Stamattina il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore regionale alla Sanità Angelo Gratarola, in vista agli ospedali San Martino e Villa Scassi, hanno commentato la situazione difficile che si sta registrando in queste ore al pronto soccorso del Galliera.
“Sono stati giorni pesanti, come ci immaginavamo che fossero, e non a caso è stato predisposto un piano di emergenza per affrontare il doppio impatto del Covid, che ancora circola nelle nostre città, e di un’influenza pesante - commenta Toti - Abbiamo avuto un ritorno alla socialità, aggiungo per fortuna, che ha fatto da moltiplicatore dei contagi ma ci ha anche consentito di fare un Natale ben diverso da quello che abbiamo passato in pandemia”.
“Gli altri pronto soccorso hanno lavorato in maniera normale - aggiunge Gratarola - Se il Galliera lavorasse diversamente quello che abbiamo visto ieri non l’avremmo visto perché la presenza dei Flu Point ha tolto 500/600 persone, senza contare quello che hanno fatto i medici di famiglia che hanno tolto molte persone dalla possibilità di andare al pronto soccorso”.
Ieri mattina le ambulanze ferme con i pazienti che aspettavano di essere visitati erano diciassette. Una situazione che ciclicamente si ripete. Per afforntare questa emergenza Regione Liguria ha infatti attivato in questi giorni i Flu Point e gli ambulatori con i medici di medicina generale aperti nei festivi che hanno consentito una riduzione dei flussi al pronto soccorso.
“Alla prova dei fatti ci sono i numeri: quasi 500 accessi ai Flu Point cioè a quegli ambulatori costruiti appositamente per i casi meno gravi (codici bianchi) che sono quei cittadini che, come continuiamo a ripetere, non dovrebbero recarsi al pronto soccorso. Queste misure hanno alleggerito il lavoro nei pronto soccorso. È chiaro che i pronto soccorso sono rimasti un punto d’accesso importante e anche molto aggredito dalla popolazione quindi ci sono stati momenti complessi nel corso di questi giorni ma direi che nel nell’insieme possiamo dire che la prova è stata superata”, continua Toti.
Al Policlinico San Martino il presidente Toti e l’assessore Gratarola hanno fatto visita alle centrali del 118 e del 112, accompagnati dalla direzione strategica dell’ospedale con il direttore generale Salvatore Giuffrida. Tra il 24 e il 27 dicembre il Nue, numero unico per le emergenze 112 ha ricevuto complessivamente 9.985 chiamate, di cui circa 50% (4966) inoltrate alle centrali di secondo livello (118/Polizia Locale/Vigili Fuoco). Il picco nella giornata di Natale, con 2.742 chiamate, di cui 1.227 (45%) inoltrate alle centrali di secondo livello.
Durante la visita all’ospedale Villa Scassi, il presidente Toti e l’assessore Gratarola hanno effettuato un sopralluogo nel cantiere per l’ampliamento del Pronto soccorso: entro marzo 2023, l’area complessiva dedicata al reparto di emergenza sarà di 1500 metri quadrati (con 500metri quadrati aggiuntivi dei nuovi spazi), con 23 posti letto aggiuntivi, ambulatori, e ulteriori 10 posti letto in area Obi (Osservazione breve intensiva). Visitata anche l’area in cui sono stati realizzati ulteriori 4 posti letto di Terapia Intensiva, in aggiunta agli otto già operativi presso il Villa Scassi.
“Con un pronto soccorso di meno in città tutto diventa più difficile - dice Gratarola - È un gioco naturale di vasi comunicanti, tutto si riverbera anche sugli altri ospedali quindi anche al San Martino, al Villa Scassi e all’ospedale di Voltri in minima parte. Il Galliera è un ospedale importante che però deve cambiare passo”.
La causa delle code al pronto soccorso del Galliera, secondo Toti e Gratarola, sarebbe dunque da ricondurre ad una disorganizzazione interna.
“Ieri abbiamo incontrato il nuovo direttore generale, il dottor Quaglia che entrerà dal 2 gennaio - afferma Toti - Le ambulanze in sosta sono rimaste ancora una volta davanti al pronto soccorso del Galliera. Spero che la nuova direzione generale metta mano nel più breve tempo possibile a quello che è un problema che si reitera da tempo mandando a cascata in crisi anche altri pronto soccorso che fanno al lavoro che dovrebbe fare il Galliera”.
“Sento dire ogni tanto che bisogna aumentare le risorse ma i medici sono quelli che sono dappertutto - conclude Gratarola - Le risorse mancano ovunque non è che mancano soltanto al Galliera. Il problema del turn-over degli infermieri ce l’ha il Galliera e anche altre strutture. Le graduatorie sono disponibili per il Galliera e per altri però c’è un problema organizzativo di quell’ospedale che deve darsi una una naturale riorganizzazione interna ed uscire da questa empasse che chiaramente mette difficoltà tutto il resto”.