Attualità - 28 dicembre 2022, 07:13

'Nuovi genovesi', la nostra rubrica che dà voce alle comunità, il console della Repubblica Dominicana: "Abbiamo un obiettivo: imparare da Genova la cultura marinara"

Nelsón Carela Luna ci ha parlato degli antichi rapporti tra la sua nazione e l'Italia. L'intervista è stata tradotta in spagnolo per consentire a tutti di leggerla e comprenderla

'Nuovi genovesi', la nostra rubrica che dà voce alle comunità, il console della Repubblica Dominicana: "Abbiamo un obiettivo: imparare da Genova la cultura marinara"

Nuovi genovesi è la rubrica de La Voce di Genova che si occuperà di dare voce alle comunità di stranieri presenti nella nostra città, troppo spesso tenute ai margini, ma che rappresentano ormai un'importante costola del tessuto sociale ed economico genovese.

Per l'occasione abbiamo intervistato il Console della Repubblica Dominicana Nelsón Carela Luna che ci ha parlato degli antichi rapporti tra la sua nazione e l'Italia. 

L'intervista è stata tradotta in spagnolo per consentire a tutti di leggerla e comprenderla. La traduzione è a cura di Mónica Calvache.

Da quante persone è composta la comunità dominicana?

La Repubblica Dominicana è un paese amico dell'Italia, personalmente la considero la seconda madre patria del nostro paese per tutto il processo storico che ci accomuna con l'Italia: la cultura, l'architettura, l'arte. La prima città in cui sono arrivati i dominicani all'estero è Genova, attualmente ci sono 50mila nostri connazionali in Italia e in Europa. Alla nostra missione consolare corrisponde tutta la Liguria, l'Emilia Romagna, la Toscana e la Sardegna. In questi territori ci sono circa 18mila dominicani, in Liguria sono circa 12mila, la maggior parte concentrati a Spezia”.

Qual è il lavoro che sta portando avanti il consolato?

Prima di tutto ci occupiamo di fornire i nostri servizi consolari ai dominicani. Per questo abbiamo implementato l'apertura dello sportello del nostro consolato a Spezia che sarà aperto anche il sabato, per permettere alle persone che lavorano di accedere ai servizi. L'altro sportello aperto recentemente è quello di Savona, grazie all'alleanza strategica con l'Unione di Solidarietà Ecuadoriana in Italia'. Prossimamente apriremo due sportelli in Sardegna, a Cagliari e a Olbia, altri in Toscana ed Emilia Romagna. Lo scopo è quello di dare così un punto di riferimento a beneficio della comunità. Ci sono circa sedici associazioni, tramite i loro rappresentanti stiamo lavorando per far sì che possano avere un rapporto diretto con le istituzioni del posto”.

Che tipo di professioni svolgono i dominicani in Italia?

Si dedicano principalmente al lavoro di assistenza agli anziani, all'edilizia, al lavoro in ambito navale, alcuni lavorano o sono titolari di bar e ristoranti principalmente a Spezia, alcuni sono parrucchieri. Il dominicano è un grande lavoratore che sa adattarsi ed è venuto in Italia per cercare il benessere per sé e la sua famiglia”.

Quando è iniziata la migrazione?

Qui in consolato abbiamo un documento che attesta che 112 anni fa è stato rilasciato il primo passaporto per un viaggio a Genova. La nostra migrazione risale a tanti anni fa, non possiamo però dire di preciso quando è partita, questo consolato a Genova esiste dal 1860. Allo stesso tempo è stata importante la migrazione di italiani in Repubblica Dominicana, dove sono presenti circa 50mila vostri connazionali. È partita nel 1492, con l'arrivo di Cristoforo Colombo”.

Che tipo di migrazione è stata?

Molto importante, cito un esempio: la Repubblica Dominicana ha raggiunto l'indipendenza nel 1844. Nell'unica battaglia in mare durante la guerra di indipendenza, la Repubblica aveva tre imbarcazioni capitanate dal generale genovese Giovanni Battista Cambiaso. Questa battaglia ha permesso la nascita della Repubblica Dominicana. Nella storia della nostra indipendenza c'è scritto il nome di un grande italiano che fondò la Marina della Repubblica Dominicana. In seguito, verso la fine dell'800 sono arrivati grandi pittori e scultori italiani, la nostra arte oggi è fortemente influenzata da quella italiana, la sede del nostro governo è stata costruita da un architetto italiano con il marmo di Carrara, così come altri importanti monumenti come il 'Faro a Colon', il più grande monumento costruito a Cristoforo Colombo fuori dall'Italia. Il contributo italiano nella nostra nazione è vastissimo: i principali giornali della Repubblica Dominicana hanno capitali italiani”.

Il suo consolato sta lavorando a un progetto che servirà a portare la cultura nautica genovese nella Repubblica Dominicana.

Per noi è importante importare la cultura nautica genovese, all'estero è molto conosciuta e apprezzata. Noi vogliamo apprendere la parte tecnica che manca nel nostro paese. Noi siamo una delle nazioni con maggiori turisti all'anno, siamo circondati dal mare, ma non abbiamo la forza dell'Italia. Ogni anno approdano circa 7mila imbarcazioni, noi vorremo migliorare i servizi per la riparazione e il mantenimento di queste imbarcazioni e avviare i cantieri navali per costruire le barche e renderci una potenza forte come l'Italia che è la migliore del mondo, e questo possiamo farlo solo con la grande alleanza con Genova, la Liguria e i vostri cantieri navali. Questa è la missione del nostro governo e del nostro consolato. Il nostro governo è impegnato nell'ampliamento dei nostri porti e della nostra Marina”.

Un'iniziativa che di recente ha visto protagonista il vostro consolato è stata realizzata a Genova il 25 novembre, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Quel giorno si è tenuta una conferenza tenuta dall'Ambasciatore della Repubblica Dominicana in Italia che ha spiegato com'è nata quella giornata, tutti la conoscono, ma pochi conoscono la storia che è legata a tre donne del nostro Paese. Io ringrazio il sindaco Marco Bucci e tutte le istituzioni che sono intervenute da tutta la Liguria, Toscana ed Emilia Romagna. In quell'occasione abbiamo voluto dare un riconoscimento a trenta donne per il lavoro svolto a favore della comunità latinoamericana a Genova. Il significato dell'iniziativa è stato quello di lanciare un messaggio a tutte le donne che sono venute a vivere a Genova senza dimenticare di raggiungere i propri sogni”.

¿De cuántas personas se compone la comunidad dominicana?

La República Dominicana es un país amigo de Italia, personalmente lo considero la segunda madre patria de nuestro país por todo el proceso histórico que compartimos con Italia: cultura, arquitectura, arte. La primera ciudad donde llegaron dominicanos en el extranjero es Génova, actualmente hay 50.000  compatriotas en Italia y Europa. A nuestra misión consular corresponden  toda Liguria, Emilia Romaña, Toscana y Cerdeña. En esta zona hay unos 18.000 dominicanos, en Liguria unos 12.000, la mayoría concentrados en La Spezia”.

¿Cuál es el trabajo que está llevando a cabo el consulado?


"En primer lugar, nos ocupamos de proporcionar nuestros servicios consulares a los dominicanos. Por eso hemos implementado la apertura de una ventanilla de nuestro consulado en La Spezia, que también estará abierta los sábados, para permitir a las personas que trabajan acceder a los servicios. La otra ventanilla abierta recientemente es la de Savona, gracias a la alianza estratégica con la USEI Unión de Solidaridad Ecuatoriana en Italia. Próximamente abriremos dos ventanillas en Cerdeña, Cagliari y Olbia, otras en Toscana y Emilia Romaña. El objetivo es dar así un punto de referencia para el beneficio de la comunidad. Existen cerca de dieciséis asociaciones, a través de sus representantes estamos trabajando para que puedan tener una relación directa con las instituciones locales".

¿Qué tipo de profesiones realizan los dominicanos en Italia?


Se dedican principalmente a trabajos de cuidado de ancianos, construcción, al trabajo en el sector naval, algunos trabajan o tienen bares y restaurantes propios principalmente en La Spezia, algunos son peluqueros. El dominicano es un trabajador que sabe adaptarse y vino a Italia a buscar el bienestar para él y su familia".

¿Cuándo comenzó la migración?


Aquí en el consulado tenemos un documento que certifica que el primer pasaporte para viajar a Génova se emitió hace 112 años. Nuestra emigración data de hace muchos años, pero no podemos decir exactamente cuando comenzó, este consulado en Génova existe desde 1860. Al mismo tiempo, fue importante la emigración de italianos a República Dominicana, donde hay unos 50.000 de sus compatriotas, Empezó en 1492, con la llegada de Cristóbal Colón”.

¿Qué tipo de migración fue la italiana?

Muy importante, cito un ejemplo: la República Dominicana logró la independencia en 1844. En la única batalla en el mar durante la guerra de independencia, la República tenía tres embarcaciones capitaneadas por el general genovés Giovanni Battista Cambiaso. Esta batalla permitió el nacimiento de la República Dominicana. En la historia de nuestra independencia está escrito el nombre de un gran italiano que fundó la Marina de la República Dominicana. Posteriormente, hacia finales del siglo XIX, llegaron grandes pintores y escultores italianos, nuestro arte hoy en día está fuertemente influenciado por el italiano, la sede de nuestro gobierno fue construida por un arquitecto italiano con el mármol de Carrara, así como otros importantes monumentos  como el 'Faro de Colón', el mayor monumento construido a Cristóbal Colón fuera de Italia. El aporte italiano en nuestra nación es inmenso: los principales diarios de la República Dominicana tienen nombres de capitales italianas”.

Su consulado está trabajando en un proyecto que servirá para llevar la cultura náutica genovesa a la República Dominicana.

Para nosotros es importante importar la cultura náutica genovesa, es muy conocida y apreciada en el extranjero. Queremos aprender la parte técnica que falta en nuestro país. Somos una de las naciones con más turistas al año, estamos rodeados de mar, pero no tenemos la fuerza de Italia. Aproximadamente 7.000 barcos desembarcan cada año, nos gustaría mejorar los servicios de reparación y mantenimiento de estos barcos e iniciar astilleros para construir barcos y convertirnos en una potencia fuerte como Italia, que es la mejor del mundo, y podemos hacer esto solo con la gran alianza con Génova, Liguria y sus astilleros. Esta es la misión de nuestro gobierno y de nuestro consulado. Nuestro gobierno está comprometido con la expansión de nuestros puertos y nuestra Marina".

Una iniciativa que recientemente tuvo como protagonista a su consulado se llevó a cabo en Génova el 25 de noviembre, con motivo del Día Internacional contra la violencia contra las mujeres.

Ese día tuvo lugar  una conferencia realizada por el Embajador de República Dominicana en Italia quien explicó cómo se desarrolló ese día, todos lo saben, pero pocos conocen la historia que está vinculada a tres mujeres de nuestro país. Agradezco al alcalde Marco Bucci y a todas las instituciones que intervinieron de toda Liguria, Toscana y Emilia Romaña. En aquella ocasión quisimos reconocer a treinta mujeres por el trabajo realizado en favor de la comunidad latinoamericana en Génova. El sentido de la iniciativa era enviar un mensaje a todas las mujeres que se han venido a vivir a Génova sin olvidarse de alcanzar sus sueños”.

Francesco Li Noce

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