Non sarà proprio la stessa situazione di cinque giorni fa, visto che al momento il solo Bari nel gruppo di testa ha già disputato la seconda partita del girone di ritorno. Eppure, ancora una volta, il calendario lascia al Genoa l'occasione di dimostrare di saper reggere la pressione e cercare, in quel di Benevento (ore 14, arbitro Serra di Torino) l'allungo su una rivale. Nel mirino Reggina e Frosinone, alle spalle restano i Galletti baresi.
Nell'inusuale atmosfera di un "Vigorito" silenzioso nella parte più calda del suo tifo, in sciopero per il rendimento di una squadra costruita come ha ricordato lo stesso mister genoano Gilardino per lottare per ben altre posizioni di classifica e soprattutto con ottimi valori in attacco, il Grifone scenderà in campo anche un po' per riportare i riflettori sul calcio giocato e non su quello dei tribunali. Nonostante la buona notizia del non ritorno a processo per il caso plusvalenze, il timore è stato concentrato nell'ambiente sulle vicende legate al pagamento dell'IRPEF, di cui ancora troppo poco è emerso per poterne dare una lettura.
L'attenzione della squadra però è tutta sul campionato: "Ho chiesto in questi giorni ai ragazzi di concentrarsi soprattutto sull'atteggiamento, sull'andare là e fare la partita, che è la cosa principale. La voglia di sacrificarsi, di lottare sulle seconde palle, e quando avremo in mano il pallino del gioco di proporsi ed essere positivi. Stiamo attraversando un momento positivo per i risultati, dell'essere propositivi all'interno della gara e di crederci sempre: questo dev'essere il nostro spirito", ha detto alla vigilia il tecnico per il quale sarà senza dubbio momento amarcord nel ritrovare il suo capitano mondiale e ora collega, Cannavaro.
Che dovrebbe dover rinunciare a Masciangelo e al suo centrale Glik, bestia nera del Grifone contro cui è quasi sempre andato a segno, così come sarà con Bani per squalifica tra i rossoblù. Spazio quindi a Dragusin con al fianco probabilmente Vogliacco, anche se pare sempre più prender corpo l'opzione difesa a tre come nella ripresa col Venezia.
Una soluzione per il passato motivata dal mister come determinata dalle situazioni crearsi in partita e tutt'altro che da scartare anche in futuro, con l'impiego magari di Ilsanker o Matturro: "Dobbiamo avere dei principi su cui si basa la squadra e al loro interno poter cambiare. Dipende anche da come ci viene ad affrontare l'avversario". Che potrebbe essere sorpreso grazie a un Gudmundsson più arretrato, quasi in posizione di mezzala.
A bussare alle porte è intanto anche il mercato. Uscito Yeboah in prestito con diritto di riscatto a 7 milioni all'Augsburg, davanti pare fatta per il ritorno in Italia dell'attaccante ex Crotone Dragus, ora allo Standard Liegi (club della galassia 777 Partners) mentre resta aperta la pista che porta a un'offerta per il francese del Verona Henry.
PROBABILI FORMAZIONI
Benevento (4-3-3): Paleari; El Kaoaukibi, Cappellini, Veseli, Improta; Karic, Schiattarella, Acampora; Ciano, Forte, Tello. Allenatore: F. Cannavaro
Genoa (3-5-2): Martinez; Vogliacco, Ilsanker, Dragusin; Sabelli, Frendrup, Strootman, Gudmundsson, Criscito; Aramu, Coda. Allenatore: A. Gilardino