Politica - 23 gennaio 2023, 14:48

L'Ecuador apre al voto telematico per elezioni e referendum, potranno votare anche i residenti a Genova

Ne abbiamo parlato con il Console dell'Ecuador a Genova Gustavo Palacio Urrutia nell'ambito della rubrica de La Voce di Genova 'Nuovi Genovesi'

Il Console dell'Ecuador a Genova Gustavo Palacio Urrutia

Il Console dell'Ecuador a Genova Gustavo Palacio Urrutia

Per la prima volta l'Ecuador apre al voto telematico per i cittadini che vivono all'estero che potranno partecipare alle elezioni politiche del prossimo 5 febbraio. In Italia la possibilità è concessa agli ecuadoriani che vivono a Roma e a Genova, che potranno votare a distanza. Un impegno da parte del governo che chiama alla partecipazione al voto non solo per le elezioni, ma anche per il referendum con otto quesiti che porterà i cittadini a pronunciarsi su otto quesiti molto importanti su vari temi, tra cui giustizia e Costituzione.

Ne abbiamo parlato con il Console dell'Ecuador a Genova Gustavo Palacio Urrutia nell'ambito della rubrica de La Voce di Genova 'Nuovi Genovesi'.

Tra i quesiti, il più sentito è il primo, quello che propone l'estradizione per chi ha commesso reati legati al crimine organizzato. L'attenzione è rivolta al tema del narcotraffico.

Il 5 febbraio in Ecuador – spiega il console - si terranno le elezioni e per la prima volta si potrà votare telematicamente. I cittadini che vivono a Genova potranno quindi partecipare alle elezioni che hanno un'importanza particolare perché nella stessa occasione ci sarà anche un referendum con otto quesiti. Per noi sarà una consultazione molto importante perché la prima domanda è sulla possibilità di estradare persone legate al crimine organizzato, soprattutto al tema del narcotraffico, un problema che attanaglia il nostro Paese. L'Ecuador confina con la Colombia che è il primo produttore di cocaina. È una lotta che porta avanti il governo che non si può fare da soli, abbiamo bisogno della cooperazione internazionale, e l'estradizione è fondamentale per portare avanti questo progetto”. 

Per noi è prioritario diffondere il messaggio perché speriamo in una grande partecipazione – continua il Console – Non è facile però perché una parte dei residenti all'estero non hanno dimestichezza con la tecnologia, molti non hanno una casella di posta elettronica, non sanno come registrarsi. Non possiamo obbligare le persone a registrarsi, ma il nostro lavoro è diffondere l'importanza delle elezioni e del referendum”.

Elezioni e referendum segnano il futuro dell'Ecuador, un Paese piccolo, ma dal grande potenziale, come lo definisce il Console: “Siamo un Paese dollarizzato e questo è un beneficio, abbiamo l'inflazione più bassa delle altre nazioni, i prezzi sono bassi, il governo è riuscito a controllare l'economia e ha rinegoziato la valuta esterna. Ci si aspetta quindi una crescita del nostro Paese che vanta il primato per l'esportazione di banane, è uno dei più importanti esportatori di fiori, di gamberi e tanti altri prodotti, il turismo sta crescendo. Certo, i problemi esistono, su tutti quello del narcotraffico. In tema di relazioni internazionali abbiamo rafforzato i rapporti con l'Europa e con gli Stati Uniti, Paesi amici e nostri alleati. L'Ecuador da quest'anno è parte del consiglio di sicurezza, un'importanza politica nel contesto internazionale. È interessante vedere che le democrazie occidentali hanno visto questi sforzi in campo economico e politico per rafforzare la democrazia nel Paese”.

Come già raccontato per gli altri popoli del centro e sud America, anche la storia della migrazione dell'Ecuador è legata indissolubilmente con il nostro Paese. “Ho conosciuto una donna parte della comunità di Balzar. È arrivata in Italia negli anni '80 quando aveva otto anni perché sua madre si trovava qui dagli anni '70. La storia narra che la sua famiglia lavorava per la famiglia Norero, italiani migrati in Ecuador. Norero ha creato una fabbrica di pasta e biscotti, la 'Universal' comprata poi in parte da Nestlé. Dopo l'arrivo in Italia di questa donna, altri cittadini di Balzar sono arrivati a Genova e oggi rappresentano la più grande comunità di ecuadoriani genovesi”.

Oltre a quella legata all'attività imprenditoriale, c'è una testimonianza artistica e culturale della presenza degli italiani in Ecuador. “C'è in molti campi, compresa la musica, ma questo riguarda anche ecuadoriani migrati in Italia, ricordo Eduardo Maldonado, un magnifico artista ecuadoriano, diventato una celebrità in Italia. Un altro artista è il fotografo Fabian Cevallos, oggi vive ad Asti. Dopo aver studiato in Francia è arrivato in Italia a vent'anni, voleva diventare attore di teatro, ma ha trovato lavoro nel cinema, per il suo aspetto interpretava ruoli di indio americani per gli 'Spaghetti Western'. Un giorno gli hanno proposto il ruolo di un fotografo, il regista voleva che a interpretare la parte fosse un vero fotografo, ma lui non lo era. Due mesi dopo non avevano trovato un attore adatto, così gli hanno chiesto di imparare l'arte della fotografia e da quel momento è diventato conosciuto in questo campo collaborando da fotografo con i più grandi cineasti italiani come Federico Fellini o Pierpaolo Pasolini di cui ha fotografie mai pubblicate. Ha lavorato per il cinema, per il Vaticano, il suo è un esempio molto interessante dell'interazione culturale tra Ecuador e Italia. Come Consolato abbiamo parlato con palazzo Ducale per ospitare una sua mostra”.

Oggi – continua il Console – la migrazione degli ecuadoriani è rivolta agli Stati Uniti, questo perché circa dieci anni fa, con la crisi economica del 2008 e del 2014 il Paese ha dovuto far fronte a una corruzione senza precedenti, si sono aperte le porte al crimine organizzato e questo ha portato alla crescita di un indebitamento per il Paese”.

Traduzione in spagnolo a cura di Mónica Calvache.

Entre las preguntas, la más sentida es la primera, la que propone la extradición para quienes han cometido delitos relacionados con el crimen organizado. La atención se centra en el tema del narcotráfico.

“El 5 de febrero en Ecuador –explica el cónsul– se realizarán elecciones y por primera vez se podrá votar electrónicamente. Los ciudadanos residentes en Génova podrán por lo tanto participar en las elecciones que son de particular importancia porque en la misma ocasión también habrá un referéndum con ocho preguntas. Será una consulta muy importante para nosotros porque la primera pregunta es sobre la posibilidad de extraditar a personas vinculadas al crimen organizado, en especial el tema del narcotráfico, problema que atenaza a nuestro país. Ecuador limita con Colombia que es el primer productor de cocaína. Es una lucha que está dando el gobierno que no se puede hacer solo, necesitamos la cooperación internacional, y la extradición es fundamental para sacar adelante este proyecto”.

"Para nosotros es prioritario difundir el mensaje porque esperamos una gran participación - continúa el Cónsul - No es fácil pero porque una parte de los residentes en el extranjero no están familiarizados con la tecnología, muchos no tienen buzón de correo electrónico, no saben cómo registrarse. No podemos obligar a la gente a registrarse, pero nuestro trabajo es difundir la importancia de las elecciones y el referéndum".

Elecciones y referendos marcan el futuro de Ecuador, un país pequeño, pero con un gran potencial, como lo define el Cónsul: "Somos un país dolarizado y esto es un beneficio, tenemos la inflación más baja de otras naciones, los precios son bajos, el gobierno logró controlar la economía y renegoció la deuda externa . Por lo tanto, se espera un crecimiento de nuestro país, que tiene la primacía para la exportación de plátano, es uno de los exportadores más importantes de flores, camarones y muchos otros productos, el turismo está creciendo. Esperamos por tanto un crecimiento de nuestro país que ostenta la primacía por la exportación de banano, es uno de los más importantes exportadores de flores, camarones y muchos otros productos, el turismo está creciendo. Claro que hay problemas, sobre todo el del narcotráfico. En materia de relaciones internacionales, hemos fortalecido las relaciones con Europa y Estados Unidos, países amigos y nuestros aliados. Desde este año Ecuador forma parte del Consejo de Seguridad, una importancia política en el contexto internacional. Es interesante ver que las democracias occidentales han visto estos esfuerzos en los campos económico y político para fortalecer la democracia en el país".

Como ya se dijo para los demás pueblos de Centro y Sudamérica, la historia de la migración del Ecuador también está indisolublemente ligada a nuestro país. “Conocí a una mujer de la comunidad de Balzar. Llegó a Italia en la década de 1980 cuando tenía ocho años porque su madre se encontraba aquí desde el año 1970. La historia narra que su familia trabajaba para la familia Norero, italianos que emigraron a Ecuador. Norero creó una fábrica de pastas y galletas, ‘La Universal', que luego fue comprada en parte por Nestlé. Después de la llegada de esta mujer a Italia, llegaron a Génova otros ciudadanos de Balzar y hoy representan la mayor comunidad de  ecuatorianos en Génova”.

Además de la actividad empresarial, hay un testimonio artístico y cultural de la presencia de los italianos en Ecuador. "Hay en muchos campos, incluida la música, pero esto concierne también a ecuatorianos emigrados a Italia, recuerdo a Eduardo Maldonado, un magnífico artista ecuatoriano, que se ha convertido en una celebridad en Italia. Otro artista es el fotógrafo Fabian Cevallos, que actualmente vive en Asti. Después de estudiar en Francia llegó a Italia a los veinte años, quería ser actor de teatro, pero encontró trabajo en el cine, por su aspecto interpretaba papeles de indio americano para 'Spaghetti Western'. Un día le propusieron el papel de un fotógrafo, el director quería que el papel lo hiciera un fotógrafo de verdad, pero él no lo era. Dos meses después, no habían encontrado un actor adecuado, así que le pidieron que aprendiera el arte de la fotografía y desde ese momento se hizo conocido en este campo colaborando como fotógrafo con los más grandes cineastas italianos como Federico Fellini o Pierpaolo Pasolini de los que tiene fotografías jamás publicadas. Trabajó para el cine, para el Vaticano, el suyo es un ejemplo muy interesante de la interacción cultural entre Ecuador e Italia. Como Consulado hemos hablado con el Palacio Ducal para albergar su exposición".

“Hoy – continúa el Cónsul – la migración de ecuatorianos va dirigida a Estados Unidos, esto se debe a que hace unos diez años, con la crisis económica de 2008 y 2014, el país tuvo que enfrentar una corrupción sin precedentes, se abrieron las puertas al crimen organizado y esto ha llevado al crecimiento de la deuda del país".

Francesco Li Noce


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