In questi mesi abbiamo sentito parlare spesso di metaverso, ossia di quella dimensione parallela in cui presto ci muoveremo tutti vestendo i panni di un avatar digitale. La novità sembra destinata a riguardare un po' tutti i settori, dal lavoro all'intrattenimento, offrendo nuove opportunità sia alle imprese che ai consumatori: ecco in particolare cosa cambierà nel mondo dell'e-commerce.
Metaverso: che cos'è e come funziona
Pur essendo un concetto introdotto nella letteratura cyberpunk dei primi anni '90, il metaverso è divenuto oggetto di accese discussioni soprattutto negli ultimi mesi e in particolare da quando Mark Zuckerberg, CEO di Meta e fondatore di Facebook, ha annunciato al mondo i suoi progetti nella realtà virtuale. Ma che cos'è di preciso il metaverso? E come funziona?
In linea di massima, il metaverso può essere definito come una dimensione parallela alla realtà in cui viviamo tutti i giorni, un mondo digitale accessibile tramite un visore per la realtà virtuale in cui ogni persona si muove attraverso un avatar. A differenza di quanto accade sulla rete internet che utilizziamo ormai quotidianamente, il metaverso si presenta dunque come un vero e proprio mondo in 3D in cui svolgere attività di vario genere nella maniera più immersiva possibile.
Sul metaverso si potrà lavorare accedendo a uffici virtuali, come mostrato dallo stesso Zuckerberg, ma anche visitare musei oppure accedere a sale gioco e prendere parte ai propri svaghi preferiti. Proprio i casinò digitali, per esempio, hanno già da tempo introdotto le tecnologie VR per permettere agli appassionati di partecipare a tavoli di blackjack o alla roulette, adottando per altro strategie di marketing come giri gratis e bonus per consentire di provare il servizio prima di versare denaro sul conto. Precursori in molti ambiti, i casinò online non hanno perso occasione per sfruttare al meglio la realtà virtuale e oggi, di fronte alle previsioni che considerano il metaverso come la prossima grande novità del web, si presentano come tra i primi operatori a costruire ambientazioni tridimensionali in cui ospitare gli avatar.
Altro settore particolarmente coinvolto in questa novità è però quello dell'e-commerce, che potrebbe trarre incredibili vantaggi da questo tipo di soluzioni.
L'e-commerce nel metaverso: cosa cambierà nei prossimi anni
Tra i settori che potrebbero cambiare più profondamente con l'avvento del metaverso troviamo senza dubbio quello del commercio elettronico, che secondo molti analisti potrebbe uscire dalle forme a cui siamo abituati per avvicinarsi sempre di più all'esperienza fisica. Sfruttando la realtà virtuale e le tecnologie a essa connesse, dalle tradizionali pagine web lo shopping online si trasferirà in veri e propri negozi digitali, esplorabili in prima persona per un'esperienza immersiva e multisensoriale.
Ciò significa portare l'e-commerce su un livello successivo, in cui i vantaggi del digitale si incontrano con le caratteristiche del commercio tradizionale, fatto di contatti diretti e prove materiali. Una delle maggiori catene di abbigliamento, ossia H&M, ha messo già a punto un esperimento del genere, aprendo sulla piattaforma Ceek il suo primo negozio in metaverso: a Ceek City, la città virtuale presente sul servizio, è infatti possibile trovare teatri, sale per concerti, luoghi di incontro e ora anche il punto vendita H&M, nel quale si possono scoprire i capi disponibili, valutarne le caratteristiche e procedere direttamente all'acquisto sia in formato digitale che fisico mediante formula click-and-collect (quindi con ritiro nei negozi fisici).
Quanto fatto da H&M mette in mostra tutte le potenzialità degli e-commerce sul metaverso e le opportunità sia per le imprese che per i consumatori: le prime avranno a disposizione un nuovo canale per incrementare le vendite e creare un maggiore coinvolgimento degli utenti, mentre i clienti potranno vedere migliorata l'esperienza complessiva, accedendo non solo a una vasta offerta di prodotti ma anche entrando in contatto diretto con gli stessi.
L'online si fonderà dunque sempre più con il retail massimizzando i benefici complessivi per il settore, un cambiamento dalle ricadute potenzialmente enormi se si considera che secondo gli esperti entro il 2026 il 25% delle persone utilizzerà regolarmente il metaverso, trascorrendo almeno un'ora al giorno nei panni del proprio avatar digitale.
SU