Attualità - 21 dicembre 2022, 14:31

Pegli, la parrocchia di San Martino e Benedetto sostiene il progetto di un pozzo in Burkina Faso

L’iniziativa ‘Un pozzo per Wenkuni’ è la missione scelta per questo Natale 2022. Domani sera evento di beneficenza, ma la raccolta prosegue anche nei giorni successivi, per aiutare don David e tutto il popolo di questa nazione africana

Pegli, la parrocchia di San Martino e Benedetto sostiene il progetto di un pozzo in Burkina Faso

Ci sono luoghi del mondo, purtroppo ancora moltissimi, dove attingere l’acqua non è un fatto così scontato. Sono luoghi assai popolati, dove vivono donne, uomini, bambine e bambini, dove le necessità quotidiane sono una conquista, centimetro dopo centimetro, metro dopo metro. È proprio qui che è richiesta la generosità di ‘fratelli’ e ‘sorelle’ che conducono esistenze più agiate, è proprio qui che può e deve arrivare il Natale, nel senso più nobile e puro del termine: farsi dono verso chi ha più bisogno.

In Burkina Faso, paese dell’Africa occidentale stretto tra il Mali, il Niger, la Costa d’Avorio, il Ghana, il Togo e il Benin, l’approvvigionamento dell’acqua è uno dei problemi principali, oltre alla ormai perenne instabilità politica e al fatto che quasi tutto il territorio sia sotto il rischio del terrorismo. Un quadro difficilissimo, insomma, per chi è costretto a rimanere, spesso in villaggi dove l’acqua corrente non esiste e dove c’è la necessità di costruire pozzi per poter consentire alle persone di bere, di lavarsi, di cucinare.

La parrocchia dei Santi Martino e Benedetto di Pegli ha raccolto così l’appello proveniente dal Burkina Faso e come missione del Natale 2022 si è posta l’obiettivo di aiutare la popolazione locale a costruire un pozzo nel villaggio di Wenkuni. A raccogliere la richiesta di don David Koudougou, guida spirituale del villaggio, è stato don Fabrizio Liborio, parroco di San Martino.

Il bello è che la parrocchia si è mobilitata attraverso tutti i suoi gruppi: gli scout, l’Acr, le catechiste, i giovani, gli adulti, tutti si sono dati da fare, dopo aver ascoltato le parole di don David, raccolte in un video che è stato diffuso nelle scorse settimane.

Il sacerdote, che da tempo vive in Africa e che conosce l’italiano per aver vissuto e studiato a Roma, racconta la realtà di Wenkuni, ma anche quella generale del Burkina Faso, mostra la vita nel villaggio, la chiesa che è stata costruita. Mostra le mappe del terrorismo, le bande che sempre più di frequente scendono dal Niger; parla delle zone più o meno pericolose, rende il quadro politico del paese. Fa capire, in poche parole, quanto l’aiuto sia necessario e quanto la costruzione del pozzo non possa più essere rimandata.

La parrocchia dei Santi Martino e Benedetto sta facendo la sua parte. Per realizzare questa costruzione e per consentire a queste popolazioni di avere acqua pura, servono almeno 7500 euro. Già diverse sono state le occasioni di raccolta: attraverso i gruppi oppure grazie alla questua nelle Sante Messe.

L’ennesimo appuntamento è previsto per domani sera, 22 dicembre, alle ore 21 in parrocchia: l’iniziativa s’intitola ‘Un pozzo di amicizia’ e vedrà protagonisti i bambini dell’Acr con il loro presepe vivente; inoltre, ci saranno i canti della Corale e il mercatino con i regalini preparati da bambine e bambini del catechismo. Tutto il ricavato sarà devoluto alla missione per il pozzo a Wenkuni. È inoltre possibile effettuare una donazione anche all’Iban IT61S 03069 09606 100000113156.

“In molti villaggi - illustra don David - l’accesso all’acqua è difficile. Le donne spesso percorrono distanze al giorno alla ricerca di acqua. In genere l’acqua che si riesce a trovare è quella di laghi in cui bevono anche gli animali. L’acqua potabile rimane difficile da trovare. È da notare che solo tre fiumi attraversano tutto il territorio nazionale, che ha quindi delle zone senza fiume e senza laghi. In questi ultimi anni, ci sono alcuni benefattori e Ong che aiutano a fare pozzi di acqua nei villaggi, ma non tutti hanno la fortuna di beneficiare di questo aiuto. È da notare che la popolazione da sé non può realizzare un pozzo d’acqua perché bisogna andare a una certa profondità e questo fa sì che il costo del pozzo sia massimamente elevato, anche se cambia secondo le regioni”.

‘Un pozzo per Wenkuni’ è un progetto che si pone l’obiettivo di realizzare un pozzo d’acqua per un villaggio della parrocchia di Tenkodogo, nell’omonima diocesi, “al centro o in campagna secondo l’urgenza, perché sono tanti a trovarsi nel bisogno. Il sito esatto sarà determinato in collaborazione con il catechista e i responsabili del villaggio una volta che il progetto sarà accettato, perché si deve anche contare sulla loro collaborazione non solo per la realizzazione del pozzo ma anche per la sua manutenzione. In ogni caso, il pozzo d’acqua disseterà circa settecento o più persone a seconda della grandezza del villaggio. La realizzazione del pozzo prevede la costruzione di una sovrastruttura di manutenzione con un canale di evacuazione dell’acqua, dove possono abbeverarsi gli animali. Si può anche sviluppare un progetto di giardinaggio intorno al pozzo. Il lavoro della realizzazione del pozzo va fatto da una delle strutture locali che hanno le macchine adatte per questo tipo di realizzazione. La stima del costo del lavoro è fornita da un’azienda che opera nell’ambito della realizzazione dei pozzi d’acqua”. La raccolta è ancora aperta.

Alberto Bruzzone

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
SU