Attualità - 21 dicembre 2022, 17:00

Se da un terrazzo sul mare spunta il Monviso. Scatto impossibile dalle Cinque Terre

Il fotografo è Fabio Longaron. Uno scatto più 'casuale' rispetto ai suoi esperimenti che da sempre dividono il web. Ma non per questo meno affascinante

Se da un terrazzo sul mare spunta il Monviso. Scatto impossibile dalle Cinque Terre

Questa volta si è avvicinato, si fa per dire, di circa 50 km. Non più a Piano di Mommio, a pochi km di Viareggio, ma a Manarola, nello spezzino, tra i borghi più affascinanti e romantici delle Cinque Terre.

Lui è Fabio Longaron, giovane fotografo toscano, di Massarosa. Divenuto celebre, soprattutto nella nostra provincia, per i suoi scatti ‘impossibili’

Tra i soggetti preferiti del 22enne Fabio c’è da tempo il Monviso che spunta dal mare. E ogni volta lascia sempre di sasso la straordinaria definizione nell’inconfondibile sagoma del Re di pietra, nonostante i 270 km di distanza. 

Tanto che c’è chi - nonostante le foto siano frutto di calcoli matematici e metereologici (e non di Photoshop) - continua a contestare la veridicità dell’immagine gridando al fotomontaggio.

Ma è tutto vero. Non sempre la punta del Monviso è visibile a una distanza così significativa, ma se le condizioni lo permettono può capitare di vedere il Re fare capolino dal mare. Ovviamente bisogna sapere quando queste condizioni si verificano. In giornate fredde e limpide con la giusta densità dell’atmosfera può capitare che la visuale sia nitida per molti km e che si possano scorgere soggetti molto ampi (e alti).

Questo si può calcolare attraverso applicazioni specifiche che Fabio Longaron conosce bene siccome studia Scienze Naturali e Ambientali a Pisa, facoltà che gli permetterà di entrare nella magistrale di Meteorologia, una delle sue grandi passioni insieme alla fotografia. 

Questa volta, però, lo scatto è stato più casuale rispetto agli ultimi esperimenti. 

"La foto è stata realizzata domenica scorsa - scrive Fabio su Instagram - scattata a Manarola, senza alcuna programmazione dietro. Scendendo per le strade di questo borgo delle Cinque Terre, me lo sono ritrovato davanti, come una piccola grande punta all’orizzonte. Inevitabile fargli almeno una decina di foto, come se non gliele avessi mai fatte…"

“Questa volta - spiega al nostro giornale - l’incontro con il Monviso è stato casuale. Siccome l’ho già fotografato molte altre volte ho voluto realizzare un’immagine un po’ diversa. Volevo riprendere la camminata sul lungomare di Manarola con delle persone, di modo da poter dare una sorta di dinamismo allo scatto che negli altri miei esperimenti non ero riuscito ad ottenere visto che tutto era focalizzato sul soggetto protagonista. Ho dovuto ‘giocare’ con i tempi di esposizione, rispetto alle altre volte alzando di parecchio gli Iso. Infatti rispetto alle altre volte c’è più ‘rumore’. Ma volevo rappresentare i soggetti fermi sul terrazzamento, di modo che non ci fosse un effetto mosso, il tutto nei pochi minuti a disposizione prima che il sole tramontasse completamente. Dopo alcuni tentativi sono riuscito a raggiungere il risultato.”

La foto è stata scattata lungo la strada che porta al cimitero di Manarola a una distanza di circa 130 metri dalle persone riprese sul lungomare. Questa volta la distanza dal Monviso la distanza è di 220 km.

Daniele Caponnetto

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