei minori per mettere a sistema tutte le competenze e allargare la cultura dell’affido partendo dalla sua promozione fino alla formazione delle famiglie aspiranti affidatarie e il loro accompagnamento nel percorso di affido. Il protocollo servirà anche ad ampliare la platea di sensibilizzazione, rendendo protagoniste le famiglie affidatarie per raccontare il proprio impegno e la propria esperienza, collaborando con il mondo della scuola e dell’università. Abbiamo anche realizzato un depliant informativo con tutte le informazioni per gli aspiranti affidatari e per divulgare l’esistenza di questo fondamentale istituto».
«Con il rinnovo del Protocollo, le associazioni, il Comune e Asl 3 ribadiscono chiaramente di credere nell’affido, forti della lunga esperienza che ne ha dimostrato l’efficacia, soprattutto quando viene attivato con la necessaria tempestività – dichiara Antonio Capani, portavoce del coordinamento Affidamento.net – nelle prossime settimane organizzeremo alcune iniziative in vista del 4 maggio, Giornata nazionale dell’affido».
Tra gli obiettivi dei sottoscrittori del protocollo: la promozione e la sensibilizzazione all’affido, l’informazione e la formazione delle famiglie, l’accompagnamento degli affidatari nel percorso di approfondimento con Comune e Asl e le associazioni coinvolte, il consolidamento delle procedure di lavoro in rete con le associazioni anche per la segnalazione di coppie disponibili e quindi la loro formazione e successiva frequentazione dei gruppi delle famiglie, la progettazione e l’avvio di percorsi di sostegno all’autonomia dei giovani che escono dal progetto di affidamento, incontri di aggiornamento. Inoltre, è prevista anche la redazione di un documento di programmazione annuale con gli obbiettivi dell’anno e le attività previste.
Con il Centro Affido, il servizio socio-sanitario di Asl 3 integrato con i servizi sociali del Comune di Genova, e la rete di associazioni che hanno sottoscritto il Protocollo, saranno organizzati eventi mirati alla sensibilizzazione il prossimo 4 maggio in occasione dei 40 anni della Legge 184.
Cos’è l’affido familiare. È l’istituto giuridico (regolato dalla Legge 184 del 4 maggio 1983 “Diritto del minore ad una famiglia”) mirato a tutelare i bambini, le cui famiglie di origine sono in situazione di temporanea vulnerabilità e fragilità tale per cui, in un determinato momento della vita dei figli, faticano a svolgere in modo corretto, protettivo e tutelante, la funzione genitoriale.
Il minore viene accolto in un’altra famiglia per un periodo di tempo necessario per consentire ai suoi genitori di superare le difficoltà. Le famiglie affidatarie offrono uno spazio e un tempo familiare ai bambini ma, nello stesso tempo, mantengono rapporti con le famiglie di origine per aiutarsi e sostenersi a vicenda.
A Genova il sistema di tutela dei diritti dei bambini è costituito da un’ampia rete di soggetti, istituzionali e del privato sociale, che realizzano interventi e servizi orientati a rispondere ai bisogni di protezione, sviluppo e benessere dei minori. Il lavoro di promozione dei diritti dell’infanzia costituisce impegno quotidiano e costante degli operatori sociali e di tutta la rete di soggetti impegnati nel rispondere ai bisogni dei più piccoli.
La Legge sull’affidamento familiare si basa fondamentalmente su un processo di aiuto a carattere preventivo. Nella gestione delle iniziative di promozione accanto a iniziative comuni in cui rendere visibile la co-progettazione e la promozione condivisa, il valore aggiunto di un sistema di interrelazione tra pubblico e privato è rappresentato dalle occasioni di diffusione della cultura dell’affido: le famiglie affidatarie e le associazioni sono i principali testimonial di questa cultura dell’accoglienza. Le associazioni possono personalizzare la promozione, utilizzando momenti e strumenti più informali, che hanno la capacità di rendere accessibile l’avvicinarsi all’affido, mostrandolo come un percorso, un processo di avvicinamento di conoscenza e di sostegno alle famiglie di origine e ai bambini.