Dovrà essere un Genoa voglioso di determinare l'andamento della gara, di prendere in mano i ritmi del match quello atteso al ritorno in campo per il campionato dopo la prima uscita dell'anno, a vuoto nel risultato ma tutt'altro nelle sensazioni suscitate quali autostima e fiducia, in quel di Roma.
La consapevolezza dell'importanza dei tre punti in palio contro il Venezia nella prima giornata di ritorno al Ferraris (ore 18.45, arbitro Miele di Nola) arriva in particolare dai risultati del fine settimana. Per tenere il passo della capolista Frosinone, distante ora 9 lunghezze dopo aver battuto il Modena, e del sorprendente Bari, appaiato al Grifone a quota 33, ma soprattutto per agganciare la Reggina, sconfitta a domicilio dalla Spal e distante ora di soli tre punti, al secondo posto.
Un anno fa le due compagini si sfidarono per la permanenza nella massima serie, ora le cose sono cambiate e parecchio. Se il Vecchio Balordo punta al top, i lagunari devono invece lottare innanzitutto per allontanarsi definitivamente dalla zona play out. Per questo l'aspettativa di mister Gilardino è di un avversario anzitutto accorto, di tutt'altro tenore rispetto a quello di giovedì scorso e che potrà contare sul neo arrivato Jajalo in mezzo al campo.
"Sto facendo delle valutazioni in base alle caratteristiche dei giocatori che ritengo essere più efficaci per questa gara - ha detto il tecnico - Incontriamo una squadra la cui classifica non rispecchia i valori della rosa: hanno giocatori giovani, di forza, di gamba, anche strutturati nella fase difensiva. E' una squadra viva ma sappiamo dalla nostra che giochiamo davanti al nostro pubblico, per questo chiederò ai miei ragazzi concretezza. Sanno difendersi ma anche attaccare quand'è il caso".
Profondità e ampiezza sono quindi i concetti chiave cercati dal tecnico biellese, che dovrebbe mettere da parte il 3-5-2 visto in Coppa Italia per lasciar spazio a una difesa a quattro con un trequartista e due punte. Una conferma ancora per Coda davanti accompagnato da Puscas, coppia determinante già a Terni, con Gudmundsson alle spalle e l'ex Aramu fuori ma pronto a dare una mano dalla panchina. Perché "all'interno della squadra sono tutti importanti, e anche se c'è un cambio nell'ultima mezz'ora dev'essere determinante".
Titolare invece dovrebbe essere Mimmo Criscito sulla corsia di sinistra con Hefti favorito su Sabelli, probabilmente non solo in ottica turnover, mentre in cabina di regia nuovamente spazio a Strootman con al fianco il ritorno da titolare di Jagiello: "Abbiamo una squadra duttile, flessibile, malleabile e intelligente nei cambiamenti - ha detto il tecnico - dobbiamo essere bravi noi tecnici a proporre ma dall'altra parte devi avere giocatori intelligenti e predisposti al cambiamento sia in corsa che dall'inizio".
Chi non sarà della sfida è invece l'attaccante italo-ghanese Yeboah. Per lui aperti i discorsi di mercato coi tedeschi dell'Augsburg ormai vicini a definire gli ultimi dettagli per il suo trasferimento.
PROBABILI FORMAZIONI
Genoa (4-3-1-2): Martinez; Hefti, Bani, Dragusin, Criscito; Frendrup, Strootman, Jagiello; Gudmundsson; Coda, Puscas. Allenatore: A. Gilardino.
Venezia (3-5-2): Joronen; Wisniewski, Ceccaroni, Ceppitelli; Zampano, Crnigoj, Jajalo, Tessmann, Haps; Pohjanpalo, Johnsen. Allenatore: P. Vanoli.