Oggi è stato ricordato Guido Rossa, il sindacalista ucciso dalle Brigate Rosse il 24 gennaio 1979. Le celebrazioni in memoria dell'operaio questa mattina all’ex Ilva di Cornigliano hanno visto la partecipazione dei sindacati e delle istituzioni. Presenti anche gli studenti dell’Istituto Tecnico Gastaldi Abba di Sampierdarena e del Liceo Pertini di Genova.
La senatrice Liliana Segre ha inviato un'accorata lettera che è stata letta durante la manifestazione: "Ricordare il barbaro omicidio di Guido Rossa 44 anni dopo quel 24 gennaio 1979 è un dovere per noi tutti, per le lavoratrici e i lavoratori di Genova certo, ma direi per il Paese intero. Con l’omicidio infatti di un operaio, di un uomo del sindacato e del Partito comunista il terrorismo delle Brigate Rosse compiva un tragico salto di qualità. Non si colpivano più solo gli avversari sociali, ma la stessa classe operaia colpevole di preteso moderatismo sociale e politico. E però anche il movimento operaio e democratico fu in quell’occasione capace di un salto di qualità. Genova reagì. Reagirono lavoratrici e lavoratori, ma la società tutta, il sindacato, i partiti, il tessuto civile nel suo complesso."
E prosegue, ricordando l'importanza della memoria civile del Paese: "Nell’anniversario del suo sacrificio rendo quindi omaggio alla memoria di Guido Rossa. Il suo esempio, il suo coraggio nel denunciare le forme di connivenza che favorivano il terrorismo, rimane ancora oggi una prova di impegno civile e di sensibilità democratica più che mai attuale. Saluto quindi con vero piacere tutte e tutti i partecipanti alla commemorazione. Il fatto che essa avvenga a ridosso del Giorno della Memoria 2023 non fa che rafforzare una convinzione che vorrei condividere con voi tutti: la memoria è un bene prezioso, qualcosa che va coltivato e diffuso, perché la nostra società possa essere ogni giorno di più libera dalla violenza e dal bisogno."
Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti durante la cerimonia le fa eco: “Le grandi democrazie si reggono sulle leggi, ma soprattutto sugli esempi. Questa città ne ha molti, a partire dal Risorgimento, fino a quelli eroici degli anni di piombo, una stagione che ha contato oltre 350 vittime della violenza terroristica. Credo che l’esempio di Guido Rossa abbia qualcosa in più perché la sua uccisione rappresentò la prima lampante dimostrazione del fatto che con le pistole e la violenza non si sarebbe cambiato questo paese né difeso il diritto del lavoro. Quel momento ha rappresentato il punto di svolta a metà di quel lungo periodo, che va dalla strage di Piazza Fontana a quella di Bologna, in cui tante persone sono cadute sotto il piombo dei terroristi. I funerali in Piazza De Ferrari hanno segnato uno spartiacque all’interno di quel tragico periodo italiano, toccando l’apice della violenza terrorista ma anche l’inizio della sua fine”.
“Ricordare Guido Rossa qui oggi fa bene a tutti – ha aggiunto il presidente Toti -. Gli esempi hanno un’altra peculiarità, quella di essere condivisi. Non sono memoria e valore solo di qualcuno, ma di tutti. La presenza oggi di tante istituzioni, del mondo sindacale e del lavoro lo dimostra. In questi capannoni si è costruito un pezzo di storia dell’Italia, di cui siamo tutti quanti orgogliosi. Ricordare chi si è sacrificato per questo Paese, come ha fatto Guido Rossa, è il modo migliore per ricordare chi siamo e chi ha lottato per essere dove siamo, ma anche per costruire un pezzo del nostro futuro. Grazie per questa giornata e per la memoria che custodite”.
"Oggi si sono svolte le commemorazioni di Guido Rossa nello stabilimento dove lavorava e nel luogo dove è stato ucciso" - ha aggiunto il sindaco Marco Bucci a margine della Congresso di Legacoop Liguria -. Guido Rossa è un eroe, è
una persona che ha saputo dimostrare che gli ideali e i valori sono più importanti di tutto, e che ha saputo controbattere quella che era un’escalation di violenza che poi è stata sconfitta negli anni dopo dalle nostre forze dell’ordine e dalla società civile italiana.
Un esempio per i giovani e per noi, per affrontare, rimboccandoci le maniche, le sfide che abbiamo per rendere Genova una città internazionale, per risolvere i problemi che ci sono oggi e di cui non abbiamo più bisogno. Abbiamo bisogno di soluzioni, di futuro per la nostra città".