“L’aumento a 3.377,50 euro del canone demaniale statale per le associazioni senza scopo di lucro è uno schiaffo che mette a rischio la sopravvivenza di tutte quelle realtà che nella nostra regione mantengono vive le tradizioni e le attività amatoriali legate al mare, a partire dalla pesca sportiva e ricreativa. Chiedo perciò, nella mia veste di consigliere regionale e di presidente dell’associazione pesca dilettantistica ‘Borgo Renà’, un cambio di rotta ed un passo indietro rispetto a questo ulteriore aumento di oltre il 25%, che va a sommarsi al salasso del 2022, quando il canone è passato da 500 a 2.698 euro”. È quanto dichiara, in una nota, il consigliere regionale Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia.
“Nella giornata di oggi - prosegue Muzio - mi sono attivato con il parlamentare ligure di Forza Italia Roberto Bagnasco e in Regione con i colleghi della Lega, partito che esprime sia il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture che quello dell’Economia, con l’obiettivo di avviare un’interlocuzione con il Governo finalizzata a rivedere quanto prima, auspicabilmente nell’iter di conversione del decreto Milleproroghe, l’aumento dei canoni in vigore dal 1° gennaio”.
“Ricordo inoltre - sottolinea ancora il capogruppo di Forza Italia - che l’aumento del canone statale trascina con sé, percentualmente, anche la quota regionale fissata al 10%, facendo ulteriormente lievitare la somma dovuta dalle associazioni, che nel 2022 ha superato complessivamente i 3.000 euro”.
“Ritengo che equiparare le associazioni senza fini di lucro, che svolgono anche un’importante funzione sociale, alle imprese e alle attività economiche che fanno del legittimo utilizzo del bene pubblico una fonte di guadagno sia profondamente ingiusto e pertanto inaccettabile. Per questo proseguirò con determinazione nel mio impegno sul tema”, conclude.