Sembra passata almeno una stagione dalla gara di andata, almeno per come Genoa e Pisa (ore 16.15, arbitro Volpi di Arezzo) arrivano ad affrontarsi in questa sfida nella terza giornata di ritorno che al Ferraris manca da 32 anni.
Come lo scorso agosto fu per l'Arena Garibaldi c'è da attendersi quasi il tutto esaurito sugli spalti per festeggiare il gemellaggio tra le due tifoserie, in campo invece è lecito aspettarsi ben altro spettacolo rispetto ad allora. Innanzitutto per la situazione dell'avversario, decisamente rilanciato dal ritorno in panchina di Luca D'Angelo e con una classifica ben diversa nonostante una leggera flessione post pausa natalizia, ma anche per un Grifone sbocciato sotto la nuova gestione tecnica e sulla cresta dell'onda, in un "momento positivo, di fiducia ed entusiasmo" che mister Gilardino è i suoi sanno di dover "cavalcare con tutte le nostre forze davanti al nostro pubblico".
Consapevolezza è quindi il primo "mantra", accresciuta senza dubbio dalle ultime pesanti vittorie in termini di classifica, il secondo è la duttilità. Quella caratteristica lodata ancora alla vigilia dal tecnico biellese che non scopre le carte sul modulo ma parla ancora di idee e interpretazione: "Le scelte vanno dietro ai concetti e i principi che diamo col lavoro in settimana e che dobbiamo portare in campo: nei duelli, quando abbiamo la palla, quando dovremo difenderci ma soprattutto quando saremo nell'ultima trequarti di campo - ha ribadito Gilardino - La volontà è di avere una squadra flessibile sia sui modelli tattici che negli interpreti, avere caratteristiche diverse da partita a partita e ho una rosa ampia con giocatori di qualità e duttili".
Rischioso cercare di prevedere il modulo dei rossoblù, quel che è però certo è il rientro di Bani dalla squalifica dove invece è entrato Sabelli che farà posto a Hefti per una maglia da titolare che si giocano Badelj e Strootman in cabina di regia come Coda e Puscas (entrambi in ottima forma) davanti, anche se non è da escludere l'uso contemporaneo dall'inizio. In quel caso almeno uno tra Gudmundsson e Aramu partirebbe da fuori. In panchina siederà l'ultimo arrivato Dragus, mentre ieri al Pio-Signorini si è rivisto in campo il match winner dell'andata, Ekuban.
I nerazzurri invece, reduci da una striscia esterna positiva di ben nove gare e forti di quell'alchimia giusta ritrovata col rientro in panchina del tecnico che l'anno scorso li portò a sfiorare la Serie A, potranno contare sul rientro di Barba dietro e di Nagy in mezzo. Indisponibile il solo Torregrossa davanti, che potrebbe così lasciar spazio all'ex bresciano Moreo.
PROBABILI FORMAZIONI
Genoa (3-5-2): Martinez; Vogliacco, Bani, Dragusin; Hefti, Frendrup, Strootman, Gudmundsson, Criscito; Aramu, Coda. Allenatore: A. Gilardino
Pisa (4-3-1-2): Nicolas; Calabresi, Hermannsson, Barba, Beruatto; Touré, Nagy, Marin; Morutan; Gliozzi, Moreo. Allenatore: L. D'Angelo